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Ampliamento della cucina di un ristorante (TAR Bologna n. 89 del 28/1/2019)
Opere interne ed esterne a un capannone produttivo.
Ha natura di risanamento conservativo la realizzazione di una tettoia, appoggiata a dei sostegni imbullonati al pavimento della terrazza e su un lato al muro dellimmobile, con profili in ferro e copertura in vetri antisfondamento, non tamponata ai lati, avente le seguenti dimensioni: altezza mt. 2,90 circa, larghezza m.6,10 circa e lunghezza circa m. 5,60, superficie di poco superiore ai 30 mq.
È giurisprudenza pacifica che, nellambito della materia concorrente «governo del territorio», prevista dallart. 117, terzo comma, Cost., i titoli abilitativi agli interventi edilizi costituiscono oggetto di una disciplina che assurge a principio fondamentale (sentenze n. 259 del 2014, n. 139 e n. 102 del 2013, n. 303 del 2003), e tale valutazione deve ritenersi valida anche per la denuncia di inizio attività (DIA) e per la SCIA che, seppure con la loro indubbia specificità, si inseriscono in una fattispecie il cui effetto è pur sempre quello di legittimare il privato ad effettuare gli interventi edilizi (sentenze n. 121 del 2014,…
Secondo una ricostruzione diffusa in sede giurisprudenziale, il contributo di costruzione è una obbligazione reale, che circola con il bene cui accede (ambulatorietà passiva), sicché nel caso di trasferimento del bene, essa grava sullacquirente (T.A.R. Napoli, sez. VIII, 16 aprile 2014, n. 2170). Tale orientamento è stato propugnato anche in seconde cure, nel senso che trattasi in sostanza di obbligazioni connotate dallinerenza alla cosa, anziché alla persona cui è rilasciato il permesso di costruire, sicché tutti coloro che partecipano alla costruzione e la utilizzano sono solidalmente obbligati verso il Comune al pagamento degli oneri in questione (Cons. Stato, sez,.V, n. 6333, del…
l pregiudizi cui si riferisce lart. 34 del d.P.R. 6/6/2001 n. 380 non possono essere diversi da quelli correlato alla pericolosità dellintervento di demolizione in relazione ai profili statici dellimmobile e, quindi, al pericolo di crollo della restante parte del manufatto una volta eseguita la demolizione della parte realizzata abusivamente. Invero, ad accedere allassunto che correla il pregiudizio della demolizione al pregiudizio, di tipo funzionale, conseguente all’abbattimento di quella parte di fabbricato ormai collegata alla porzione legittimamente realizzata, la sanzione ripristinatoria avrebbe poche possibilità di effettiva e concreta applicazione, essendo marginali i casi in cui, allepoca di adozione dellordine di…
L’art. 41, c. 4, del d.l. n. 69/2013 è costituzionalmente illegittimo poichè individua, al pari della norma dichiarata costituzionalmente illegittima con la sentenza n. 278 del 2010, specifiche tipologie di interventi edilizi, realizzati nellambito delle strutture turistico-ricettive allaperto, molto peculiari, che peraltro contraddicono i criteri generali (della trasformazione permanente del territorio e della precarietà strutturale e funzionale degli interventi) forniti, dallo stesso legislatore statale, ai fini dellidentificazione della necessità o meno del titolo abilitativo. In tal modo, la norma impugnata sottrae al legislatore regionale ogni spazio di intervento, determinando la compressione della sua competenza concorrente in materia di governo del territorio,…
La distanza minima di 10 metri tra pareti finestrate dei fabbricati che i Comuni devono osservare, ai sensi dell art. 9, punto n. 1, del d.m. 2/4/1968 n. 1444, nella formazione degli strumenti urbanistici, non riguarda il centro storico (zona “A”), dove pertanto i distacchi possono essere diversi e minori. Nellattuale contesto normativo non vi è più inderogabilità “assoluta”, perché la normativa regionale può derogare alle disposizioni in materia di limiti di distanza tra fabbricati dettate dal decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444 (art. 30, comma 1, lett. a), del D.L. 21 giugno 2013, n….
Il certificato di agibilità non è subordinato allesecuzione e/o all’esistenza di tutte le opere di urbanizzazione, né allintegrale pagamento del relativo contributo, essendo a tal fine necessaria la sola esistenza delle opere di urbanizzazione primaria, che sono solo quelle indispensabili a dotare le costruzioni dei comforts minimi ed a renderle salubri e dignitose. In occasione del rilascio del certificato di agibilità la verifica di conformità alle norme urbanistiche ed edilizie può e deve ritenersi limitata alla verifica di conformità dellopera al progetto licenziato, il quale si presume legittimo e, come tale, conforme alla normativa urbanistica ed edilizia. La funzione essenziale…
Gli atti con cui il Comune liquida unilateralmente i diritti di credito di cui si assume titolare per lintervento di demolizione di opere edili abusivamente realizzate, e ne intima il pagamento, non avendo natura provvedimentale, rilevano quali meri atti di esercizio di un diritto soggettivo (in tal senso CdS, IV, 25/1/2003, n.361), sicché i destinatari non hanno lonere di impugnarli dinanzi al giudice amministrativo in giurisdizione esclusiva, qual è la materia edilizia ai sensi dellart. 133, c. 1, lett. f), Cod. proc. amm., rispettando il termine decadenziale previsto per il ricorso avverso i provvedimenti amministrativi. Lart. 29 d.P.R. 6/4/2001, n. 380…
Il d.lgs. n. 192/2005 persegue intento di semplificare la procedura inerente linstallazione di pannelli fotovoltaici con caratteristiche quali quelle per cui è causa (aderenti alla tetto, con stessa sagoma ed orientamento). Rstano fatti salvi i vincoli dettati dal d.lgs. 42/2004, nelle sole ipotesi di cui alla lett. b) e c) dellart. 136. Lart. 6 co. 3 del d.p.r. n. 380/2001, nellinserire in termini generali la realizzazione di pannelli solari fotovoltaici nellambito delledilizia libera, fa salve una serie di disposizioni di settore tra cui, certamente, il d.lgs. n. 42/2004. Tale norma tuttavia pacificamente convive con lancor vigente (modificato da ultimo con la…
Nella nozione di nuova costruzione di cui allart. 41 sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150, rientrano non solo ledificazione di un manufatto su unarea libera, ma anche gli interventi di ristrutturazione che, come nel caso di specie, anche in ragione dellentità delle modifiche apportate al volume ed alla collocazione del fabbricato, rendono lopera realizzata nel suo complesso oggettivamente diversa da quella preesistente (Cass. civ., sez. II, 3 marzo 2008, n. 5741; così anche Cons. St., sez. VI, 12 aprile 2013, n. 1995). La disposizione contenuta nellart. 41 sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150 opera come norma…
La definizione di centro abitato non è rinvenibile in termini univoci dovendosi fare riferimento a criteri empirici elaborati dalla giurisprudenza, secondo cui il centro abitato va individuato nella situazione di fatto costituita dalla presenza di un aggregato di case continue e vicine, anche distante dal centro, ma suscettibile di espansione. Si puo parlare di un centro abitato laddove, sulla base dei dati tecnici desumibili dagli elaborati cartografici, i terreni siano compresi in una zona contrassegnata dalla presenza di case continue e vicine. Occorreva il titolo abilitativo per due manufatti (prefabbricati in lamiera) realizzati in un centro abitato nel 1965 anche…
La ristrutturazione edilizia presuppone come elemento indispensabile la preesistenza del fabbricato nella consistenza e con le caratteristiche planivolumetriche ed architettoniche proprie del manufatto che si vuole ricostruire (Cons. Stato Sez. IV 15/9/2006 n.5375). La rilevazione della preesistenza ai fini dellintervento ricostruttivo non può non ancorarsi alla situazione di fatto esistente alla data di presentazione della domanda di edificazione.
La volumetria preesistente costituisce lo standard massimo di edificabilità in sede di ricostruzione, nel senso che sussiste la possibilità di utilizzare la preesistente volumetria soltanto in parte in sede di ricostruzione, essendone precluso soltanto un aumento; cosa desumibile dalle modifiche della normativa di riferimento (lart. 3 DPR 380/2001) intervenute nel tempo, posto che si è passati dalla necessità di una fedele ricostruzione ad una ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, ed oggi alla demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per ladeguamento alla normativa antisismica: è quindi evidente lintento del…
Lart. 26, c. 2, D.P.R. 495/1992 vieta soltanto le nuove costruzioni o ricostruzioni (sia pur per effetto di precedenti demolizioni che la norma vuole integrali) che presentino elementi di novità e quindi di maggiore incidenza sul territorio tali da pregiudicare la sicurezza della circolazione in misura maggiore rispetto alla situazione preesistente. Non possono ritenersi preclusi quegli interventi edilizi i quali, come risultato finale ottenuto, non incidono in modo peggiorativo sulla situazione preesistente senza determinare un ampliamento, allinterno della fascia di rispetto, rispetto alla volumetria dei fabbricati preesistenti, ancorché realizzati a seguito di demolizioni, comunque non integrali, e successive ricostruzioni.
La disciplina delle distanze tra i fabbricati va ricondotta alla materia dell«ordinamento civile», di competenza legislativa esclusiva dello Stato (sentenze n. 6 del 2013, n. 114 del 2012, n. 232 del 2005; ordinanza n. 173 del 2011). Deve però essere precisato che «i fabbricati insistono su di un territorio che può avere rispetto ad altri per ragioni naturali e storiche specifiche caratteristiche, [sicché] la disciplina che li riguarda ed in particolare quella dei loro rapporti nel territorio stesso esorbita dai limiti propri dei rapporti interprivati e tocca anche interessi pubblici» (sentenza n. 232 del 2005), la…
In materia espropriativa è assai discutibile la teorizzata usucapibilità di beni illecitamente occupati dallAmministrazione poiché in base ad una doverosa interpretazione costituzionalmente orientata (art. 117 c. 1 Cost. e art. 1 Prot. Add. C.E.D.U.) pur essendo esso previsto dalla legge e potendo svolgere una funzione di chiusura del sistema, rischia di tradursi in una forma di acquisto a titolo originario da parte dellAmministrazione responsabile dellillecito completamente al di fuori dello strumento consensuale o autoritativo, quale situazione di fatto che integra comunque a pieno titolo – secondo la stessa giurisprudenza della Corte di Strasburgo – un fatto illecito di tipo permanente, che…
La scia (come anche la dia) non costituisce provvedimento amministrativo (v. art. 19, c. 6 ter L. 241 del 1990), ma ad essa sono applicabili le norme sullautotutela, secondo un giudizio (implicito) del legislatore, di equivalenza degli effetti. Ne consegue che il provvedimento amministrativo con cui lAmministrazione ha comunicato linefficacia della scia, siccome equivalente ad un provvedimento di revoca e/o annullamento, sconta i limiti ed i presupposti propri che perimetrano lesercizio del relativo potere, mediante esplicitazione delle sottese ragioni di interesse pubblico e tenendo conto degli interessi del destinatario.
Fra i contributi per spese di urbanizzazione e i contributi dovuti per monetizzazione di aree standard vi è una diversità ontologica. Infatti, i contributi della prima specie sono dovuti per realizzare dette opere senza che insorga un vincolo di scopo in relazione alla zona in cui è inserita larea interessata allimminente trasformazione edilizia, e quindi, per così dire, a titolo di contributo per i costi generali del Comune; i contributi della seconda specie per contro riguardano aree necessarie alla realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria allinterno della specifica zona di intervento, ovvero i costi specifici inerenti allintervento stesso. In tale…
Il legislatore, mediante le modifiche di recente apportate al T.U. delledilizia dal decreto legge 21/6/2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9/8/2013, n. 98 (cd decreto del fare), ha modificata la lettera d) del comma 1 dellart. 3 del T.U. delledilizia, considerando (ora) fra gli interventi di ristrutturazione edilizia anche gli interventi «consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria di quella preesistente», senza fare più riferimento al rispetto della sagoma precedente. Resta, però, fermo che deve sempre considerarsi nuova costruzione «la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero lampliamento di quelli esistenti allesterno della sagoma…
Il criterio dellindifferenza dellepoca di commissione dellabuso non può essere applicato con meccanicismo indiscriminato ed illimitato e, in particolare, che quando la costruzione in rilievo sia munita di un titolo edificatorio (venendo in questione delle semplici difformità dal medesimo) e siano passati svariati decenni dalla commissione della presunta violazione, la sottoposizione dei privati cittadini a procedimento sanzionatorio scuote per ciò stesso il valore della certezza delle situazioni giuridiche.In tali casi estremi non si può non ritenere, dunque, che lonere della motivazione delliniziativa sanzionatoria si impone quale contrappeso proprio alla mancanza di termini di prescrizione-decadenza per lesercizio del potere repressivo. Lesistenza,…
La (pur non perfetta) formulazione dellart. 40, comma 2, l. 47/1985 consente di affermare che dalla stessa è desumibile il principio generale della nullità (di carattere sostanziale) degli atti di trasferimento di immobili non in regola con la normativa urbanistica, cui si aggiunge una nullità (di carattere formale) per gli atti di trasferimento di immobili in regola con la normativa urbanistica o per i quali è in corso la regolarizzazione, ove tali circostanze non risultino dagli atti stessi.
Ai fini di valutare la compatibilità paesaggistica di un intervento edilizio, lAmministrazione è tenuta a effettuare un giudizio circa la tipologia dei materiali utilizzati. E illegittima lautorizzazione paesaggistica rilasciata sulla base di valutazioni attinenti esclusivamente alle dimensioni dellopera, ovvero alla sua collocazione a ridosso di un muro di contenimento preesistente, posto che dette valutazioni non sono idonee ad illustrare compiutamente le modalità delinserimento dellopera nel paesaggio circostante ed il rapporto in cui si pone con il relativo contesto ambientale, non potendo escludersi che anche un manufatto così connotato, alla luce delle specifiche e particolarmente rilevanti proprietà paesaggistiche del sito, possa comportarne…
In presenza di un intervento edilizio realizzato sulla base di atti abilitativi annullati, si rende applicabile lart. 38, d.P.R. 380 del 2001, che prevede tre alternative possibili, e cioè la rimozione dellopera divenuta abusiva, la sanabilità della stessa mediante la rimozione dei vizi delle procedure amministrative o lapplicazione di una sanzione pecuniaria quando non sia tecnicamente possibile la rimozione; conseguentemente tali provvedimenti non devono avere ad oggetto necessariamente la demolizione delle opere realizzate. Lart. 38 si applica in caso di abusi formali, non contrastanti con la disciplina urbanistica in base al principio della c.d. doppia conformità. Non deve essere comunicato…
Ai fini del condono edilizio lopera abusiva può dirsi realizzata se limmobile è giunto al rustico, in tutte le sue strutture essenziali, fra le quali devono essere comprese le tamponature che sono necessarie per stabilire la relativa volumetria e la sagoma esterna. Per quanto riguarda le opere interne o quelle non destinate ad uso non residenziale, la loro ultimazione è da ricollegarsi al loro completamento funzionale, inteso nel senso della sussistenza delle opere indispensabili a rendere effettivamente possibile luso per il quale sono state realizzate. Il rilascio del certificato di abitabilità di un fabbricato conseguente al condono edilizio (ai sensi dellart….
In tema di rilascio di titoli abilitativi in sanatoria, il principio della c.d. “doppia conformità”, previsto dallart. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001, (secondo cui il responsabile dellabuso, o lattuale proprietario dellimmobile, possono ottenere il permesso in sanatoria se lintervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda), non può essere derogato da disposizioni normative regionali. Le norme tecniche antisismiche in materia di costruzioni rientrano tra quelle alle quali deve essere conforme lintervento edilizio per beneficiare della sanatoria ex art. 36 d.P.R. 380/2001. Sono costituzionalmente illegittimi…
Salvi i limiti di cui allart. 25 Cost., è consentito al legislatore emanare norme anche di interpretazione autentica – aventi efficacia retroattiva, a patto che le medesime siano volte a tutelare diritti e beni di rilievo costituzionale e non siano irragionevoli, vale a dire non sacrifichino ingiustificatamente laffidamento legittimamente sorto nei soggetti privati, non contrastino con il principio generale di ragionevolezza, non introducano disparità di trattamento prive di giustificazione e non pregiudichino la coerenza e la certezza dellordinamento giuridico ed il rispetto delle funzioni costituzionalmente riservate al potere giudiziario. La norma che deriva dalla legge di interpretazione autentica non…
Il privato destinatario di un ordine di demolizione – per la costruzione di unopera edilizia abusiva – che intenda chiedere lirrogazione, nei propri confronti, della sanzione pecuniaria sostitutiva della demolizione, sostenendo che la demolizione stessa non possa avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, ha lonere di fornire allAmministrazione procedente seria ed idonea dimostrazione del pregiudizio sulla struttura e sullutilizzazione del bene residuo. LAmministrazione, infatti, non può essere gravata dellonere di esecuzione di verifiche tecniche, anche complesse, in una fase anteriore allemissione dellordine di demolizione, a rischio di compromettere gli effetti della ordinanza sospensiva dei lavori e, dunque, di…
La convenzione urbanistica non ha natura di negozio giuridico di diritto privato e non è, pertanto, assimilabile ad un contratto. Essa, inserendosi nel procedimento amministrativo col quale si esercita il potere pubblicistico di assetto territoriale da parte del Comune, resta nel versante pubblico della cura dellinteresse urbanistico, finendo con il costituire, al tempo stesso, presupposto per lemissione del successivo provvedimento comunale di concessione e parte del contenuto di tale provvedimento, per quanto riguarda gli obblighi assunti dai privati. Di conseguenza, la convenzione stipulata tra un Comune ed un privato costruttore con la quale questi, al fine di conseguire il rilascio…
A partire dalla riforma dal 1939 la funzione primaria del Catasto è proprio quella di consentire di individuare la destinazione (anche — ma non solo — ai fini fiscali della fissazione della rendita degli immobili) e le singole categorie catastali vengono attribuite ad ogni fabbricato proprio in base alla destinazione urbanistica del permesso edilizio. le categorie catastali rilevano ai fini dellindividuazione delle destinazioni delle unità immobiliari ivi censite per cui, in difetto di indicazione nei titoli abilitativi, la precisa ed inequivocabile destinazione catastale costituisce un elemento che non può essere pretermesso o ignorato né dalla P.A. e neppure dai relativi proprietari….
Lannullamento dufficio è il risultato di unattività discrezionale dellAmministrazione e non deriva in via automatica dallaccertata originaria illegittimità dellatto essendo altresì necessaria una congrua motivazione in ordine alla sussistenza dellinteresse pubblico alla reintegrazione del preesistente stato di legalità. Linteresse alla reintegrazione dellordine pubblico deve essere specificato e dimensionato in relazione alle esigenze concrete ed attuali, avuto riguardo anche gli interessi privati che militano in senso opposto, senza peraltro ricorrere in sede di motivazione a clausole di stile (ex multis, Cons. Stato VI 17/2/2006 n. 671). Lonere di motivazione non è adeguatamente assolto dallutilizzo di una clausola di stile apposta a…
In caso di realizzazione dellopera pubblica, in assenza di tempestivo provvedimento di esproprio, laddove parte ricorrente chieda, oltre al pagamento dellindennità di occupazione illegittima, anche il risarcimento del danno ex art. 2043 c.c., e non anche la restituzione in forma specifica del bene, in nessun caso, neppure a fronte della sopravvenuta irreversibile trasformazione del suolo per effetto della realizzazione dellopera pubblica e nonostante lespressa domanda in tal senso di parte ricorrente, è possibile giungere ad una condanna puramente risarcitoria a carico dellamministrazione, poiché una tale pronuncia postula lavvenuto trasferimento della proprietà del bene per fatto illecito dalla sfera giuridica del…
La regolazione delle distanze tra i fabbricati deve essere inquadrata nella materia «ordinamento civile», di competenza legislativa esclusiva dello Stato (v. sentenze sentenze n. 114 del 2012, n. 173 del 2011, n. 232 del 2005). Infatti, tale disciplina attiene in via primaria e diretta ai rapporti tra proprietari di fondi finitimi e ha la sua collocazione innanzitutto nel codice civile. La regolazione delle distanze è poi precisata in ulteriori interventi normativi, tra cui rileva, in particolare, il citato d.m. n. 1444 del 1968. Alle Regioni è consentito fissare limiti in deroga alle distanze minime stabilite nelle normative statali, solo a…
Lart. 2 del D.M. 10/5/1977 , n. 312400 deve essere inteso secondo un criterio categoriale e fondato su tipologie; le autorimesse sono ivi espressamente contemplate, ragion per cui la indicazione deve essere estesa anche ai corselli di manovra di accesso ai garage. Né osta a tale assoggettamento lart.18 delle NTA del PRG del Comune di Vignola (MO), che esclude le corsie di distribuzione delle autorimesse dal computo della superficie accessoria in quanto tale esclusione avviene unicamente ai ben diversi fini del calcolo dellindice U.F. Il Comune deve analiticamente chiarire la quantificazione operata in rettifica del contributo di costruzione; trattandosi, infatti,…
Anche laddove la destinazione duso ad uffici sia incompatibile con lo strumento urbanistico, non è necessaria la rimozione degli arredi e degli impianti, visto che non è vietato da alcuna norma arredare in maniera lussuosa garage e locali accessori. Il cambio di destinazione duso, perfino se funzionale (ossia senza opere), necessita di titolo abilitativo allorquando produce incremento del carico urbanistico (ex plurimis, Cons. Stato, V, n. 3586/2006; TAR Piemonte, I, n. 1110/2012).
Per effetto della convenzione urbanistica, sorgono obbligazioni a carico del soggetto privato, cui corrispondono altrettanti posizioni della pubblica amministrazione qualificabili come diritti di credito. In caso di inadempimento della parte lottizzante o del suo avente causa, lamministrazione può contare su tutti i rimedi offerti dallordinamento ad un privato creditore per poter realizzare coattivamente il proprio interesse (cfr. T.A.R. Brescia, 13 agosto 2003, n. 1157; T.A.R. Toscana sez. I 16 settembre 2009, n. 1446; Cons. St., sez. IV, 23 Agosto 2010 n. 5904). Questi rimedi, appartenendo allarea della cosiddetta tutela specifica o satisfattoria diretta ad assicurare al creditore il raggiungimento del preciso…
Nei casi di demolizione e ricostruzione, la sussumibilità dellintervento nella categoria della ristrutturazione, ovvero della nuova costruzione dipende dalla circostanza se la ricostruzione sia avvenuta con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente oltrechè dalla circostanza del fattore temporale. Infatti, la giurisprudenza ha evidenziato limportanza del fattore temporale nel senso che il concetto di ristrutturazione edilizia comprende anche la demolizione seguita dalla fedele ricostruzione del manufatto, purché tale ricostruzione e venga effettuata in un tempo ragionevolmente prossimo a quello della demolizione (T.A.R. Campania Salerno, sez. II, 21 ottobre 2010, n. 11911). La “ratio” della ragionevole prossimità del tempo della…
La legge 122/1989 ha introdotto per quanto riguarda i parcheggi pertinenziali tre importanti innovazioni: (1) lart. 2 comma 2 ha incrementato la misura minima obbligatoria di parcheggi pertinenziali nei nuovi edifici (il rapporto di 1mq/20mc stabilito inizialmente dallart. 41-sexies comma 1 della legge 17 agosto 1942 n. 1150 nel testo aggiunto dallart. 18 della legge 6 agosto 1967 n. 765 è stato portato a 1mq/10mc); (2) lart. 9 comma 1 ha stabilito il principio secondo cui i parcheggi pertinenziali possono essere realizzati anche in deroga agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi vigenti; (3) lart. 11 comma 1 ha esteso…
La natura generale della previsione normativa recata dal c. 3 dellart. 19 l. 241/1990 (come sostituito dalart. 49, c. 4-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010) si adatta compiutamente alla materia delledilizia, alla quale non vi è ragione per ritenere che non si riferisca. Lintroduzione, da parte dellart. 49, comma 4-bis, del decreto-legge n. 78/2010, di un ulteriore potere di intervento pubblico, configurato dal c. 4 dellart. 19 l. 241/1990, riflette la scelta del legislatore non già di depotenziare irragionevolmente la potestà amministrativa rispetto alla SCIA, ma quella, opposta, di assicurare una protezione ulteriore a taluni preminenti beni giuridici, per…
Anche gli interventi non soggetti a titolo abilitativo (e – tra questi – quelli di manutenzione ordinaria disciplinati dallart. 6 L.R. n. 16/2008) postulano comunque il rispetto della normativa urbanistico edilizia comunale (art. 21 comma 1 L.R. n. 16/2008). La sanzione pecuniaria concerne infatti soltanto gli interventi che, ancorché effettuati abusivamente, sono nondimeno conformi alla normativa urbanistico-edilizia vigente (art. 23 comma 1 L.R. n. 16/2008) e pertanto suscettibili di sanatoria (art. 43 comma 4 L.R. n. 16/2008), mentre, qualora lintervento ecceda il campo di applicazione della D.I.A. obbligatoria in quanto, come nel caso di specie, non conforme con le…
A norma dellart. 16 lett. m), del r.d. 11/2/1929 n. 274, e come si desume anche dalle leggi 5/11/1971 n. 1086 e 2/2/1974 n. 64, che hanno rispettivamente disciplinato le opere in conglomerato cementizio e le costruzioni in zone sismiche, nonché dalla legge 2/3/1949 n. 144 (recante la tariffa professionale), esula dalla competenza dei geometri la progettazione di costruzioni civili con strutture in cemento armato, trattandosi di attività che, qualunque ne sia limportanza, è riservata solo agli ingegneri ed architetti iscritti nei relativi albi professionali (CdS, sez. IV, 22/5/2006, n. 3006). Né questo principio è reso inapplicabile dalla circostanza che la…
Non è configurabile un affidamento alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, in forza di una legittimazione fondata sul tempo (v. da ultimo, Consiglio Stato, sez. IV, 31/08/2010, n. 3955; sez. V, 27/04/2011, n. 2497; sez. VI, 11/05/2011, n. 2781; sez. I, 30/06/2011, n. 4160) e, anche a prescindere da tale impostazione, lamministrazione, in ipotesi di segnalazioni sottoscritte, circostanziate e documentate, ha comunque lobbligo di attivare un procedimento di controllo e verifica dellabuso, della cui conclusione deve restare traccia, sia essa nel senso dellesercizio dei poteri sanzionatori, che in quella della motivata archiviazione, e ciò in forza dei principi…
Sui parcheggi funzionali di cui allart. 5 l.r. Liguria n. 25/1995 (pur se di proprietà privata) che siano qualificati dal titolo (nel caso di specie: convenzione accessiva allo strumento urbanistico attuativo) come opere di urbanizzazione primaria, gli utenti hanno un diritto (duso o di servitù di fonte pubblicistica) alla piena ed illimitata utilizzazione di tali beni (che possono qualificarsi come beni pubblici a fruizione collettiva, v. da ultimo, per una nuova tassonomia dei beni pubblici, Cass. sez. un. 14/2/2011 n. 3665), diritto che non può essere limitato allorario di esercizio dellattività dellinsediamento produttivo.
Il piano di lottizzazione ha una durata decennale per cui, decorso il relativo termine, esso perde di efficacia e non può più costituire valido presupposto per il rilascio di qualsivoglia titolo abilitativo alla edificazione di manufatti (cfr. C.d.S., sez. VI^, n. 200 del 20 gennaio 2003). Allorquando fa riferimento alla salvaguardia degli allineamenti e delle prescrizioni di zona, la giurisprudenza si riferisce allipotesi di tutela di posizioni incise dalleventuale formale rideliberazione del piano di lottizzazione o dallentrata in vigore di una nuova norma urbanistica generale o esecutiva che contenga disposizioni di segno contrario per i profili anzidetti alla precedente norma pattizia…
Ai fini del rilascio del permesso di costruire, in caso di comproprietà o di altri diritti reali è necessario che listante dichiari puntualmente il titolo di proprietà ed i titoli civilisticamente idonei che legittimano la sua istanza relativamente a tutte le aree direttamente interessate dallintervento, oppure che alleghi manifestazioni scritte del consenso degli aventi diritto. (Nel caso di specie, si trattava di interventi di modifica necessari per rendere carrabile una servitù di passaggio pedonale).
In base agli art. 24 e 25, del D.P.R. 380/2001, il certificato di agibilità delle costruzioni costituisce unattestazione da parte dei competenti uffici tecnici comunali in ordine alla sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico degli edifici e degli impianti tecnologici in essi installati. Alla stregua della normativa vigente, è altrettanto legittimo che una valutazione sulla sussistenza di dette condizioni, sia richiesta a fronte di modifiche strutturali che implicano anche un cambiamento delluso degli spazi e che dunque il Comune non perda, neppure per lipotesi di rilascio implicito del certificato ovvero per effetto di condono, il potere-dovere di…
Ai sensi dellart. 24 d.P.R. n. 380/2001, eventuali difformità esecutive rispetto al progetto assentito non sono ex se idonee a precludere il rilascio del certificato di agibilità, laddove inerenti ad aspetti marginali del manufatto (in particolare se, come nel caso di specie, prive di incidenza sulla volumetria e sulla superficie dellimmobile interessato) e/o, comunque, riconducibili allambito dellattività edilizia cd. libera.
Il termine di decadenza di 120 giorni (decorrente dal giorno in cui il fatto si è verificato ovvero dalla conoscenza del provvedimento se il danno deriva direttamente da questo) previsto dallart. 30 del c.p.a. non è applicabile ad una fattispecie risalente ad epoca anteriore alla sua entrata in vigore (16 settembre 2010) Ne discende che la domanda di ristoro di un danno patrimoniale derivante dalla lesione dellinteresse pretensivo diretto ad ottenere una concessione edilizia è ammissibile se proposta entro il termine quinquennale di prescrizione ai sensi dellart. 2947 cod. civ., pure in assenza della previa domanda di annullamento dellatto lesivo. Non è…
La lombricoltura in sé non può qualificarsi come attività a carattere industriale, essendo legata ad un uso agricolo del suolo, e non al trattamento dei rifiuti in senso industriale.
Si possono prospettare le seguenti categorie di ristrutturazione edilizia: 1) interventi edilizi che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione duso (necessitanti il permesso di costruire) 2) interventi edilizi consistenti nella realizzazione di un organismo edilizio identico al precedente, senza aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, né, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A,…
Un impianto per la lavorazione di sanse vergini, il cui processo tecnologico consiste nella estrazione, mediante particolari strutture di essiccazione ad aria calda, del nocciolino di sansa da utilizzare come combustibile, non è una attività strettamente connessa alla trasformazione di prodotti agricoli, bensì è una vera e propria attività industriale di secondo livello, che utilizza residui derivanti dalla lavorazione delloliva provenienti da opifici operanti su una vasta area territoriale e in cui la precedente lavorazione ne ha spezzato la diretta derivazione dalla produzione agricola in quanto tale. Invero, in tanto un impianto può essere considerato strettamente connesso con la trasformazione di…
E illegittimo lo strumento urbanistico generale che si fondi su di una stima illogica del futuro numero di abitanti, al servizio dei quali le previsioni di piano sono predisposte. (Nel caso di specie il Comune prevedeva un considerevole aumento della popolazione residente, superiore al 30%, in contrasto con levoluzione demografica degli ultimi quarantanni, caratterizzata da una sostanziale stabilità).
La riscontrata presenza dellimpiantistica, dellintonacatura e della tinteggiatura delle pareti, nonché della pavimentazione in legno, non rappresentano ex se indizi rivelatori del mutamento della destinazione duso, trattandosi di impianti e finiture che possono essere necessariamente funzionali allutilizzo di quegli spazi per ripostiglio, guardaroba o locali accessori similari. Detti elementi, infatti, sono compatibili con la possibile e legittima destinazione della soffitta a ripostiglio, guardaroba e altro, tenuto anche conto che ad essa si accede direttamente dallappartamento principale sottostante. Se il Comune vuole evitare che venga abusivamente mutata la destinazione duso dei sottotetti deve formulare norme urbanistiche ed edilizie chiare e tassative:…
Il d.m. 2 aprile 1968 n. 1444 – emanato in virtù dellart. 41 quinquies l. n. 1150 del 1942 introdotto a sua volta dallart. 17 l. 6 agosto 1967 n. 765 (c.d. L. Ponte) – ripete dal rango di fonte primaria della norma delegante la forza di legge, suscettibile di integrare con efficacia precettiva il regime delle distanze dalle costruzioni di cui allart. 872 c.c.: la regola della distanza di 10 metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti vincola anche i comuni in sede di formazione e di revisione degli strumenti urbanistici, con la conseguenza che ogni previsione…
La riscontrata presenza degli impianti di riscaldamento, elettrico e idraulico non rappresenta ex se un indizio rivelatore dellavvenuto mutamento della destinazione duso, trattandosi di impianti che sono necessariamente funzionali allutilizzo di servizi igienici, di guardaroba, di lavanderie e simili locali accessori (vd., per un caso analogo, la sentenza n. 57/2011 del TAR Trento). (Nel caso di specie il regolamento edilizio comunale consentiva, nel sottotetto, quale locale non destinato ad abitazione permanente, servizi igienici, corridoi, disbrighi, ripostigli, guardaroba, come pertinenze dellabitazione).
Il rilascio del certificato di abitabilità di un fabbricato, conseguente al condono edilizio, ai sensi dellart. 35, c. 20, l. 47/1985, può legittimamente avvenire in deroga solo a norme regolamentari e non anche quando siano carenti condizioni di salubrità richieste invece da fonti normative di livello primario, in quanto la disciplina del condono edilizio, per il suo carattere di eccezionalità e derogatorio, non è suscettibile di interpretazioni estensive e, soprattutto, tali da incidere sul fondamentale principio della tutela della salute, con evidenti riflessi sul piano della legittimità costituzionale (Cons. Stato, sez. V, 15 aprile 2004 n. 2140; 13 aprile 1999…
Linstallazione e lutilizzo di un barbecue rientrano nellambito di applicazione della regolamentazione locale sanitaria e non già della normativa edilizia. Un gazebo sovrastante unarea di circa 40 mq., con ghiaietto e mattonelle, non configura un volume edilizio, essendo aperta su tutti i lati e, dunque, non è soggetta a concessione edilizia.
Poichè le azioni promosse contro terzi a difesa dei diritti, anche di natura reale, e degli interessi legittimi dei condomini sulle parti comuni di un edificio sono dirette ad ottenere statuizioni relative alla titolarità e al contenuto delle medesime posizioni soggettive che interferiscono con autonome posizioni altrui, esse non rientrano tra gli atti meramente conservativi e la rappresentanza “ope legis” deve ritenersi esclusa (Corte di Cassazione, Sezioni unite civili 28/11/1996 n. 10615). Tra gli atti conservativi non può essere ascritta lazione giudiziaria intesa ad inibire a terzi ledificazione su fondi alieni siccome ritenuti non edificabili per esaurimento della volumetria
a ratio dellart. 9, lettera f), l. 10/1977 (che dispone lesenzione del contributo concessorio in determinati casi) è quella di agevolare lesecuzione di opere destinate al soddisfacimento di interessi pubblici da cui la collettività possa trarre una utilità. La esecuzione di un opera pubblica inoltre, quando è compiuta da un ente istituzionalmente competente, garantisce il perseguimento di interessi di ordine generale e giustifica la concessione di un beneficio economico che, non contribuendo alla formazione di un utile di impresa, si riverbera a vantaggio di tutta la collettività che fruisce dellopera una volta compiuta. Per la esenzione in questione devono sussistere…
Non è la semplice finitura con intonaco e tinteggiatura a civile, né la pavimentazione in legno e nemmeno la presenza degli impianti elettrico, idraulico e termico che integra cambio di destinazione d’uso, posto che detti elementi sono compatibili con la possibile e legittima destinazione della soffitta a ripostiglio o a guardaroba. Tuttavia, nei locali ricavati nel sottotetto, oltre ad una serie di interventi e di rifiniture civili, è stato inserito larredamento proprio delluso residenziale (ad esempio, in una stanza, una scrivania con computer, cassettiera e sedia per ricavarne uno studio: cfr. la documentazione fotografica allegata al verbale di sopralluogo). Il…
Lonere della prova dellultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono grava sul richiedente la sanatoria; ciò perché mentre lamministrazione comunale non è normalmente in grado di accertare la situazione edilizia di tutto il proprio territorio alla data indicata dalla normativa sul condono, colui che richiede la sanatoria può fornire qualche documentazione da cui si desuma che labuso sia stato effettivamente realizzato entro la data predetta come ad es. fatture, ricevute, bolle di consegna, relative allesecuzione dei lavori e/o allacquisto dei materiali ecc. (cfr. Consiglio Stato, sez. IV, 27 novembre 2010, n. 8298; Consiglio Stato, sez. IV,…
I parcheggi non si possono considerare “interrati” ai sensi dellart. 9, co. 1, l. n. 122/2009 (cosiddetta “legge Tognoli”) se linterramento è artificialmente realizzato per effetto di riporto di terra al di sopra del piano naturale di campagna fino ad 1 metro. Un innalzamento di quasi un metro della quota naturale del terreno, tanto più ove finalizzato a realizzare un vano seminterrato, non può considerarsi lavoro o opera di sistemazione, poichè esso determina unalterazione significativa dello stato dei luoghi. La quota del piano di campagna non può dipendenre dalle scelte progettuali, bensì dipende dallo stato di fatto del terreno; infatti, le…
E pacifico avviso della giurisprudenza che, in materia di impugnazione del permesso di costruire, sia sufficiente la c.d. vicinitas, quale elemento che distingue la posizione giuridica del ricorrente da quella della generalità dei consociati, di talché è corretto riconoscere a chi si trovi in tale situazione un interesse tutelato acché il provvedimento dellAmministrazione sia procedimentalmente e sostanzialmente ossequioso delle norme vigenti in materia; per di più, nella specie, a tale interesse si aggiunge anche quello economico proprio delle aziende ricorrenti che agiscono nello stesso campo turistico ed economico della Boomerang, per cui la posizione legittimante delle prime può ritenersi ancor…
In sede di rilascio del titolo edilizio, lamministrazione non è tenuta a svolgere complesse ricognizioni giuridico – documentali sul titolo di proprietà del richiedente, ovvero a risolvere controversie circa i diritti reali vantati da terzi sullimmobile, essendo sufficiente lesibizione di un titolo che formalmente abiliti al rilascio dellautorizzazione e facendo ovviamente salvi i diritti dei terzi (cfr. Consiglio di Stato, Sez. V, 7 settembre 2009 n. 5223; Sez. V, 2 ottobre 2002 n. 5165; T.A.R. Campania, Napoli, Sez. III, 30 luglio 2007 n. 7099 e Sez. II, 18 novembre 2008 n. 19795).
In tema di ripartizione dellonere della prova sulla data della realizzazione di unopera edilizia, vale il principio generale per cui onus probandi incubit ei qui dicit, previsto dallart. 2697 del codice civile, in base al quale Chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento. Pertanto, con speciale riguardo alla realizzazione di opere in tempo utile per poter fruire del condono edilizio, si è affermato che è onere del privato fornire la prova sulla data di ultimazione dellabuso, in quanto la pubblica amministrazione non può di solito materialmente accertare quale fosse la…
Lart. 31, c. 9 l. 17-8-1942, n. 1150, come modificato dallart. 10 l. 6-8-1967, n. 765, non ha introdotto unazione popolare che consentirebbe a qualsiasi cittadino di impugnare il provvedimento che prevede la realizzazione di unopera per far valere comunque losservanza delle prescrizioni che regolano ledificazione, ma ha riconosciuto una posizione qualificata e differenziata solo in favore dei proprietari di immobili siti nella zona in cui la costruzione è permessa e a coloro che si trovano in una situazione di “stabile collegamento” con la stessa. La legittimazione deve essere per lo meno specificata nellimpugnativa, con riferimento alla situazione concreta e…
I Comuni non hanno alcuna potestà di imporre prestazioni patrimoniali diverse o ulteriori rispetto a quelle espressamente stabilite dal legislatore, essendo alluopo necessaria una norma che, in relazione al disposto dellart 23 Cost., attribuisca agli stessi tale potere. Una volta acclarato che non vi è alcuna legge che consente di richiedere al privato il concorso allapprontamento di infrastrutture, in relazione a un edificio che ha già assolto il contributo agli oneri di urbanizzazione in sede di rilascio del permesso di costruire, non vi è spazio per una diversa scelta di autonomia negoziale delle parti coinvolte nellaccordo amministrativo. E nullo, pertanto,…
Il deposito di una roulotte allinterno di un suolo privato deve qualificarsi quale costruzione urbanisticamente rilevante in presenza di indici in grado di supportare il carattere non precario della installazione (cfr. T.A.R. Campania Napoli, Sez. IV, 5 maggio 2003, n. 4435; T.A.R. Catanzaro n. 530 del 27 aprile 1999; T.A.R. Genova n. 202 del 3 maggio 1999). (Il caso deciso concerne luso di unarea per il parcheggio o la sosta di roulotte, unitamente ad un insieme di opere in grado di agevolare la stessa: rete ombreggiante incannucciata, due box punti luce e predisposizione per allestimento di strutture prefabbricate, costituite da…
Non si è in presenza di una “ristrutturazione” mediante demolizione e ricostruzione di un edificio laddove l’intervento edilizio concerna una parte delledificio che è stata demolita da molto tempo (nella specie, negli anni 50), atteso che in tal caso, anche volendo aderire allorientamento secondo cui tra le due fasi delloperazione (demolizione e ricostruzione) può intercorrere un apprezzabile lasso di tempo, purché giustificato da motivi tecnici, limmobile da ricostruire risulta demolito da molto tempo e non sussistono motivi tecnici in grado di giustificare tale ritardo. Lintervento edilizio in questione, quindi, è assimilabile ad una nuova edificazione e può essere eseguito solo…
Lapposizione di una o più condizioni al rilascio di un titolo edilizio può ritenersi generalmente ammessa soltanto quando si vada ad incidere su aspetti legati alla realizzazione dellintervento costruttivo, sia da un punto di vista tecnico che strutturale, e ciò trovi un fondamento diretto o indiretto in una norma di legge o regolamento. Diversamente, non è possibile apporre condizioni al titolo edilizio che siano estranee alla fase di realizzazione dellintervento edilizio. Il Comune non può assentire una concessione edilizia subordinatamente allimpegno del privato a rinunciare allindennizzo dovuto, nel caso di futura espropriazione dellopera, in quanto tale condizione non è volta…
La D.I.A. non ha natura provvedimentale implicita, trattandosi al contrario di un atto del privato, come tale non immediatamente impugnabile innanzi al T.A.R. Lazione a tutela del terzo che si ritenga leso dallattività svolta sulla base della D.I.A. non è, quindi, lazione di annullamento, ma lazione di accertamento dellinesistenza dei presupposti della D.I.A. Tale azione (che sebbene non espressamente prevista trova il suo fondamento nel principio delleffettività della tutela giurisdizionale sancito dallart. 24 della Costituzione) va proposta innanzi al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva ex art. 34 del D.Lg.vo n. 80/1998, nei confronti del soggetto pubblico che ha il…
Occorre un permesso di costruire per la realizzazione di un parcheggio interrato con vincolo di pertinenzialità da perfezionare in un momento successivo alla costruzione, trovando applicazione lart. 3, c. 1, lett. e) del D.P.R. 380/2001, ai sensi del quale costituiscono interventi di nuova costruzione, tra gli altri, (e.1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero lampliamento di quelli esistenti allesterno della sagoma esistente, fermo restando, per gli interventi pertinenziali, quanto previsto alla lettera e.6), (e.2) gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal comune (e.3) la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche…
In base al principio di tipicità e nominatività degli strumenti urbanistici, che discende dal più generale principio di legalità e di tipicità degli atti amministrativi, lAmministrazione non può dotarsi di piani urbanistici i quali, per nome, causa e contenuto, si discostino dal numerus clausus previsto dalla legge (cfr. ex plurimis Cons. Stato, sez. II, 10/12/2003, parere n. 454; Cons. Stato, sez. IV, 7/11/2001, n. 5721), con la precisazione che, specie dopo la modifica costituzionale del Titolo V, con lattribuzione alla competenza concorrente della materia del governo del territorio, il modello legale rispetto al quale verificare il rispetto del richiamato principio…
Prima del rilascio di un titolo edilizio, lAutorità comunale deve sempre accertare se la progettazione sia stata affidata ad un professionista competente in relazione alla natura ed importanza della costruzione, in quanto le norme che regolano lesercizio ed i limiti di applicazione delle professioni di geometra, architetto ed ingegnere sono dettate per assicurare che la compilazione dei progetti e la direzione dei lavori siano assegnati a chi abbia la preparazione adeguata allimportanza delle opere, a salvaguardia sia delleconomia pubblica e privata, sia dellincolumità delle persone (cfr. Cons. Stato, Sez. II, 13 dicembre 2006 n. 3441). E dunque illegittimo il titolo…
A mente dellart. 9, t.u. ed. costituisce regola generale ed imperativa, in materia di governo del territorio, il rispetto delle previsioni del p.r.g. che impongano, per una determinata zona, la pianificazione di dettaglio: tali prescrizioni di solito contenute nelle n.t.a. – sono vincolanti e idonee ad inibire lintervento diretto costruttivo (cfr. Cons. St., sez. IV, 30 dicembre 2008, n. 6625). Corollari immediati di tale principio fondamentale sono: a) che quando lo strumento urbanistico generale prevede che la sua attuazione debba aver luogo mediante un piano di livello inferiore, il rilascio del titolo edilizio può essere legittimamente disposto solo dopo…
Unipotesi di lottizzazione, presentata da soggetti privati, può essere presa in considerazione e valutata favorevolmente dallAmministrazione comunale soltanto nel caso in cui la stessa sia idonea a soddisfare interessi pubblici di natura urbanistica, per cui, mentre in presenza dellaccordo di tutte le parti private ricomprese in un comparto omogeneo lo stesso è sicuramente valutabile positivamente dallAmministrazione in quanto capace di poter compiutamente determinare un assetto complessivo di una certa area, allorquando questa volontà privata viene meno in parte, sicuramente lAmministrazione è titolare del potere di valutare se tale ridotta composizione possa in qualche modo soddisfare gli interessi pubblici di natura…
Al proprietario del fondo vicino a quello su cui siano state realizzate nuove opere spetta il diritto di accesso a tutti gli atti abilitativi edilizi quando faccia valere linteresse ad accertare il rispetto delle previsioni urbanistiche (Cons. St. Sez. IV, sent. 21.11.2006, n. 6790).
Lart. 32 della legge n. 47 del 28/2/1985 consente la condonabilità dellabuso soltanto laddove esso sia stato realizzato in data anteriore a quella di apposizione del vincolo previsto dal D.M. 1° aprile 1968, n. 1404. Il vincolo di rispetto stradale ha carattere assoluto, in quanto perseguente una serie concorrente di interessi pubblici fondamentali ed inderogabili (posti in evidenza dalla fondamentale sentenza della Corte Costituzionale n. 133/1971, che ha evidenziato anche come il vincolo rilevi pur quando sopraggiunga alla realizzazione del manufatto, in ragione della riconducibilità del relativo regime giuridico alla categoria identificata dalla normativa primaria). Ne consegue che alcuna valutazione specifica…
La d.i.a. non ha natura provvedimentale, trattandosi al contrario di un atto del privato, come tale non immediatamente impugnabile innanzi al T.a.r. Lazione a tutela del terzo che si ritenga leso dallattività svolta sulla base della d.i.a. non è, quindi, lazione di annullamento, ma lazione di accertamento dellinesistenza dei presupposti della d.i.a. Tale azione (che sebbene non espressamente prevista trova il suo fondamento nel principio delleffettività della tutela giurisdizionale sancito dallart. 24 Cost.) va proposta nei confronti del soggetto pubblico che ha il compito di vigilare sulla d.i.a. (verso il quale si produrranno poi gli effetti conformativi derivanti dalleventuale sentenza…
Allorché il privato rinunci al permesso di costruire o anche quando sia intervenuta la decadenza del titolo edilizio – per scadenza dei termini iniziali o finali o per il sopravvenire di previsioni urbanistiche introdotte o dallo strumento urbanistico o da norme legislative o regolamentari, contrastanti con le opere autorizzate e non ancora realizzate – sorge in capo alla p.a. lobbligo di restituzione delle somme corrisposte a titolo di contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione e, conseguentemente, il diritto del privato a pretenderne la restituzione (cfr. T.A.R. Abruzzo, Pescara, 15-12-2006, n. 890; CdS, sez. V, 22-2-1988, n. 105)….
Il cambio di destinazione duso (da albergo a residenza civile) determina una diversa utilizzazione dellimmobile e deve essere conforme alle disposizioni del piano regolatore per gli immobili ad uso residenziale, altrimenti si determinerebbe lassurdo che un immobile che non ha le caratteristiche per essere utilizzato alluso residenziale otterrebbe la possibilità di esserlo. Da ciò la conseguenza che è corretta la posizione comunale per cui il cambio di destinazione duso di un immobile ad uso alberghiero può senzaltro ottenere il cambio di destinazione duso a residenza privata (con la mera comunicazione al Sindaco) ma deve rispettare tutti i parametri previsti dal…
Il conetto di standard urbanistico non deve essere definito formalisticamente ma si estende a qualunque servizio di interesse pubblico e generale, sia esso gestito dallamministrazione o dai privati. Gli standard urbanistici si distinguono dalle opere di urbanizzazione primaria in quanto rispetto allinfrastrutturazione di base sono qualcosa di aggiuntivo, che può essere considerato necessario solo in una visione urbanistica di qualità. Per alcuni standard urbanistici sono fissate dalla legge regionale le misure minime, tuttavia ogni comune è autonomo nella scelta della misura complessiva. Nel dimensionamento degli standard urbanistici si devono considerare anche eventuali flussi di utenza aggiuntivi rispetto a quelli della…
Si definiscono attività connesse all’agricoltura (art. 2135 c.c., nel testo introdotto dal D.Lgs. 18-5-2001 n. 228) le attività esercitate dal medesimo imprenditore agricolo dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dallallevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante lutilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dellazienda normalmente impiegate nellattività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione e di ospitalità, come definite dalla legge. La parte del nuovo…
Esiste, nellordinamento urbanistico non meno che in tutto il diritto pubblico, in applicazione del più generale principio di legalità (che vuole che in uno Stato di diritto non possa una P.A. avvalersi di poteri che la legge non le ha previamente conferito), un inderogabile principio di nominatività e tipicità degli strumenti urbanistici: esso è tale per cui una Pubblica Amministrazione non può adottare, od approvare, una figura di piano di organizzazione del territorio che non corrisponda (per presupposti, competenze, oggetto, funzione ed effetti) ad uno schema già predeterminato, in via generale ed astratta, da una norma primaria dellordinamento. La gestione…
In tema di distanze legali tra edifici, mentre non sono computabili le sporgenze estreme del fabbricato che abbiano una funzione meramente ornamentale, di rifinitura o accessoria di limitata entità, come le mensole, i cornicioni, le grondaie e simili, rientrano nel concetto civilistico di costruzione le parti delledificio, quali scale, terrazze e corpi avanzati che, seppur non corrispondano a volumi abitativi coperti, siano destinati a estendere e ampliare la consistenza del fabbricato (Cass. Civ., 10 settembre 2009, n. 19554).
I terzi, che ritengano di essere pregiudicati dalleffettuazione di una attività edilizia assentita in modo implicito, possono agire innanzi al Giudice amministrativo per chiedere lannullamento del titolo abilitativo formatosi per il decorso del termine fissato dalla legge entro cui lAmministrazione può impedire gli effetti della DIA (nello stesso senso cfr. Sez. VI n. 1550 del 5 aprile 2007 e Sez. V n. 172 del 20 gennaio 2003 mentre a diverse conclusioni è giunta la stessa Sez. VI con decisione n. 717/2009). Appaiono decisive, in particolare, la previsione espressa nella nuova formulazione dellarticolo 19, terzo comma, della legge n. 241/1990 del potere…
Un accordo transattivo, al pari di una convenzione di lottizzazione, a causa dei profili di stampo pubblicistico che si accompagnano allo strumento dichiaratamente contrattuale, rappresenta un istituto di complessa ricostruzione, e tuttavia la giurisprudenza è concorde nel ritenere che esso rappresenti lincontro di volontà delle parti contraenti nellesercizio dellautonomia negoziale retta dal codice civile: tale assunto conserva validità anche nelle ipotesi in cui alcuni contenuti dellaccordo vengano proposti dallamministrazione in termini non modificabili dal privato. Questultima circostanza, neanche esclude che la parte che abbia sottoscritto la convenzione, conoscendone il contenuto, abbia inteso aderirvi e ne resti vincolata, salvo il ricorso…
Il termine di prescrizione decennale per il pagamento di somme dovute a titolo di penale per la mancata esecuzione di opere di urbanizzazione previste in una convenzione edilizia non decorre dalla data della stipulazione della convenzione e nemmeno dal momento del rilascio del certificato di abitabilità, essendo invece collegato allinadempimento di obblighi connessi alla convenzione e, quindi, al diverso presupposto della mancata realizzazione delle opere pattuite. Tale inadempimento si concretizza definitivamente solo al compimento del termine decennale di durata della convenzione e non già dal momento della assunzione dellobbligo. Pertanto, solo dallanzidetto momento dellinadempimento decorre lordinario termine decennale di prescrizione.
La ristrutturazione edilizia, per essere tale e non finire per coincidere con la nuova costruzione, deve conservare le caratteristiche fondamentali delledificio preesistente e la successiva ricostruzione delledificio deve riprodurre le precedenti linee fondamentali quanto a sagoma, superfici e volumi (fra le tante Cons. Stato, sez. IV, 18-3-2008, n. 1177). La previsione di cui allart. 27 c. 1 l. d) della L.R. Lombardia 11-3-2005, n. 12 – che ricomprende tra gli interventi di ristrutturazione edilizia quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione parziale o totale nel rispetto della volumetria preesistente – deve interpretarsi nel senso di prescrivere anche il rispetto della sagoma…
Per la legittimazione ad adire il giudice amministrativo, lo stabile collegamento territoriale con la zona interessata dallattività edilizia assentita deve essere tale che possa configurarsi, in concreto, la lesione attuale di uno specifico interesse di natura urbanistico-edilizia nella sfera dellistante, quale diretta conseguenza della realizzazione dellintervento contestato, il che postula che, per effetto della realizzazione della costruzione, la situazione, anche urbanistica, dei luoghi assuma caratteristiche tali da configurare una rilevante e pregiudizievole alterazione del preesistente assetto edilizio ed urbanistico (v. Cons. Stato, Sez. V, 28 giugno 2004 n. 4790); poiché nel caso di specie è stato posto a fondamento del…
A norma dellart. 12 del Testo Unico n. 380/2001, il permesso di costruire è comunque subordinato alla esistenza delle opere di urbanizzazione primaria o alla previsione da parte del Comune dellattuazione delle stesse nel successivo triennio, ovvero allimpegno degli interessati di procedere allattuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dellintervento oggetto del permesso. Speculare a tale prescrizione è lobbligo di pagamento di un contributo commisurato allincidenza degli oneri di urbanizzazione (art. 16 T.U. cit.); il 7° comma del precitato art. 16 contempla, inoltre, tra gli interventi assoggettati agli oneri di urbanizzazione primaria, la rete idrica. In disparte lannotazione in ordine alla primaria…
Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario il giudizio che abbia per oggetto, non laccertamento della legittimità o meno di uno o più atti o provvedimenti amministrativi, ma la responsabilità del Comune che, con lillegittima attività urbanistica svolta abbia indotto una società ad acquistare aree, successivamente oggetto di confisca, facendo affidamento sulla loro edificabilità; in un caso siffatto, oggetto della domanda è una situazione giuridica avente consistenza di diritto soggettivo, autonoma rispetto ai comportamenti dichiarati illegittimi, in quanto radicata sullart. 2043 c.c., che non rientra nellambito applicativo dellart. 34, comma 1, del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 80, come sostituito dalla L….
Una tettoia in legno delle dimensioni di m 7,5 x 4,70, posta a servizio del fabbricato sulla cui parete esterna si appoggia non può considerarsi né opera di ristrutturazione edilizia ai sensi della lett. d) dellart. 3 del d.P.R. n.380/2001, né di nuova costruzione ai sensi dei punto e.1 ed e.6. dello stesso art. 3, atteso che nel provvedimento impugnato non si menzionano vincoli ambientali o paesaggistici o specifiche e contrarie disposizioni delle n.t.a. del p.r.g.. La tettoia non può, quindi, essere ricondotta nellambito degli interventi che lart. 10, I comma, del d.P.R. n.380/2001 sottopone a preventivo permesso di costruire, ma, più…
La mancanza della doppia conformità è richiesta dall’art. 36 D.P.R. 6-2-2001, n. 380 come presupposto essenziale per il corretto rilascio del permesso in sanatoria. (Nel caso di specie, è stato annullato limpugnato provvedimento di sanatoria, sulla base del rilievo che solo lesecuzione di ulteriori opere renderebbe lesistente conforme alle prescrizioni urbanistiche vigenti).
La circostanza che la costruzione, adibita a cantina, sia interrata non può portare ad affermarne lirrilevanza sotto il profilo urbanistico: con lart. 3, d.P.R. n. 380/2001, il legislatore ha, difatti, ricompreso i manufatti edilizi interrati tra le nuove costruzioni, facendo propria la soluzione già seguita dalla giurisprudenza secondo cui i lavori di costruzione edilizia subordinati a concessione non sono solo quelli per i quali il manufatto si eleva al di sopra del suolo ma anche quelli in tutto o in parte interrati perché trasformano durevolmente larea impegnata (Cass. pen., sez. III, 25 marzo 1994; Cons. Stato, sez. V, 10 aprile…
Lutilizzo della propria residenza per riunioni di adepti, a scopo religioso, culturale, associativo in genere, non è di per sé sufficiente a configurare un illecito edilizio suscettibile di essere sanzionato ai sensi dellart. 31 del d.p.r. n. 380 del 2001 (t.u. edilizia); né lo è lo svolgimento saltuario di pratiche di culto in un luogo strutturato e destinato ad abitazione. La destinazione duso impressa a determinati locali dal titolo autorizzativo non riguarda, infatti, le attività umane che vi si svolgono, ossia i c.d. usi di fatto (cfr. Cons. Stato V 23.2.00 n. 949, 28.1.97 n. 77). Il mutamento di destinazione…
Le convenzioni di lottizzazione costituiscono strumenti di attuazione del piano regolatore generale, rivestono carattere negoziale e, in particolare, di accordi sostitutivi del provvedimento (Cons. St., sez. IV, 15-9-2003, n. 5152) e, pertanto, le stesse restano soggette alla disciplina dettata dallart. 11 l. 241-90 (Cons. St., sez, IV, 13 gennaio 2005, n. 222). Si tratta, quindi, di atti negoziali, che presuppongono la ricerca da parte della pubblica amministrazione del consenso del privato su un certo assetto di interessi ed attribuiscono allo stesso posizioni di diritto-obbligo. Ne consegue, quale immediato corollario, che la loro modifica necessita della manifestazione di volontà di tutti…
In tema di condono per abusivo mutamento senza opere della destinazione dellimmobile da uso turistico alberghiero ad abitazione privata, la giurisprudenza del C.d.S. è ferma nel ritenere che il rilascio della concessione edilizia a sanatoria è ammessa solo quando sulla base di elementi obiettivi – è possibile verificare in concreto luso diverso da quello assentito (cfr.Cons. Stato, sez. V, 21 maggio 1999, n.592). Nella specie, a parte ogni questione sulla astratta possibilità giuridica di un mutamento parziale di destinazione di una parte di edificio con destinazione turistico-albeghiera, è di per sé irrilevante il fatto che lunità abitativa in questione…
Ai sensi dellart. 5 della l.r. Sicilia n. 17/1994, che ha interpretato in via autentica lart. 23 della l.r. n. 37/1985, il nulla osta dellautorità preposta alla gestione del vincolo è richiesto, ai fini della concessione in sanatoria, anche quando il vincolo sia stato apposto successivamente allultimazione dellopera abusiva. Il nulla osta della Soprintendenza per opere abusive è, quindi, necessario anche nel caso in cui il vincolo sia stato apposto successivamente alla loro ultimazione.
Non costituisce falsa rappresentazione dellarea di fatto edificabile, tale da giustificare lannullamento della concessione edilizia, linclusione nel lotto in proprietà e, quindi, nella superficie edificabile, anche della parte del lotto sul quale è stato realizzato un marciapiede, destinata a pubblico transito, laddove tale porzione, pur di fatto utilizzata per finalità di transito pubblico, non sia mai stata trasferita al demanio stradale comunale né tramite contratto (o negozio di accertamento ad effetti reali) fra le parti, né tramite sentenza del giudice, né tramite procedura espropriativa. Stante il contrasto fra situazione di fatto e situazione di diritto, lelemento posto a base dellimpugnato…
Laccertata illegittimità dei provvedimenti adottati dallamministrazione non integra di per sé gli estremi di una condotta colposa, cui ricollegare automaticamente lobbligo risarcitorio, dovendo a tal fine prendersi in considerazione il comportamento complessivo degli organi che sono intervenuti nel procedimento, il quadro delle norme rilevanti ai fini delladozione della statuizione finale, la presenza di possibili incertezze interpretative in relazione al contenuto prescrittivo delle disposizioni medesime, onde apprezzare se lorgano procedente sia incorso in violazione delle comuni regole di buona amministrazione, di correttezza, di imparzialità e buon andamento (ex pluribus, C.d.S., sez. VI, 21 febbraio 2008; sez. IV, 10 agosto 2004, n….
La realizzazione di un edificio traslato, in maniera rilevante, rispetto al progetto approvato, integra, ai sensi dellart. 8 lett. c) l. 28-2-1985 n. 47, unipotesi di variazione essenziale. Il mero decorso del tempo non è sufficiente a far insorgere un affidamento sulla legittimità dellopera o comunque sul consolidamento dellinteresse del privato alla sua conservazione, né, per conseguenza, a imporre la necessità di una specifica motivazione in ordine allesistenza di un interesse pubblico prevalente (cfr. T.A.R. Lombardia Milano, sez. II, 08 novembre 2007 , n. 6200). Lusucapione dei beni demaniali è possibile solo dopo la sdemanializzazione, che consiste nel procedimento di…
Qualsiasi opera la cui sicurezza possa comunque interessare la pubblica incolumità in zona sismica, e non solo le nuove costruzioni, è soggetta alle specifiche norme tecniche previste dallart. 3 l. 2-2-1974, n. 64 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. Il legislatore ha applicato un concetto trasversale, indifferente ed autonomo rispetto ad altre classificazioni valevoli nella disciplina edilizia, e tale da essere tendenzialmente omnicomprensivo di tutte le vicende in cui venga in questione la realizzazione di una costruzione. Le previsioni della normativa antisismica non sono soggette ad una considerazione di compatibilità con la disciplina urbanistica, ma…
Lart. 9 della legge n. 10 del 1977 (cosiddetta “Bucalossi”), a proposito della concessione gratuita, stabilisce che il contributo di cui al precedente art. 3 non è dovuto: “a) per le opere da realizzare nelle zone agricole, ivi comprese le residenze, in funzione della conduzione del fondo e delle esigenze delimprenditore agricolo a titolo principale. Stante, dunque, linequivocabile tenore letterale della norma testè riportata, il beneficio della gratuità è subordinato alla esistenza di due requisiti, uno di tipo soggettivo (il possesso della qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale) e laltro di tipo oggettivo (costituito dal fatto che lintervento edilizio…
In tema di condono edilizio, il silenzio-assenso previsto dallart. 35 l. 47/1985 non si forma per il solo fatto dellinutile decorso del termine indicato da tale norma (24 mesi dalla presentazione dellistanza) e del pagamento delloblazione, senza alcuna risposta del comune, ma occorre altresì la prova della ricorrenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi stabiliti dagli art. 31 ss. della stessa legge, cui è subordinata lammissibilità del condono (Cass. 14-12-2007, n. 26260): tra questi, ex art. 40, I comma, l. 47/85, che la domanda, per la rilevanza delle omissioni o delle inesattezze riscontrate, non sia dolosamente infedele (T.A.R. Sardegna, II, 26-6-2007, n….
Un atto di annullamento di un titolo abilitativo edilizio, va analizzato e giudicato con maggior rigore, poichè viene ad incidere non già sullaspettativa (interesse pretensivo) del cittadino allabitazione, bensì sul titolo acquisito allinterevento costruttivo disposto dallatto provvedimentale della p.a. (concessione edilizia) che ha creato tra parte pubblica e privata un rapporto, rapporto che pur fondandosi su un provvedimento e non su un contratto ben può essere assimilato ad un rapporto contrattuale. La rottura di detto rapporto causata dalladozione di un atto illegittimo (revoca, annullamento dufficio) genera in capo al soggetto pubblico una responsabilità di natura contrattuale o quanto meno da…
La sanatoria edilizia può ben intervenire anche a seguito di conformità sopraggiunta dellintervento in un primo tempo illegittimamente assentito, divenuto cioè permissibile al momento della proposizione della nuova istanza dellinteressato, posto che questa si profila come del tutto autonoma rispetto alloriginaria istanza che aveva condotto al permesso annullato in sede giurisdizionale, in quanto basata su nuovi presupposti normativi in materia edilizia; è pertanto palesemente irragionevole negare una sanatoria di interventi che sarebbero legittimamente concedibili al momento della nuova istanza. Il principio normativo della doppia conformità, infatti, è riferibile allipotesi ragionevolmente avuta di mira dal legislatore, desumibile cioè dal senso obiettivo…
La densità territoriale è riferita a ciascuna zona omogenea e definisce il complessivo carico di edificazione che può gravare sulla stessa, con la conseguenza che il relativo indice è rapportato sia allintera superficie sottoposta alla medesima vocazione urbanistica sia alla concreta insistenza di costruzioni. Perché il computo rispecchi la realtà effettuale non rileva certo la sussistenza o meno del prescritto titolo autorizzatorio o abilitativo allintervento edilizio, ma la reale situazione dei luoghi con il carico di edificazione in concreto accertato. Qualsiasi costruzione, anche se eretta senza il prescritto titolo, concorre al computo complessivo della densità territoriale (C.d.S., IV, 26 settembre…
La legge regionale dell’Emilia Romagna n. 31 del 2002, al punto g7 equipara agli interventi di nuove costruzioni la realizzazione di depositi di merci e materiali a cielo aperto, tuttavia a tali fini non è sufficiente il mero appoggio di bancali, senza che sussistano opere di trasformazione urbanistico edilizia dirette a realizzare, a cielo aperto, un deposito. Il deposito a cielo aperto che richiede un permesso di costruzione, infatti, è comunque un intervento edilizio di trasformazione del territorio con strutture, a cielo aperto, dirette a destinare inequivocabilmente un terreno a detta funzione di deposito. Nel caso concreto tutto ciò non è…
Il divieto di costruzione ad una certa distanza dagli argini dei corsi dacqua demaniali (c.d. fascia di servitù idraulica), contenuto nellart. 96, lett. f), del r.d. 25-7-1904 n. 523, ha carattere assoluto ed inderogabile; pertanto, nellipotesi di costruzione abusiva realizzata in contrasto con tale divieto trova applicazione lart. 33 l. 28-2-1985, n. 47 sul condono edilizio, il quale contempla i “vincoli di inedificabilità”, includendo in tale ambito appunto i casi in cui le norme vietino in modo assoluto di edificare in determinate aree. Linclusione di un corso dacqua negli elenchi delle acque pubbliche ne comporta la demanialità, intesa quale attitudine…
In materia edilizia cioè che assume rilevanza esclusiva e loggettiva idoneità del complesso di opere edilizie abusive ad incidere sullo stato dei luoghi per modo che – come ha definitivamente chiarito la giurisprudenza in materia (v. per tutte CdS, sez. V, dec. 15.6.2000 n.3321, nonché da ultimo questa sezione, dec. 22.5.2008 n.1996 e 19.6.2008 n.2824 in ipotesi similari) lasserita precarietà dellabuso edificio deve essere necessariamente esclusa ogni qualvolta esso sia preordinato a dare una utilità prolungata nel tempo, come avviene apertamente nel caso in esame.
Costituisce occupazione acquisitiva l’occupazione di un’area, a seguito di dichiarazione di pubblica utilità nellambito di una procedura espropriativa, che abbia subito unirreversibile trasformazione in esecuzione dellopera pubblica senza che sia intervenuto nei termini prescritti il decreto di esproprio. Si tratta di occupazione acquisitiva, le cui vertenze risarcitorie sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo (Corte Cost., 191/2006, Cons. Stato, A.p. n.9/2007 e n.12/2007; Cass. SS.UU.n. 19501/2008). Ove si sia verificata lirreversibile trasformazione del fondo, la ricorrente è abilitata a richiedere, nel termine di prescrizione quinquennale dalla data della trasformazione, il risarcimento del danno. Per l’accertamento dell’elemento soggettivo della colpa,…
La definizione di rustico non può prescindere, secondo la costante giurisprudenza ordinaria ed amministrativa, dallintervenuto completamento di tutte le strutture essenziali, tra le quali anche le tamponature esterne. E costituzionalmente illegittima la lettera a) del primo comma dellart. 1 della legge n. 25 del 2007della legge della Regione Basilicata. Infatti questa modifica della legge n. 18 del 2004 muta sostanzialmente il concetto di «opere ultimate» già in origine previsto nellart. 2, comma 1, lettera d), della citata legge regionale non richiedendo più come in precedenza , a tal fine, che lopera sia edificata in tutte le sue componenti strutturali…
Non sussiste un obbligo giuridico della P.A. di pronunciarsi sullistanza del privato qualora listanza sia diretta ad ottenere dalla P.A. un provvedimento di autotutela, sia esso un annullamento dufficio o una revoca di un atto emanato, in quanto tali provvedimenti di secondo grado costituiscono lesercizio di un potere discrezionale in presenza di un pubblico interesse alla rimozione di un atto illegittimo.
Lobbligo di procedere alla rimozione dei rifiuti può gravare, in solido con il responsabile, anche a carico del proprietario e del titolare di diritti reali o personali di godimento solo se tale violazione sia anche a loro imputabile a titolo di dolo o colpa, non esistendo alcuna responsabilità automatica del proprietario (o usufruttuario) in quanto tale. (Nel caso concreto i rifiuti abbandonati sono stati rinvenuti a seguito di sopralluogo da parte del servizio Igene Pubblica dellAUSL di Ferrara in data 11.1.2007 che ha segnalato lesistenza di alcune lastre in fibrocemento che in origine costituivano con probabilità le pareti di un…
Non ha natura di pertinenza urbanistica un manufatto consistente in una struttura fissa di ml. 16,90 (lunghezza) x 6,00 (larghezza) x ml. 2,70 (altezza) costituito da una struttura portante in pali di ferro fissati al terreno con bulloni, copertura in eternit, tamponamento con telone in p.v.c. , pavimenti in ceramica e dotato di impianto elettrico. Detta opera non ha natura di pertinenza urbanistica, essendo suscettibile di un autonomo utilizzo, ed ha un proprio impatto volumetrico. Quindi, incidendo in modo permanente e non precario sullassetto edilizio del territorio (cfr. Cons. Stato, sez. V, sent. 15/6/2000, n. 3321 che richiede la concessione…
Non vi è alcun obbligo di provvedere sulle istanze dei privati intese a provocare lesercizio dei poteri di autotutela rispetto a provvedimenti inoppugnabili, perché altrimenti si eluderebbe, per questa via, la perentorietà del termine a ricorrere.
Qualora linteressato abbia attivato il procedimento per ottenere la concessione di costruzione edilizia in sanatoria di abusi, il ricorso proposto contro un provvedimento demolitorio, emesso in precedenza, diviene improcedibile, essendo venuta meno lefficacia dellordine repressivo impugnato, atteso che a seguito dellistanza di condono esso deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria (espressa o implicita) o da un nuovo provvedimento sanzionatorio, in base alla disciplina posta dalla menzionata legge 28 febbraio 1985, n. 47. E evidente, infatti, che al verificarsi della prima ipotesi (rilascio titolo autorizzatorio) verrebbe meno qualsiasi interesse alla coltivazione dellimpugnativa; mentre, al verificarsi dellaltra (diniego), linteresse si…
Non è sufficiente ad attribuire il carattere di precarietà ad unopera edilizia, ai fini dellesenzione dalla concessione edilizia, il carattere stagionale del suo uso: il carattere stagionale non implica precarietà dellopera, ben potendo essere la stessa destinata a soddisfare un bisogno non provvisorio attraverso la perpetuità della funzione (cfr. Cass. Penale sez. III 19.2.2004 n.11880). Se le opere vengono eliminate dopo ogni stagione estiva per poi venire installate allinizio della nuova, esse soddisfano esigenze costanti nel tempo, con un utilizzo destinato a ripetersi ogni anno, e non bisogni contingenti. Lapertura di una finestra e la trasformazione di un finestrino in…
Ove il manufatto oggetto della domanda di condono edilizio insista a meno di 150 mt da un torrente (nel caso di specie, torrente Savena) esso si trova in area di inedificabilità assoluta ex lege 431/85. Laddove il vincolo sia successivo alla costruzione abusiva, risalente al 1962, la sua sopravvenienza non esclude la sanatoria ai sensi dellart. 33 l. 47/85, ma impone una verifica di compatibilità paesistica da parte dellautorità preposta, analogamente a quanto prevede lart. 32 per i vincoli relativi comunque esistenti al momento della valutazione della domanda di sanatoria, a prescindere dallepoca di loro introduzione (es. Cons. Stato VI…
Ove il manufatto oggetto della domanda di condono edilizio insista a meno di 150 mt da un torrente (nel caso di specie, torrente Savena) esso si trova in area di inedificabilità assoluta ex lege 431/85. Laddove il vincolo sia successivo alla costruzione abusiva, risalente al 1962, la sua sopravvenienza non esclude la sanatoria ai sensi dellart. 33 l. 47/85, ma impone una verifica di compatibilità paesistica da parte dellautorità preposta, analogamente a quanto prevede lart. 32 per i vincoli relativi comunque esistenti al momento della valutazione della domanda di sanatoria, a prescindere dallepoca di loro introduzione (es. Cons. Stato VI…
La confiscation litigieuse sanalyse en une peine et, partant, larticle 7 de la Convention trouve à sappliquer. Larticle 7 § 1 consacre notamment le principe de la légalité des délits et des peines (nullum crimen, nulla poena sine lege). Sil interdit en particulier détendre le champ dapplication des infractions existantes à des faits qui, antérieurement, ne constituaient pas des infractions, il commande en outre de ne pas appliquer la loi pénale de manière extensive au détriment de laccusé, par exemple par analogie (voir, parmi dautres, Coëme et autres c. Belgique, nos 32492/96, 32547/96, 32548/96, 33209/96 et 33210/96, § 145, CEDH…
In tema di monetizzazione degli oneri di costruzione, regola fondamentale è che la scelta tecnico discrezionale dellAmministrazione preceda e non segua il rilascio del permesso, occorrendo che siano ben noti al richiedente gli effetti e gli oneri derivanti dal provvedimento, senza che possano ammettersi ripensamenti successivi, che esporrebbero il privato a conseguenze idonee ad incidere pesantemente sulla sua sfera economica, nella considerazione, fra laltro, della esigenza del corretto rapporto privato/Autorità, ogni qual volta la tempestiva conoscenza degli oneri discrezionalmente imposti possa indirizzare in un senso piuttosto che in un altro le scelte delloperatore economico. La possibilità di correggere il tiro…
Lart.50 DPR 753/80 prevede lapplicazione della distanza minima (salvo, ovviamente, deroga ex art.60 dello stesso DPR) a tutti gli edifici e manufatti i cui progetti non siano stati approvati in via definitiva dai competenti organi, cioè a tutte le situazioni edificatorie non definite in precedenza. La norma non distingue affatto, e non esonera, le situazioni edificatorie in cui il nuovo intervento (abusivo) sullimmobile preesistente e legittimo non ne modifica la distanza dalla rotaia, che, pur se originariamente assentita, si espone a rivalutazione alla luce di tutta la normativa attuale sopravvenuta. Del resto, non è irragionevole che lordinamento tolleri soltanto la…
Il Piano Territoriale del Parco Naturale Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dellAbbadessa è un atto di pianificazione territoriale, da intendere quale strumento urbanistico di valenza ambientale, idoneo ad esplicare immediata efficacia precettiva anche nei confronti di singoli soggetti privati interessati alledificazione, con prevalenza sulle competenze dei comuni in materia urbanistico-edilizia, data la priorità assegnata anche a livello costituzionale alla tutela dellambiente (cfr. in tal senso, per il principio, Cons. St., sez. VI, 10.8.1988, n. 976 e 15.3.2007, n. 1269; TAR Emilia Romagna, Parma, 23.5.2007, n. 310). La trasformazione di due manufatti agricoli in villa ad uso residenziale, con…
Il Piano Territoriale del Parco Naturale Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dellAbbadessa è un atto di pianificazione territoriale, da intendere quale strumento urbanistico di valenza ambientale, idoneo ad esplicare immediata efficacia precettiva anche nei confronti di singoli soggetti privati interessati alledificazione, con prevalenza sulle competenze dei comuni in materia urbanistico-edilizia, data la priorità assegnata anche a livello costituzionale alla tutela dellambiente (cfr. in tal senso, per il principio, Cons. St., sez. VI, 10.8.1988, n. 976 e 15.3.2007, n. 1269; TAR Emilia Romagna, Parma, 23.5.2007, n. 310). La trasformazione di due manufatti agricoli in villa ad uso residenziale, con…
La realizzazione di una struttura in ferro stilizzata, a falda ondulata e leggermente inclinata, parzialmente coperta da pannelli trasparenti in policarbonato, corredata da tre tende ritraibili, di mq. 36 per m. 3 di altezza, sul terrazzino di pertinenza di un immobile sito in Napoli, per la sua tipologia e per luso di materiali dal non rilevante impatto visivo, può ritenersi un arredo dello spazio esterno, con la conseguenza che la stessa non costituisce ristrutturazione edilizia, bensì rientra fra le opere di manutenzione straordinaria, ai sensi dellarticolo 6 del Regolamento Edilizio del Comune di Napoli (opere finalizzate alla sistemazione di spazi…
La D.I.A. costituisce autorizzazione implicita alleffettuazione dellattività edilizia, con la conseguenza che i terzi possono agire innanzi al Giudice amministrativo, per chiederne lannullamento, avverso il titolo abilitativo formatosi per il decorso del termine, entro cui lAmministrazione può impedire gli effetti della d.i.a.” per chiederne lannullamento (cfr., in tal senso, Cons. Stato, sez. VI, 5.4.2007, n. 1550 e sez. V, 20.1.2003, n. 172). A fronte della comunicazione dellinteressato che, ad una certa data (non anteriore ai trenta giorni dalla presentazione della dichiarazione corredata, anche per mezzo di autocertificazioni, delle certificazioni e delle attestazioni normativamente richieste) inizierà una certa attività, se entro…
Nessuna inottemperanza sanzionabile è configurabile a carico del soggetto sulla cui proprietà abbia in parte sconfinato labuso edilizio, al quale non sia stata notificata lordinanza di demolizione. Alla individuazione delle aree da acquisire può legittimamente provvedersi in sede di acquisizione gratuita, essendo sufficiente nellordine di ripristino il preavviso della sanzione prevista per linottemperanza (cfr. art. 7 L.47/85, applicabile ratione temporis, Cons. Stato, VI, 98/04 e V, 341/00). Il provvedimento di acquisizione adottato il 2-10-2003, non incorre nella sospensione ex lege dei procedimenti sanzionatori, operante, ai sensi del combinato disposto dellart.44 l. n.47/85, dellart.8/4° c. del D.L. 146/85 (conv. con legge…
La nozione di pertinenza presuppone che il manufatto da realizzare risulti oggettivamente posto a servizio di un edificio principale e non già di un suolo (art. 3, let. e.6), del DPR n. 380/2001); pertanto non può considerarsi pertinenza soggetta a d.i.a. una tettoia che non sia posta a servizio di un edificio principale e che sia stabilmente fissata al suolo, che rientra invece tra gli interventi di nuova costruzione soggetti a permesso di costruire di cui allart. 3, lett. e.5) ed e.7) del T.U. n. 380/2001.
Ai sensi dellart. 39 l. 724/1994 non è sanabile lopera nel caso di realizzazione delle strutture portanti orizzontali e verticali, ancorchè prive di tamponature perimetrali, atteso che lopera abusiva, per essere ammessa a sanatoria, deve essere già eseguita, sia pure al rustico, in tutte le sue strutture essenziali, tra le quali vanno ricomprese le tamponature, in quanto determinanti per stabilire la relativa volumetria e la sagoma esterna (C.S., Sez. V, 18 novembre 2004 n. 7547 e 20 ottobre 2000 n. 5638; Cass. Pen., Sez. III, 12 agosto 1997 n. 9011; T.A.R. Campania-Salerno, Sez. II, 13 ottobre 2006 n. 1745; T.A.R….
Nel sistema delineato dallart. 13 l. 47/85 (ora, art. 36 D.P.R. 380/2001), qualora linteressato abbia attivato il procedimento per ottenere la concessione di costruzione edilizia in sanatoria, il ricorso proposto contro un provvedimento repressivo emesso in precedenza (nella specie, ordine di demolizione) diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, essendo tale ordinanza divenuta priva di efficacia, atteso che a seguito dellistanza di sanatoria essa deve essere sostituita o dalla concessione in sanatoria (espressa o implicita) o da un nuovo provvedimento sanzionatorio(T.A.R. Campania – Napoli, sez. IV, 7 febbraio 2008, n. 628; T.A.R. Lazio Latina, Sez. I, 15.1.2008, n. 40). In caso…
Una struttura edilizia delle dimensioni di m. 6,03 x 6,10 realizzata in legno verniciato con copertura in eternit a due falde, con corpi annessi nella parte retrostante delle dimensioni di m. 0.92 x m. 6,10, con copertura in vetroresina ad una falda, costituisce una costruzione e la sua realizzazione richiede il rilascio della concessione edilizia. E legittimo un diniego di condono edilizio per la mancata presentazione della documentazione catastale, poichè tale elemento è indispensabile e costituisce una condizione prevista dalla legge 47/1985 per ottenere la sanatoria.
Occorre il permesso di costruire per la costruzione di tre piste di lavaggio per auto, una pista di lavaggio per autocarri, due piste di lavaggio per moto, sette postazioni con colonnine di aspirazione per la pulizia degli interni, tunnel di lavaggio costituiti da struttura metallica ancorata al suolo e sovrastata da pannelli antispruzzo. Tali opere ricadono nella declaratoria degli interventi di nuova costruzione di cui allart. 3, primo comma lett. e.5), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, che ricomprende anche strutture di impatto decisamente inferiore (roulettes, campers, case mobili, imbarcazioni utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi,…
La destinazione a Zona Omogenea G destinata a verde pubblico e ai percorsi pedonali e/o ciclabili non impone alcun vincolo preordinato allesproprio, essendo espressione della potestà conformativa propria dello strumento urbanistico non soggetta a decadenza, né a indennizzo.
Ai sensi dellart.23, comma 1 e 6 del DPR n. 380 del TU in materia edilizia, il Comune può inibire la realizzazione delle opere nel termine perentorio di 30 giorni dalla presentazione della DIA, con la conseguenza che, oltre detto termine, il potere di riscontro a fini inibitori attribuito alla PA è esaurito e la stessa può provvedere solo con lesercizio del potere di autotutela e al generale potere di controllo sulle attività di trasformazione edilizia del territorio (cfr. Tar Lombardia, Milano, sez. II, 17 gennaio 2006, n. 72; Tar Campania, Salerno, sez. II, 20 luglio 2006, n. 1107; Cons….
Lart. 22 L.R. 136/1999 prescrive che il termine di 90 giorni entro il quale il Comune deve pronunciarsi sullistanza di approvazione di un piano attuativo decorre dalla data di presentazione dellistanza corredata dagli elaborati previsti. Il Comune non ha alcun obbligo di provvedere in merito ad unistanza palesemente mancante di documenti essenziali.
Lart. 3 del D.Lgs. 6 giugno 2001, n. 380 importa che alle norme urbanistiche locali non sia consentito di introdurre un concetto di ristrutturazione diverso da quello prefigurato dal legislatore nazionale, cioè che esse non possano qualificare come ristrutturazione un intervento non rientrante nella tipologia delineata dal D.Lgs. n. 380 del 2001, e correlativamente non possano escludere da tale definizione tipi di intervento che invece vi rientrano. Ciò non pregiudica, tuttavia, il potere delle amministrazioni comunali di disciplinare in concreto le attività edilizie assentibili, attraverso gli strumenti regolatori del territorio (P.R.G., piani attuativi, ecc.), anchessi previsti dalla legge,…
I provvedimenti di regioni e comuni – di cui allart. 5 l. 10/1977 – con i quali in virtù della potestà autoritativa loro attribuita le Regioni e i Comuni stabiliscono i criteri generali circa la determinazione del contributo dovuto per il rilascio della concessione edilizia – hanno natura regolamentare e pertanto ogni doglianza direttamente rivolta contro gli stessi deve essere proposta nel rispetto dei termini di decadenza previsti dalla legge e dai principi generali dellordinamento (cfr. C.d.S., V, 29 luglio 2000 n. 4217; T.A.R. Lombardia Milano,. II, 18 luglio 2002 n. 3205) In caso di variante essenziale rispetto al progetto…
Le residenze turistiche, così come quelle alberghiere, si configurano come complessi unitari che devono essere unitariamente gestite e la cui titolarità, quindi, non può essere frazionata per singole unità abitative o per quote trasformandosi, in sostanza in una sorta di condominio.
Sono compatibili con la legge Tognoli n. 122/1989 solo le autorimesse che non alterino in alcun modo laspetto esteriore del territorio e siano completamente interrate (cfr. per tutti T.A.R. Toscana n. 13 del 2004 e V Sez. n. 1608 del 2006). Non possono considerarsi tali le autorimesse che abbiano un lato interamente scoperto, sul quale sia collocato il varco/portale di ingresso ed uscita (interrate solo su tre lati e invece visibili sul quarto). E irrilevante, al riguardo, la natura montagnosa e dunque in forte pendenza del terreno nel quale le autorimesse si inseriscono.
Gli interventi consistenti nella installazione di tettoie o di altre strutture che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi, cioè non compresi entro coperture volumetriche previste in un progetto assentito, possono ritenersi sottratti al regime della concessione edilizia (oggi permesso di costruire) soltanto ove la loro conformazione e le loro ridotte dimensioni rendono evidente e riconoscibile la loro finalità di arredo o di riparo e protezione (anche da agenti atmosferici) dellimmobile cui accedono. (Nel caso di specie si trattava di una struttura in legno e ferro di mq….
Il pagamento della prima rata degli oneri, ed altri adempimenti, condizionano sospensivamente la stessa possibilità del ritiro e il perfezionamento della concessione edilizia, e non necessitano di alcuna valutazione tecnica sul loro avveramento (come invece linizio lavori), per cui corrisponde ad un elementare principio di economia procedimentale che la relativa decadenza operi ope legis, senza necessità di alcuna pronuncia dichiarativa o costitutiva al riguardo. Ed infatti lart. 27 L.R. 47/85 stabilisce espressamente, al comma 11, che la concessione edilizia deve essere ritirato entro 60 giorni dallaccoglimento pena la sua decadenza, salvo proroga per validi e comprovati motivi che impediscano il…
Il vincolo di rispetto ferroviario di cui allart. 49 del DPR 753/80, è un vincolo di inedificabilità relativa e non assoluta, come tale rientrante nella previsione dellart. 32 l. 47/85. Ne segue che detto vincolo, in quanto relativo, si applica anche agli abusi preesistenti.
La decadenza, per inutile decorso del termine quinquennale di efficacia previsto dallart. 2, primo comma, della legge 19/11/1968 n. 1187 (cfr. ora art. 9 d.p.r. 8/6/2001 n. 327), di un vincolo preordinato allespropriazione determina nello strumento urbanistico un vuoto di disciplina che lAmministrazione è tenuta a colmare (cfr. Cons. Stato, Ad. plen. 2.4.84 n. 7; Sez. IV 27.12.01 n. 6415). Non può dirsi formato il silenzio-rifiuto impugnabile in sede giurisdizionale, laddove il Comune, nel termine assegnatogli dal ricorrente per la ripianificazione dellarea, e comunque prima della notificazione del ricorso, risponda alla diffida avviando il procedimento (disciplinato dalla legge quanto a…
La nuova pianificazione generale dellarea in contrasto totale o parziale con la lottizzazione precedente comporta la revoca implicita della convenzione di lottizzazione, con la conseguenza che il titolo edilizio rilasciato dopo ladozione del nuovo piano ed in contrasto con le nuove previsioni urbanistiche è illegittimo.
Lart. 9, comma 1, n. 2 del DM 1444/1968, il quale impone per gli edifici realizzati al di fuori della zona A una distanza minima di 10 metri dalle pareti finestrate, per la sua genesi (è stata adottata ex art. 41-quinquies comma 8 della legge 17 agosto 1942 n. 1150, come introdotto dallart. 17 della 6 agosto 1967 n. 765) e per la sua funzione igienico-sanitaria (evitare intercapedini malsane) costituisce un principio inderogabile della materia. In particolare si tratta di una norma che prevale sia sulla potestà legislativa regionale, in quanto integra la disciplina privatistica delle distanze (v. C.Cost. 16…
Il Comune può inserire, nella convenzione di Piano particolareggiato, una prestazione a carico del soggetto attuatore ulteriore rispetto agli elementi contenuti allart. 22 comma 2 L.R. n. 47/78. In sede di controdeduzioni alle osservazioni, il Comune può apportare (ex officio) modifiche allo strumento urbanistico, salvo la differente conseguenza che: – nel caso in cui le modifiche risultino di portata e rilievo tale da determinare una rielaborazione complessiva del piano ovvero un mutamento delle sue caratteristiche essenziali e dei criteri che presiedono alla sua stessa impostazione, scatta lobbligo di ripubblicazione (di recente: T.A.R. Puglia Lecce, sez. I, 25 gennaio 2007, n….
In applicazione dellart. 1227, comma 2, del codice civile, non spetta il risarcimento del danno asseritamente derivato dal ritardato rlascio di un permesso di costruire, se i ricorrenti non hanno stigmatizzato il comportamento omissivo dellamministrazione comunale, con gli strumenti consentiti dallordinamento, in materia di silenzio inadempimento, ed hanno perciò prestato acquiescenza al comportamento inerte e/o dilatorio del comune (cfr Cons. St. n. 957/04; n. 371/07). In coerenza con lorientamento giurisprudenziale maggioritario, va posta a carico dellinteressato la prova del danno subito, posto che di regola gli elementi probatori del pregiudizio sofferto sono nella esclusiva disponibilità del ricorrente: nel giudizio risarcitorio,…
Ai fini del concetto civilistico di costruzioni è pacifico che i balconi, costituiti da solette aggettanti anche se scoperti ed anche se non corrispondono a volumi abitativi, rientrano nel concetto di costruzione per il quale occorre il rispetto delle distanze tra edifici. Tale definizione non risulta derogata espressamente dallarticolo 21 del regolamento edilizio del Comune di Bologna che esclude i balconi soltanto dalla nozione di sagoma planovolumetrica, senza nulla dire per quanto concerne le distanze.
Linstallazione di un cancello in ferro non integra la realizzazione di un intervento edilizio per il quale è richiesto il preventivo rilascio della concessione edilizia comunale, ma, ai sensi dellart. 4 della legge n. 493 del 2 dicembre 1993, per la realizzazione dello stesso è sufficiente la procedura semplificata della denuncia di inizio attività (cfr. tra le tante T.A.R. Lazio Sez. II^ ter n. 5519 del 9 giugno 2004). E, pertanto, illegittimo il provvedimento con cui il Comune dispone la demolizione di un cancello, sul presupposto che esso sia stato realizzato senza concessione edilizia.
I beni, pur mobili, che si trovano in un rapporto di stabile connessione col suolo e vengono utilizzati quali vani abitabili con allacciamenti alle reti dellacqua e del gas e dellelettricità sono idonei a modificare il territorio in modo permanente. Né in contrario rileva leventuale carattere precario delle cose, in quanto in materia edilizia ciò che ha significato è loggettiva idoneità delle stesse ad incidere sullo stato dei luoghi, sicchè la precarietà va esclusa ogni qualvolta lopera sia destinata a dare unutilità prolungata nel tempo. ( Consiglio Stato sez. V, 15 giugno 2000, n. 3321).
E ammissibile provvedimento ex art. 700 c.p.c. di cancellazione della trascrizione di domanda giudiziale, quando manchi il titolo sul quale la domanda pretende di fondarsi.
La distanza di 100 metri da abitazioni e spazi pubblici prevista dallart. 31 delle N.T.A. del Comune di Quarrata, per linstallazione di un impianto di riciclaggio di materiali inerti nelle zone agricole normali, non è riferita esclusivamente alla sola zona di deposito del materiale e, dunque, alla sola area produttiva in senso stretto, ma comprende anche larea di cantiere genericamente considerata (ove insistono pertinenze ed impianti non produttivi, quali larea di sosta e manovra, la viabilità, il peso ed i parcheggi). La norma è, infatti, finalizzata ad evitare che il deposito da realizzare in zona agricola E1 possa creare disturbo…
Il ricorso avverso lacquisizione di superfici (oggetto di trascrizione nei registri immobiliari) eccedenti quelle individuate dalle ordinanze di acquisizione al patrimonio comunale ex art. 7 L. n. 47/1985, prospetta una lesione al diritto di proprietà non riconducibile allattività provvedimentale dellAmministrazione, bensì a comportamenti consistenti nellimpossessamento senza titolo di superfici di proprietà del ricorrente eccedenti quelle individuate con le ordinanze soprarichiamate. La lesione, quindi, deriva da fatti materiali, che sfuggono alla giurisdizione del Giudice Amministrativo essendo devoluti, unitamente allaccertamento di eventuali diritti reali sui beni, alla Giurisdizione del Giudice Ordinario (Corte Costituzionale n. 191/2006 e n. 204/2004; Cass. Civ. SS.UU. n….
Lalienazione di un terreno agricolo della superfice di circa ha 10.000, a numerosi acquirenti in modo frazionato, in un periodo di 10 anni circa, configura lottizzazione abusiva ex art. 18 l. 47/1985. (Nel caso concreto il provvedimento impugnato ha rilevato che: a) vi è stata la suddivisione del fondo originario di proprietà Parriniello mediante frazionamento in numerosissime particelle della superficie di circa 2000 metri cadauna; b) la suddisione in lotti è incompatibile con la destinazione del P. R. G. vigente a zona agricola; c) sono state realizzate numerose opere abusive delle quali tre con caratteristiche abitative e tredici con…
Lart. 41, c. 2, legge regionale n. 20/2000, prevede che fino allapprovazione dei nuovi strumenti urbanistici, costituiti dal P.S.C., dal R.U.E. e dal P.O.C., possono essere adottate ed approvate le varianti al P.R.G. di cui allarticolo 15, quarto comma, della previgente legge regionale 7 dicembre 1978, n. 47. Tali disposizioni consentono lutilizzo della procedura della variante semplificata per la realizzazione di qualsiasi opera pubblica di interesse comunale, ancorchè realizzabili dal privato.
Linesattezza riscontrata nella domanda di condono edilizio in punto di epoca della realizzazione dellabuso è idonea a configurare unipotesi di dolosa infedeltà di cui allart. 40 L. 47/1985, con conseguente inapplicabilità del silenzio-assenso che, invece, presuppone una domanda non solo adeguatamente documentata, ma anche veritiera (TAR Sardegna, II n. 973/2007). Ne consegue che anche il termine per laccertamento dellentità delloblazione non opera nel caso in cui gli elementi di fatto esposti nella domanda si rivelino non corrispondenti alla realtà, in quanto il termine prescrizionale breve previsto dallart. 35 L. n. 47/1985 riguarda solo lipotesi in cui il controllo dellimporto abbia carattere…
Non può considerarsi serra mobile, installabile senza obbligo di concessione o autorizzazione edilizia, una serra delle dimensioni di metri 50 di lunghezza per 21 di larghezza per 6 di altezza, destinata ad occupare 1.050 mq., provvista di meccanismo di scorrimento, con telo della serra mobile, ma con struttura fissa, essendo il telo destinato a scorrere su un asse portante stabilmente ancorato al suolo. Per una serra siffatta occorre la concessione edilizia, così come espressamente previsto dallultimo comma dellart. 6 della legge regionale Veneto n. 24/1985.
I vicini e comproprietari delle parti comuni delledifici oggetto del sopraluogo, hanno diritto al rilascio di una copia del verbale del sopraluogo effettuato dal Comune allinterno dellabitazione dei controinteressati. (Nel caso di specie il Comune, dopo aver informato i controinteressati dellistanza di accesso pervenuta e tenuto conto dellopposizione di questi ultimi, non ha rilasciato copia integrale di quanto richiesto, richiamando genericamente esigenze di riservatezza e limitandosi a trascrivere le parti del verbale di sopraluogo relative a quanto rilevato allesterno dellabitazione ma omettendo la parte relativa a dati riguardanti linterno della privata abitazione in quanto oggetto di opposizione). Un regolamento sullaccesso…
Limposizione del vincolo successiva allesecuzione delle opere è comunque rilevante e in tal caso, quando il vincolo prevede linedificabilità assoluta, il condono edilizio può essere accordato solo previo parere favorevole dellautorità preposta alla tutela del vincolo stesso (C.St. VI n. 5918/03), secondo le modalità di cui allart. 32 della L. n. 47/1985. Il rilascio della concessione edilizia in sanatoria, ai sensi degli artt. 32 e 35 L. 47/1985, in presenza di vincolo presuppone comunque il parere favorevole dellautorità preposta alla tutela del vincolo stesso, sicchè il silenzio-assenso non opera quando detto parere è negativo, mentre opera in caso di parere…
I vincoli di inedificabilità nelle zone di rispetto aeroportuale, che non comportano nessun sacrificio particolare alle proprietà private e scaturiscono da una disciplina generale e preventiva, si impongono con efficacia diretta e immediata, indipendentemente dal recepimento nello strumento urbanistico, che di per sé non incide sullesistenza e sui limiti del vincoli stessi. Le limitazioni e i vincoli alla proprietà privata nelle fasce circostanti gli aeroporti, stabilite dagli articoli 714 e 715 cod. nav., hanno come unico presupposto di operatività lesistenza di un aeroporto, sicché la mancata emanazione di un nuovo decreto ministeriale di approvazione delle mappe non può condizionare lesistenza…
La deliberazione del Consiglio comunale che autorizza il rilascio della concessione in deroga non è immediatamente lesiva fino alleffettivo rilascio della concessione edilizia. Non vi è, quindi, per il confinante lonere della sua immediata impugnazione, e non rileva, ai fini della decorrenza del relativo termine, la data della pubblicazione della delibera. Il termine per limpugnazione della concessione edilizia decorre dalla sua piena conoscenza (non essendo sufficiente, allo scopo, laffissione allalbo comunale della relativa notizia al pubblico ex art. 89, comma 5 della L.p. 22/1991: cfr. Cons. Stato, V, 5.2.2007, n. 452) e la presunzione “iuris et de iure” di piena…
Le norme di principio contenute nel t.u. delledilizia abrogano le norme delle regioni a statuto ordinario con esse configgenti. La disciplina in materia di misure di salvaguardia dettata dallart. 12, c. 3, del d.p.r. n. 380 del 2001 prevale su eventuali norme regionali previgenti di contenuto difforme, quali lart. 5 della l.r. Lazio n. 24 del 1977 e lart. 36 della l.r. Lazio n. 38 del 1999, che prevedono un unico termine quinquennale per lefficacia delle misure di salvaguardia. Ciò ai sensi dellart. 1, c. 1, del medesimo d.p.r. n. 380/2001, secondo cui il presente testo unico contiene i principi…
E illegittima la sospensione dellefficacia sine die della concessione edilizia, non essendo consentito allamministrazione di adottare determinazioni cautelative in vista di future modifiche della compatibilità urbanistico-edilizia delle opere da realizzare, al di fuori dei casi tassativamente previsti delle misure di salvaguardia. Infatti, un potere atipico di sospensione appare contrastante con i fondamentali principi di continuità della funzione amministrativa e non è previsto neanche dalle norme in materia edilizia (tranne le ipotesi delle misure di salvaguardia già dette); ciò, pertanto, impedisce che possa farsi ricorso, per il tramite di un provvedimento inibitorio, ad unattività sospensiva atipica e sine die della funzione…
Ai fini della riliquidazione degli oneri di urbanizzazione, costituisce legittimo presupposto la sussistenza di un eventuale maggior carico urbanistico provocato dallintervento eseguito in un fabbricato già autorizzato e in tale ambito non deve tenersi conto esclusivamente di ristrutturazioni generali e globali di un edificio con necessari interventi esterni ed interni, ma anche di ristrutturazioni che comunque trasformino la realtà strutturale e la fruibilità urbanistica dellimmobile. Ne discende la necessità, per tale tipologia di ristrutturazioni, della sottoposizione delle relative concessioni al pagamento dei contributi riferiti allavvenuta oggettiva rivalutazione dellimmobile e funzionali a sopportare il carico socio-economico che la realizzazione comporta sotto…
1) va accolta lazione declaratoria esperita nel presente giudizio e, per leffetto, deve essere dichiarato lobbligo del Comune di Medicina di acquisire gratuitamente la proprietà delle opere di urbanizzazione primaria realizzate dal Consorzio ricorrente, in adempimento della convenzione di lottizzazione stipulata il 4 aprile 1995; nonché di svincolare la relativa cauzione prestata dal Consorzio stesso; 2) va accolta, nei limiti che precedono, la consequenziale domanda risarcitoria proposta dal Consorzio medesimo e, per leffetto, il Comune di Medicina va condannato a corrispondere, sin dora, al Consorzio ricorrente la complessiva somma di 73.848, 49, al netto di IVA 10%; 3) va…
Il pagamento dei contributi di urbanizzazione e del costo di costruzione è correlato alla attività trasformativa del territorio. Qualora tale attività non si verifichi, il relativo pagamento è privo di causa cosicché leventuale importo versato deve essere restituito (TAR Lombardia, Sez. II 18.12.1987 n. 482 e C.d.S., V, 12.6.1995 n. 894). La restituzione dei contributi deve ammettersi anche nella ipotesi di decadenza della concessione edilizia già rilasciata, intervenuta in conseguenza della non tempestiva realizzazione del progetto assentito e del sopravvenire di nuove previsioni urbanistiche che lo rendono definitivamente irrealizzabile.
Il provvedimento di accertamento dellinottemperanza allordine di demolizione e quello successivo di acquisizione gratuita delle opere abusive e dellarea di sedime debbono considerarsi consequenziali, connessi e conseguenti allordine di demolizione delle opere e ripristino dello stato primitivo dei luoghi, con la conseguenza che non sono autonomamente impugnabili, in mancanza di impugnazione dellatto con cui si ingiunge la demolizione. Il provvedimento di acquisizione gratuita delle opere abusive non ha natura costitutiva degli effetti acquisitivi da parte dellAmministrazione resistente, bensì semplicemente dichiarativi di un effetto derivante direttamente dalla legge (Cfr. TAR Campania, Sede di Napoli, Sez. III, 10 aprile 2007 n. 3198)….
Nel caso di divisione interna in due distinte unità di un locale adibito ad esercizio di vendita al dettaglio, loblazione ex art. 13 l. 47/85 (pari al doppio degli oneri di urbanizzazione) deve essere commisurata allintera superficie interessata dalla sanatoria stessa.
Sono manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale dellart. 36, comma 2, del d.l. 4/7/2006, n. 223 , convertito, con modificazioni, dalla legge 4/8/2006, n. 248 (secondo cui unarea è edificabile se classificata come tale dal p.r.g., anche in difetto dello strumento attuativo), in riferimento agli artt. 3 e 53 della Costituzione, «nonché» ai princípi di ragionevolezza, razionalità, non contraddizione e affidamento dei cittadini nella certezza giuridica. E del tutto ragionevole, infatti, che il legislatore: a) attribuisca alla nozione di area edificabile significati diversi a seconda del settore normativo in cui detta nozione deve operare e, pertanto, distingua tra normativa fiscale, per…
Il parere previsto dallart. 32 l. 47/85 deve essere richiesto indifferentemente tanto per le opere realizzate abusivamente prima dellimposizione del vincolo, quanto per quelle realizzate su aree già sottoposte a tutela, ma non soggette a inedificabilità assoluta (cfr. C.d.S., VI, 26/1/2001, n. 249). Il 13° comma dellart. 35 l. 47/85 disciplina espressamente la definizione del procedimento di condono edilizio per le ipotesi previste dallarticolo 32, stabilendo che in tali casi il termine di cui al 12° comma dellarticolo 35 decorre dallemissione del parere (positivo) previsto dal primo comma dellarticolo 32; in caso di parere negativo il termine biennale per la…
Lart. 2 l. 1187/1968 (abrogato dallart. 58, n. 96, d.P.R. 327/2001) non era applicabile nei casi in cui lo strumento urbanistico generale avesse subordinato la realizzazione di alcuni interventi edilizi alla previa emanazione dello strumento attuativo, poiché tale previsione non ha contenuto espropriativo, in quanto mira alla razionalità dellassetto urbanistico. Tranne il caso limite del cosiddetto lotto intercluso in un contesto integralmente urbanizzato, il piano attuativo, previsto dallo strumento urbanistico come presupposto delledificazione e la cui approvazione può essere stimolata dallinteressato con gli strumenti consentiti dal sistema, non ammette equipollenti, nel senso che in sede amministrativa o in quella giurisdizionale…
Lesaurimento degli effetti del provvedimento amministrativo nel corso del giudizio lascia intatto linteresse della parte alla decisione, al fine di non vedere adottati successivi provvedimenti similari o, quanto meno, per potere reclamare in via risarcitoria il ristoro del danno subito (v., ex multis, Cons. Stato, Sez. IV, 5 aprile 2003 n. 1786). E’ ammissibile il ricorso preordinato allannullamento del titolo abilitativo formatosi a seguito di d.i.a., nel presupposto che, con il decorso del termine entro cui lAmministrazione può impedirne gli effetti, si costituisce unautorizzazione implicita di natura provvedimentale, suscettibile di contestazione da parte del terzo dinanzi al giudice amministrativo entro…
Il 13° comma dellart. 35 l. 47/1985 prevede che, ai fini della definizione del procedimento di condono edilizio per le ipotesi previste dallart. 32, il termine di cui al 12° comma decorre dallemissione del parere positivo previsto dal 1°comma dellart. 32 e, dunque, in caso di parere negativo, il termine biennale per la formazione del silenzio assenso non decorre. I vincoli richiamati dallart. 32 l. 47/1985, consistenti nella sottoposizione di determinate aree a limiti dedificabilità per ragioni di tutela dinteressi generali quali quelli paesaggistici, idrici, idrogeologici, storici, sono tutti vincoli previsti da apposite leggi che non possono essere istituiti con i piani…
E illegittima la deliberazione comunale di approvazione del PRG laddove essa, mutando la scelta contenuta nel piano adottato, sopprima ogni destinazione edificatoria al terreno (passato da zona edificabile a zona agricola). Si tratta, infatti, di una vera e propria nuova scelta pianificatoria, che richiede il rispetto delle procedure previste per la modificazione del P.R.G. adottato e, in particolare, una nuova fase di pubblicazione dello stesso, anche per consentire agli interessati la presentazione di osservazioni sulla nuova scelta, diretta a sopprimere ogni possibilità edificatoria.
Il soggetto che esercita il diritto di accesso ha lonere di specificare i documenti richiesti e linteresse connesso alla loro conoscenza. Tuttavia, tale onere non comporta affatto la formale indicazione di tutti gli estremi identificativi dei documenti (organo emanante, numero di protocollo, data di adozione dellatto), ma può ritenersi assolto con lindicazione delloggetto e dello scopo cui latto è indirizzato, così da mettere lamministrazione in condizione di comprendere la portata ed il contenuto della domanda (Cfr. CdS sez. VI 27/10/2006 n. 6441). Il proprietario di immobile confinante e comunque ricadente nella medesima zona ha un interesse diretto, concreto ed attuale…
La sanzione pecuniaria per gli interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire, di cui allart. 12 l. 47/1985, poi sostituito dallarticolo 34 D.P.R 6 giugno 2001, n. 380, pari al doppio del costo di costruzione dellopera abusiva, ha natura sostitutiva della demolizione dellopera e non deve essere applicata interamente a ciascuno dei responsabili (committente, direttore dei lavori ed esecutore), ma in via solidale tra gli stessi. Ciò comporta che ladempimento da parte di un responsabile è estintivo dellobbligazione stessa per tutti i coobbligati. Detta sanzione pecuniaria è alternativa alla demolizione, nel senso che, per la tipologia di abusi…
Lordinanza di demolizione può essere disposta nei confronti dellautore dellabuso, impregiudicata sul piano civilistico ogni questione fra questultimo e lacquirente dellimmobile abusivo. Lacquisizione gratuita osserva opera ope legis anche nei confronti di eventuali acquirenti medio tempore, in quanto la natura reale della sanzione edilizia comporta che gli effetti dellinottemperanza allordine di demolizione si riflettono sulla res abusiva chiunque ne sia il possessore. Diversa è la posizione di chi, già da prima della emanazione dellordinanza di demolizione, sia proprietaria di parte dellarea sottoposta a confisca, ma non interessata dallabuso. Detto soggetto ha diritto di ricevere la comunicazione ex art. 7 l….
Il danno da ritardo è risarcibile solo se il privato abbia titolo al rilascio del provvedimento finale, se cioè gli spetti il « bene della vita» (Ad. Pl. 15 settembre 2005, n. 7). Ove la pretesa risarcitoria non abbia ad oggetto il mero pregiudizio derivante dalla violazione dellobbligo di comportamento imposto allamministrazione, a prescindere quindi dalla soddisfazione dellinteresse finale, ma, al contrario, proprio il pregiudizio connesso alla preclusione frapposta dallAmministrazione alla realizzazione del bene finale, il giudice non può né eludere la domanda, nè tanto meno accoglierla a prescindere dalla formulazione di un giudizio, laddove possibile, sulla certa o statisticamente probabile…
Unarea già utilizzata a fini edilizi è suscettibile di ulteriore edificazione solo quando la costruzione su di essa realizzata non esaurisca la volumetria consentita dalla normativa vigente al momento del rilascio dellulteriore permesso di costruire, dovendosi considerare non solo la superficie libera ed il volume ad essa corrispondente, ma anche la cubatura del fabbricato preesistente al fine di verificare se, in relazione allintera superficie dellarea (superficie scoperta più superficie impegnata dalla costruzione preesistente), residui lulteriore volumetria di cui si chiede la realizzazione (cfr. Cons. di Stato, sez. V, 12 luglio 2004 n. 5039). Ai fini del calcolo della volumetria realizzabile…
Le seguenti opere edilizie comportano una permanente alterazione dellassetto territoriale e richiedono, pertanto, il previo rilascio di titolo abitativo: realizzazione di tamponamento del porticato che costituisce lingresso dellalbergo, realizzato con infissi in alluminio colorato e vetro, creando un locale adibito a servizi di superficie pari a mq. 39,75 con altezza pari a ml. 2,94; il tamponamento, lungo il lato Rimini, risulta a ml. 0,80 dal confine di proprietà e dal suolo pubblico (via Plava).
Una tettoia metallica di mt 13,60x 8.70 e mt 7 di altezza non è una “pertinenza” ai sensi dell art. 7 d.l. 23 gennaio 1982 n. 9, convertito con modificazioni nella l. 25 marzo 1982 n. 94, in quanto la nozione urbanistica di pertinenza e assai piu ristretta di quella prevista dallart. 817 del codice civile ed è configurabile solo quando lopera sia di dimensioni ridotte e modeste e non abbia un consistente ed autonomo impatto sul territorio. (Si veda in proposito Consiglio Stato sez. V, 23 marzo 2000, n. 1600; e n. 617/2003).
E illegittimo il provvedimento con cui il Comune sospende ogni determinazione sulle domande di permesso di costruire relative a fabbricati ricompresi in un piano particolareggiato, per difformità dai sopravvenuti strumenti urbanistici (PSC e RUE) adottati, laddove lo stesso RUE adottato regoli la sorte dei piani attuativi in vigore, stabilendo la loro perdurante vigenza fino alla naturale scadenza (comma 4), e sancendo che soltanto dopo detta scadenza siano operanti le difformi previsioni degli strumenti (PSC, RUE e POC) approvati. Non si configura alcuna decadenza decennale del piano attuativo ove siano decorsi 10 anni dalla sua approvazione, poiché, secondo lorientamento giurisprudenziale prevalente…
Lacquisizione sanante ex art. 43 T.U. n. 327/2001 non può essere configurata come mera alternativa allordinaria procedura espropriativa, ma costituisce istituto eccezionale – solo in quanto tale compatibile con i parametri indicati dalla CEDU e con i principi costituzionali – che necessita pertanto di un corredo motivazionale particolarmente esaustivo in ordine alla valutazione degli interessi in conflitto La decisione di utilizzare lo strumento eccezionale ex art. 43 T.U. n. 327/2001 per provvedere allacquisizione di beni immobili al patrimonio disponibile dellente va ricondotto alla esclusiva competenza del consiglio provinciale, ai sensi dellart. 42 comma 2 lett. l) TUEL n. 267/2000.
Lacquisizione sanante ex art. 43 T.U. n. 327/2001 non può essere configurata come mera alternativa allordinaria procedura espropriativa, ma costituisce istituto eccezionale – solo in quanto tale compatibile con i parametri indicati dalla CEDU e con i principi costituzionali – che necessita pertanto di un corredo motivazionale particolarmente esaustivo in ordine alla valutazione degli interessi in conflitto. La decisione di utilizzare lo strumento eccezionale ex art. 43 T.U. n. 327/2001 per provvedere allacquisizione di beni immobili al patrimonio disponibile dellente va ricondotto alla esclusiva competenza del consiglio provinciale, ai sensi dellart. 42 comma 2 lett. l) TUEL n. 267/2000.
Il possesso della qualifica di agricoltore o di imprenditore agricolo può rilevare esclusivamente ai fini del rilascio gratuito della concessione edilizia, mentre la mancanza di tale qualifica non può di per sé essere preclusiva del rilascio del titolo abilitativo, ove non sussistano o comunque non vengano addotte altre ragioni oggettivamente rilevanti.
La variante ad un piano particolareggiato di iniziativa pubblica è inefficace ove non sia stata stipulata la relativa convenzione, prevista dalla deliberazione con cui la variante medesima è stata approvata. E, pertanto, illegittimo il permesso di costruire basato sulla variante non perfezionatasi.
Laddove le NTA al PRG definiscano “volume” quello relativo ad una superficie fuori terra moltiplicato per unaltezza misurata dal piano di campagna, gli edifici interrati non costituiscono volume e non possono essere assimilati a una nuova costruzione. (Nel caso di specie, sono stati ricavati ampi locali nella zona interrata di Villa Rossi di Vicenza).
Anche nel caso di procedimenti finalizzati alla adozione di provvedimenti di natura sostanzialmente vincolata, come le autorizzazioni in materia edilizia, sussistono fasi in cui lAmministrazione deve esercitare poteri discrezionali, quanto meno sotto il profilo tecnico, attinenti al quantum, al quomodo ed al quando degli adempimenti da eseguire e, quindi, risulta pienamente configurabile la stipulazione di un accordo procedimentale, trattandosi di un vero e proprio strumento di semplificazione, idoneo a far conseguire a tutte le parti unutilità ulteriore rispetto a quella che sarebbe consentita dal provvedimento finale (cfr. Cons. Stato, Sez. VI, 15 maggio 2002, n. 2636).
Circa lambito di operatività delle limitazioni negoziali del diritto di costruire (cui possono ricondursi anche quelle scaturenti dallart. 1117 c.c.) la giurisprudenza oscilla fra due soluzioni che costituiscono un corollario della clausola di salvezza dei diritti dei terzi ed hanno in comune linesistenza, in capo allamministrazione, di un autentico obbligo di ricerca di tali limiti, prodromico al diniego di permesso. La prima ne esclude ogni rilevanza nel presupposto che allamministrazione sia inibito qualsiasi sindacato anche indiretto sulla validità ed efficacia dei rapporti giuridici dei privati (cfr. Cons. Stato, sez. V, 20 dicembre 1993, n. 1341); la seconda ammette che il…
Deve ritenersi sufficiente una DIA nel caso in cui il soppalco sia di modeste dimensioni ed al servizio della preesistente unità immobiliare (TAR Salerno 883/2003), mentre viceversa deve ritenersi necessario il permesso di costruire quando il soppalco sia di dimensioni non modeste e comporti una sostanziale ristrutturazione dellimmobile preesistente, ai sensi dellart. 3 comma 1, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, comportando un incremento delle superfici dellimmobile e quindi anche un ulteriore possibile carico urbanistico. La realizzazione di un soppalco che comporta la riorganizzazione interna dellimmobile ampliandone considerevolmente le superfici e riorganizzando i volumi determina un vero e proprio intervento…
Le previsioni del piano di lottizzazione, equiparato al piano particolareggiato di iniziativa pubblica, rimangono efficaci a tempo indeterminato; col decorso del termine di 10 anni, diventano inefficaci unicamente le previsioni del piano attuativo che non abbiano avuto concreta attuazione, nel senso che non è più consentita la sua ulteriore esecuzione, salva la possibilità di ulteriori costruzioni coerenti con le vigenti previsioni del piano regolatore generale e con le prescrizioni del piano attuativo (anche sugli allineamenti), che per questa parte ha efficacia ultrattiva. Lart. 17 l. 1150/1942 si ispira al principio secondo cui le previsioni del piano regolatore rientrano in una…
Il vincolo di inedificabilità cimiteriale integra un vincolo di inedificabilità assoluta (Nello stesso senso: C.d.S. sez. IV 12/3/2007 n.1185, C.d.S., sez. V, 12/11/1999, n. 1871; CdS, sez. II, parere 28/2/1996, n. 3031/95; Tar Lombardia – Milano, 11/7/1997 n. 1253; Tar Toscana, I sezione, 29/9/1994, n. 471. Contra: TAR Trentino Alto Adige – Trento, sent. n. 64 del 2/4/1997; in termini: CdS, sez. IV sent. n. 775 del 16/9/1993; TAR Trentino Alto Adige – Trento, sent. n. 336 del 1/8/1994. Nel senso che la distanza minima, oltre la quale deve essere collocato il cimitero, fissata dallart. 338 della legge citata, si…
Lautorizzazione integrata ambientale (AIA) prevista dal D.Lgs. 59/2005 incide specificamente sugli aspetti gestionali dellimpianto, mentre la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) investe più propriamente i profili localizzativi e strutturali. Perciò, se anche lesito positivo della VIA costituisce presupposto dellAIA impugnata, questultima non può essere configurata come atto strettamente conseguenziale rispetto alla prima, ma anzi, in quanto produttiva di propri specifici effetti, può essere autonomamente impugnata (a prescindere dallimpugnazione della VIA) da chi intenda agire contro pregiudizi direttamente derivanti dalla predetta autorizzazione. Nella nozione di impianto di incenerimento ai sensi dellart. 2 del D.Lgs. n. 133/2005 vanno considerati unitariamente…
In caso di abusi edilizi, lart. 7 L. 47/1985 prevede lacquisizione dellarea di sedime e di quella necessaria alledificazione, con il limite di dieci volte larea abusivamente costruita. Nel caso di specie, trattandosi di manufatto in zona agricola, non è illogico che, in assenza di parametri per le costruzioni, non consentite, il comune abbia acquisito una superficie pari a dieci volte quella interessata dallabuso, anzichè limitarsi alla superficie del manufatto.
Nella Regione Emilia – Romagna, un porticato, in quanto idoneo ad aumentare la superficie non residenziale, rientra ex sé nella nozione di ampliamento a prescindere dalla natura pertinenziale e può essere condonato solo se il volume figurato è inferiore a 100 mc e, comunque, nel rispetto delle ulteriori condizioni fissate dallart. 33 della L.R. n. 23/2004. (Nel caso di specie il TAR ha osservato che lart. 33 della L.R. Emilia – Romagna n. 23/2004 consente la sanabilità delle nuove costruzioni in ampliamento solo a certe condizioni, fra le quali il comma n. 3, lett. b), pone il rispetto del limite…
Il Comune, quando esamina una domanda di permesso di costruire, ha il potere-dovere di valutare non solo se lintervento edilizio sia conforme alle previsioni urbanistiche, ma anche se sia soddisfatta lesigenza che larea da edificare abbia un legittimo accesso alla strada pubblica, quale presupposto stesso per un corretto insediamento urbanistico della costruzione, pur potendo essere a tale fine sufficiente un mero passaggio pedonale in luogo di un vero e proprio accesso carrabile, secondo valutazioni rimesse allente locale e congruamente motivate (v. Cons. Stato, Sez. V, 25 maggio 1998 n. 683). Posta la necessità di un collegamento con il sistema viario pubblico,…
Il potere di irrogare delle sanzioni in materia edilizia ed urbanistica può essere esercitato in ogni tempo, posto che la legge non lo sottopone a termini di prescrizione, né di decadenza, e che riguarda una situazione di illiceità permanente, ossia una situazione di fatto attualmente contra ius. Esso, inoltre, non necessita di specifica motivazione in relazione alla sussistenza dellinteresse pubblico ad irrogare la sanzione, neppure quando labuso sia stato commesso parecchi anni prima, non essendo configurabile nessun legittimo affidamento del contravventore a vedere conservata una situazione di fatto che, in disparte lidoneità o meno del tempo a consolidarla, rimane contra…
Il proprietario dellarea che utilizza le strutture abusive, in assenza di idonei argomenti di prova in contrario, deve ritenersi committente dellopera. Laddove i beni, pur mobili, si trovino in un rapporto di stabile connessione col suolo e vengono utilizzati quali vani abitabili, essi sono da ritenersi idonei a modificare il territorio in modo permanente. Né in contrario rileva leventuale carattere precario delle cose, in quanto in materia edilizia ciò che ha significato è loggettiva idoneità delle stesse ad incidere sullo stato dei luoghi, sicchè la precarietà va esclusa ogni qualvolta lopera sia destinata a dare unutilità prolungata nel tempo. (Consiglio…
Il concetto di ristrutturazione edilizia comprende anche la demolizione seguita dalla fedele ricostruzione del manufatto, con lunica condizione che la riedificazione assicuri la piena conformità di sagome e volume tra il vecchio e il nuovo manufatto. Il fabbricato nuovo, pur potendo costituire un organismo edilizio anche in tutto diverso, deve essere comunque materialmente riferibile a quello preesistente, in quanto non si può pretendere dagli interventi di demolizione totale e successiva ricostruzione, una fedeltà alla vecchia struttura maggiore di quella esigibile nei casi in cui tale struttura sia in parte conservata, fermo restando che tra il fabbricato vecchio ed il nuovo…
Le norme CEDU, pur rivestendo grande rilevanza, in quanto tutelano e valorizzano i diritti e le libertà fondamentali delle persone, sono pur sempre norme internazionali pattizie, che vincolano lo Stato, ma non producono effetti diretti nellordinamento interno, tali da affermare la competenza dei giudici nazionali a darvi applicazione nelle controversie ad essi sottoposte, non applicando nello stesso tempo le norme interne in eventuale contrasto. Le norme CEDU, in quanto norme pattizie, non rientrano dallambito di operatività dellart. 10, primo comma, Cost. La citata disposizione costituzionale, con lespressione «norme del diritto internazionale generalmente riconosciute», si riferisce soltanto alle norme consuetudinarie e…
Lart. 10, primo comma, Cost., il quale sancisce ladeguamento automatico dellordinamento interno alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute, concerne esclusivamente i princìpi generali e le norme di carattere consuetudinario, mentre non comprende le norme contenute in accordi internazionali che non riproducano princìpi o norme consuetudinarie del diritto internazionale. Per converso, lart. 10, secondo comma, e lart. 7 Cost. non possono essere riferiti a norme convenzionali diverse da quelle espressamente menzionate. Lart. 11 Cost. è invece la disposizione che ha permesso di riconoscere alle norme comunitarie efficacia obbligatoria nel nostro ordinamento. In riferimento alla CEDU, lart. 11 Cost. non può…
La persona che risiede nello stesso condominio è titolare di una posizione differenziata che lo abilita a contrastare il comportamento inerte tenuto dallAmministrazione in relazione ad istanze volte a sollecitare laccertamento di abusi edilizi riferibili ad altro condomino. Il proprietario di un area o di un fabbricato, nella cui sfera giuridica incide dannosamente il mancato esercizio dei poteri ripristinatori e repressivi relativi ad abusi edilizi da parte dellorgano preposto, è titolare di un interesse legittimo allesercizio dei medesimi poteri e può pretendere, se non vengano adottate le misure richieste, un provvedimento che ne spieghi esplicitamente le ragioni, con la conseguenza…
Il Comune può introdurre prescrizioni urbanistiche a fini di protezione ambientale, anche indipendentemente e oltre le specifiche normative di settore, rientrando siffatto potere nellattività di pianificazione generale di competenza del Comune. Infatti, la tutela dei valori paesistico-ambientali si realizza anche attraverso la pianificazione urbanistica (Cons. Stato, sez. IV, 10 dicembre 2003, n. 8145) e il Comune, pure ai fini di tutela ambientale, può prendere in considerazione interessi pubblici pertinenti ad altre autorità o enti, comunque connessi alla tutela del paesaggio, ma tutti incidenti sul territorio (Cons. Stato, sez. IV, 11 febbraio 2004 , n. 548).
A mente del combinato disposto degli artt. 33 l. n. 47/1985 e 32, co. 27, lett. d), d.l. n. 269/2003, gli abusi commessi in zona sismica, su aree sottoposte a vincolo idrogeologico, paesaggistico, ambientale, con destinazione di P.R.G. a fascia di rispetto di zona demaniale marittima, non sono condonabili. Non è invocabile la violazione dellart. 10 bis, l. 241/1990, allorquando il provvedimento conclusivo del procedimento abbia contenuto vincolato. Tale norma non è, in ogni caso, applicabile a procedimenti connotati, ex lege, da tratti di assoluta specialità, come quello di condono edilizio straordinario ex art. 32 d.l. n. 269/2003.
Lidentità della volumetria e della sagoma costituisce un limite solo per gli interventi di ristrutturazione che comportano la previa demolizione delledificio; viceversa tali limiti non valgono per gli interventi di ristrutturazione ordinaria (cioè senza previa demolizione) i quali devono mantenere inalterati gli elementi strutturali che individuano e qualificano ledificio preesistente, potendo però comportare integrazioni strutturali e cioè in pratica anche modifiche non stravolgenti alla sagoma nonchè limitati incrementi di superficie e volume. Le norme comunali non possono qualificare come ristrutturazione un intervento non rientrante nella tipologia divisata dal T.U. 380/2001 e, quindi, non possono escludere dalla definizione tipi di intervento…
La clausola della convenzione di lottizzazione che subordina il rilascio delle concessioni edilizie allallontanamento o comunque alla dismissione dellattività di unindustria insalubre, è valida ed efficace e non può essere eliminata dalle parti senza che prima non sia eliminata la deliberazione consiliare di approvazione del piano di iniziativa privata. Il mancata avveramento, per qualsiasi ragione, di detta condizione (spostamento o cessazione dellindustria insalubre) determina il blocco delle prestazioni delle parti, per cui il lottizzante non può pretendere il rilascio delle concessioni edilizie (ora permessi di costruire). E ciò, sia perché così è previsto dalla convenzione sottoscritta dalle parti, sia perché la pubblica amministrazione,…
La modificazione duso da agrumeto a parcheggio, attraverso la trasformazione dei luoghi con opere non autorizzate (copertura e compattamento del terreno con strato di ghiaia) in contrasto con il piano paesistico ed in zona vincolata, configura una sostanziale modificazione delle caratteristiche duso dellimmobile, con incremento di carichi urbanistici. Per essa occorre, pertanto, idoneo titolo abilitativo. Per il mutamento della destinazione duso con appesantimento dei carichi urbanistici o con manifesto contrasto con i vigenti assetti urbanistici di zona, è necessaria lautorizzazione dellEnte locale, per lelementare e basilare esigenza collettiva di consentire allo stesso Ente locale di gestire in modo ordinato, equo…
La destinazione agricola, nellambito della pianificazione urbanistica, ha lo scopo di impedire gli insediamenti abitativi residenziali e non anche quello di precludere in via radicale qualsiasi intervento urbanisticamente rilevante. Il potere di pianificazione del territorio (funzionalmente ed ontologicamente distinto da quello di tutela del paesaggio e dellambiente) non può precludere insediamenti industriali in aree a destinazione agricola se non in via eccezionale, vale a dire nei casi in cui si discuta di assetto agricolo di particolare pregio, consolidato da tempo remoto e magari accompagnato e favorito da opere di bonifica. La destinazione a zona agricola non impedisce che un sito già…
La d.i.a. non è uno strumento di liberalizzazione dellattività, ma rappresenta una semplificazione procedimentale che consente al privato di conseguire un titolo abilitativo, sub specie dallautorizzazione implicita di natura provvedimentale (favorevole), a seguito del decorso di un termine (30 giorni) della presentazione della denunzia. La d.i.a. attività costituisce autocertificazione della sussistenza delle condizioni stabilite dalla legge per la realizzazione dellintervento, sul quale la PA svolge uneventuale attività di controllo che è prodromica e funzionale al formarsi (a seguito del mero decorso del tempo, non delleffettivo svolgimento dellattività) del titolo legittimante linizio dei lavori. Il consolidamento del titolo non comporta che…
Il rispetto della normativa antisismica è essenziale e la normativa stessa, in quanto funzionale alla sicurezza delle strutture e degli abitati in caso di sisma, mantiene una sua autonomia specifica rispetto a quella urbanistica, informata allequilibrato dimensionamento e sviluppo degli interventi umani sul territorio. Pertanto può accadere che una costruzione legittima ai sensi della legislazione urbanistica non lo sia alla stregua delle speciali prescrizioni per le zone sismiche, aventi ad oggetto la resistenza strutturale degli edifici e lincolumità delle persone in caso di crolli e/o di emergenze sismiche. Solo allorché si sia in presenza di interventi di miglioramento strutturale e di…
E illegittimo il p.r.g. che destini a verde agricolo lunica area ancora sgombra da costruzioni, posta a ridosso di una zona intensamente costruita abusivamente, ove lamministrazione non motivi le ragioni della scelta urbanistica. In questi casi, lamministrazione – per una esigenza basilare di tenuta complessiva del sistema – ha lobbligo specifico di motivare le ragioni della scelta urbanistica, ancor più di quanto ciò sia necessario nellipotesi di lotto intercluso da aree limitrofe edificate in conformità alle regole urbanistico-edilizie.
Non costituisce reato la chiusura con serramenta e vetri di una tettoia già esistente, con conseguente aumento di volumetria del locale inferiore al 20% rispetto alla struttura deledificio principale, in pendenza di D.I.A. sospesa.
Il mancato versamento della 2^ rata, sulloblazione computata con la domanda di condono edilizio, né nei termini stabiliti dallart. 35 l. 47/1985, né in quelli fissati dallart. 39, comma 6, l. 724/1994, rende improcedibile listanza di condono, a norma di questultimo articolo, indipendentemente dal mancato versamento delle somme richieste a conguaglio con la determinazione, in via definitiva, dellimporto delloblazione.
Ai sensi dellart. 15, comma 2, T.U. n. 380 del 2001 (riproduttivo di un principio desumibile dallart. 31 l. 1150 del 1942), il termine per linizio e quello di compimento dei lavori possono essere prorogati, con provvedimento motivato, per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso. Tali fatti sopravvenuti (che possono consistere nel factum principis o in altri casi di forza maggiore) non hanno un rilievo automatico, ma possono costituire oggetto di valutazione in sede amministrativa quando linteressato proponga una domanda di proroga, il cui accoglimento è indefettibile perché non vi sia la pronuncia di decadenza. Lentrata in…
Il provvedimento adottato dal Comune a conclusione di un procedimento di verifica della legittimità della DIA, emanato dopo unautonoma attività istruttoria ed ampiamente argomentato con riferimento alle ragioni giuridiche e di fatto per cui lAmministrazione ritiene legittimo lintervento edilizio, sostituisce ad ogni effetto giuridico la DIA presentata, costituendo il titolo di legittimazione dellintervento stesso. (Sulla base di tale argomento, il TAR ha respinto la eccezione di tardività del ricorso relativa alla impugnazione della d.i.a., in quanto superata dal detto provvedimento di conclusione del procedimento finalizzato alla verifica della conformità edilizia dei lavori di realizzazione delle opere edilizie). Le autorimesse possono…
La responsabilità dellAmministrazione per i danni da illegittimo svolgimento dellattività amministrativa ha natura extracontrattuale e si configura anche per colpa lieve. Nel caso di violazione di norme, deve farsi riferimento allo homo eiusdem profecionis et condicionis, cioè ad giurista di medio livello che applica professionalmente norme amministrative; pertanto, la mera possibilità, sempre presente, di unerronea interpretazione normativa va considerata incolpevole solo nellipotesi in cui il testo normativo sia insuscettibile di ogni comprensibilità: se cioè nessun elemento consenta allAmministrazione di sciogliere il dilemma esegetico in modo corretto, prima e senza lintervento del giudice (si pensi ai casi di norme nuove, del tutto…
Listituto della salvaguardia impone di valutare le domande edilizie alla luce della normativa “in fieri”, al solo scopo di non pregiudicarne in anticipo la futura applicazione ed effettività, “ratio” che non può ravvisarsi con riguardo alla repressione dei pregiudizi che già si sono verificati. Se, quindi, il principio di salvaguardia impone il parere di compatibilità paesistica anche se il vincolo è soltanto in via di formazione, certamente non può consentire, nelle more, anche la demolizione degli abusi commessi, non ravvisandosi analogia tra le due situazioni. Il procedimento di integrazione degli elenchi delle bellezze naturali deve concludersi entro 210 giorni, ai sensi…
I provvedimenti repressivi di illeciti edilizi possono essere indirizzati anche a persone diverse da quelle che hanno materialmente realizzato labuso ma, ai fini della legittimità delle relative ingiunzioni, è sempre necessaria la sussistenza di una relazione giuridica o materiale del destinatario con il bene (in mancanza della quale il destinatario dellordine deve intendersi del tutto estraneo alla violazione che si intende sanzionare e i cui effetti si vogliono rimuovere).
Spettano al dipendente comunale le competenze per la redazione di piani particolareggiati, ove egli sia iscritto nellalbo dei geometri ed ove il Regolamento comunale per la ripartizione del fondo di cui allart. 18 L. n. 109/94 prescriva che nei Comuni con un numero di abitanti inferiore alle 10.000 unità (come il Comune convenuto), i progetti come quelli in oggetto possono, appunto, essere sottoscritti dai tecnici in possesso del diploma di geometra. Detto compenso spetta anche in difetto di un provvedimento dincarico adottato formalmente dalla Giunta comunale, laddove il Regolamento comunale disciplinante la materia non preveda la nullità o linesistenza di…
Una volta pagata la somma determinata ai sensi dellart. 13, comma terzo, l. 28 febbraio 1985 n. 47 (ottenendo così la concessione in sanatoria e la conseguente estinzione del reato) non è più possibile contestare dinanzi al giudice amministrativo lammontare della somma in questione. Infatti tale somma, benché commisurata al contributo di concessione, è corrisposta a titolo di oblazione.
E’ vero che quando si tratti di intervenire su di un bene che non sia di esclusiva proprietà del richiedente, la titolarità della porzione condominiale non è sufficiente, da sola, a legittimare la richiesta del titolo edilizio, in quanto la facoltà di eseguire opere sulla cosa comune ovvero di modificarla a proprie spese si concreta con la compresenza di elementi negativi desumibili dalla formula degli artt. 1122 e 1102 c.c. (assenza del danno alle cose comuni, di alterazione della destinazione e di pregiudizio delluso comune), ma laccertamento di tali elementi negativi deve essere compiuto dallAmministrazione soltanto sulla base di parametri…
Nellambito della fascia di rispetto autostradale o stradale il vincolo di inedificabilità è assoluto per cui sono irrilevanti le caratteristiche concrete delle opere abusive realizzate nellambito della fascia medesima; il divieto di costruire è, infatti, in questo caso correlato alla esigenza di assicurare unarea libera utilizzabile dal concessionario dellautostrada, alloccorrenza per installarvi cantieri, depositare materiali, per necessità varie e, comunque, per ogni necessità di gestione relativa ad interventi in loco sulla rete autostradale. (Nel caso di specie si trattava dellampliamento abusivo di circa mq. 8 di una capanna retrostante il fabbricato, da destinare a garage, la cui lunghezza era stata…
Ai sensi dellart. 31, comma 2, l. 47/1985, in caso di opere interne ad edifici già esistenti, ai fini dellaccoglimento della domanda di condono per il mutamento della destinazione duso dellimmobile, è necessario il completamento funzionale” dello stesso entro il termine fissato dalla legge. Le opere interne abusive, per essere complete, debbono risultare tali da permettere luso in relazione alla funzione cui sono destinate e, quindi, contenere tutti gli elementi essenziali alla loro destinazione duso. (Nel caso di specie il condono edilizio era stato richiesto per locali ad uso ufficio che, al momento dellistanza, erano privi di perimetrazione, dunque più…
E illegittimo il P.R.G. (variante), se alla deliberazione di approvazione del medesimo hanno partecipato alcuni consiglieri comunali che erano personalmente interessati alle destinazioni di piano, poichè è regola generale dellordinamento giuridico che i soggetti interessati (o comunque parenti ed affini entro il quarto grado di soggetti interessati) si astengano dalla partecipazione alla discussione e allapprovazione di provvedimenti che possano produrre effetti nella loro sfera giuridica. In questo caso la variante va annullata integralmente, e non soltanto nella parte che riguarda i consiglieri incompatibili, in quanto la regola che vuole lastensione dei soggetti interessati è di carattere generale e tende ad evitare…
Il mutamento di destinazione duso esula senzaltro dalla nozione di manutenzione ordinaria o straordinaria (art. 3, comma 1, lettere a e b del D.P.R. 6.6.2001, n. 380 Testo Unico dellEdilizia), può rientrare fra gli interventi di risanamento conservativo (art. 3 cit., lettera c), nei limiti delle destinazioni compatibili con la struttura e con la categoria funzionale dellimmobile stesso, o va senzaltro ricompreso nellampia nozione di ristrutturazione, nei termini di cui al medesimo citato articolo 3, lettera d); quanto al titolo abilitativo necessario, il permesso di costruire è senzaltro richiesto anche per il mero mutamento di destinazione…
Lart. 9 del D.M. n. 1444 del 1968 (che prescrive la distanza minima inderogabile di m. 10 tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti) non è volto alla tutela della riservatezza, ma alla salvaguardia di imprescindibili esigenze igienico sanitarie (salubrità delledificato). Tale distanza è, dunque, tassativa ed inderogabile (a differenza delle distanze dal confine) per via di private pattuizioni, ed opera, sia nel caso in cui una sola delle due pareti frontistanti sia finestrata, sia nel caso in cui la nuova opera sia di altezza inferiore rispetto alle preesistenti vedute o parzialmente nascosta dal muretto e dalla recinzione di…
E irragionevole una previsione di P.R.G. che in presenza di unopera significativa ma della quale si ignora il percorso preciso sottopone ad un rigoroso regime urbanistico unestesa fascia di territorio, con il dichiarato intento di garantire allamministrazione la possibilità di esaminare e vagliare, prima di ogni ulteriore intervento nella zona, la concreta incidenza della tramvia. Ove la nuova destinazione urbanistica sia conferita con una variante limitata ad una determinata zona del territorio comunale (cfr. T.A.R. Sicilia Catania, sez. I 15/12/2006 n. 2488; Consiglio di Stato, sez. IV 5/10/2005 n. 5369) la variante necessita di una motivazione…
Ladeguatezza della motivazione della deliberazione con cui viene reiterato un vincolo preordinato alla espropriazione va valutata tenendo conto, tra le altre, delle seguenti circostanze, rilevanti nel loro complesso: a) se la reiterazione riguardi o meno una pluralità di aree, nellambito della adozione di una variante generale o comunque riguardante una consistente parte del territorio comunale; b) se la reiterazione riguardi soltanto una parte delle aree già incise dai vincoli decaduti, mentre per laltra parte non è disposta la reiterazione, perché ulteriori terreni sono individuati per il rispetto degli standard; c) se la reiterazione sia stata disposta per la prima volta…
E illegittima la richiesta di pagamento di un conguaglio degli oneri di urbanizzazione, in aggiunta a quanto già pagato al momento del rilascio della concessione edilizia.
I termini sponde e piedi degli argini dai quali misurare la fascia di rispetto di 150 metri ai sensi dellart. 142, comma 1, lett. c), del D.L.vo n. 42/04 si equivalgono ed è al termine sponda che occorre fare precipuo riferimento, intendendosi per sponda il confine naturale della ordinaria portata dellacqua nelle sue variazioni stagionali, mentre gli argini costituiscono le barriere esterne per lo più artificiali, erette a ulteriore difesa del territorio per il caso di piene eccezionali.
E ammissibile la presentazione di una domanda di condono da parte del soggetto titolare di un diritto personale di godimento (conduttore), ma nel contempo la medesima posizione giuridica soggettiva non consente di per sè il rilascio della conseguente concessione edilizia in sanatoria, che presuppone il consenso, quantomeno implicito, del legittimo proprietario del bene interessato dalle opere edilizie.
Le aree destinate a verde, pur importando linedificabilità dellarea, non hanno natura di vincolo ablatorio o di vincolo tale da svuotare di contenuto il diritto di proprietà rendendolo totalmente inutilizzabile, ma rientrano nellambito della normale conformazione della proprietà privata (cosiddetta “zonizzazione”, ovvero espressione del potere di pianificazione del territorio, teso a programmarne lordinato sviluppo), così che la relativa prescrizione non è indennizzabile, nè è soggetta al limite temporale defficacia di cinque anni di cui allart. 2 della L. 19 novembre 1968 n. 1187″ (giurisprudenza consolidata; ex multis cfr. T.A.R. Lazio Roma, sez. II, 9 settembre 2005 n. 6786; T.A.R. Lombardia…
Lavvenuta acquisizione al demanio dello Stato di tutti i corsi dacqua esclude qualsiasi rilevanza agli elenchi di cui allart. 1 R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, nel senso che tale iscrizione non ha più valore condizionante (né dichiarativo) della natura pubblica del singolo corso dacqua, che è ormai pubblico per legge. Il divieto di costruzione di manufatti ad una certa distanza dagli argini dei corsi dacqua, contenuto nellart. 96 lett. f ) T.U. 25 luglio 1904 n. 523, si applica ormai a tutti i corsi dacqua indistintamente considerati. Tale divieto ha carattere inderogabile, salvo che lo scopo dellattività costruttiva lungo…
Una motivazione specifica in ordine alle scelte generali compiute dallAmministrazione in sede di P.R.G. si impone solo in presenza di situazioni idonee a creare aspettative e affidamenti nei privati, quali lesistenza un piano di lottizzazione debitamente approvato e convenzionato ovvero un giudicato di annullamento del diniego di concessione edilizia. Le Amministrazioni comunali possono e devono costruire gli strumenti urbanistici intorno a linee guida che esaltino il momento del recupero e della razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, atteso che lo strumento urbanistico generale non presuppone inderogabilmente tendenze espansive edilizie e demografiche, ma, al contrario, una moderna e realistica concezione dellurbanistica appare…
Al fine di distinguere una nuova concessione edilizia dalla variante, gli elementi da prendere in considerazione sono costituiti dalle modificazioni quantitative o qualitative apportate all originario progetto riguardanti in particolare la superficie coperta, il perimetro, la volumetria nonché le caratteristiche funzionali e strutturali (interne ed esterne) del fabbricato (giurisprudenza costante; cfr. ad es. V Sez. n. 249 del 2003). (Nel caso di specie si è ritenuto che la variante alla concessione edilizia, comportando in sostanza solo una modesta rototraslazione della sagoma di due dei tre capannoni rispetto al progetto approvato, dovesse considerarsi variante minore o non essenziale).
Il piano di lottizzazione non è necessario ogniqualvolta si sia in presenza di unarea già interamente urbanizzata, che non necessità quindi di ulteriori opere di urbanizzazione per linsediamento di nuovi abitanti. A tal fine non è, però, sufficiente un qualsiasi stadio durbanizzazione di fatto per eludere il principio fondamentale della pianificazione, essendo la pianificazione delle urbanizzazioni doverosa fino a quando essa conservi una qualche utile funzione anche in aree già compromesse o urbanizzate (cfr. T.A.R. Puglia Lecce, sez. III, 18 gennaio 2005, n. 164; Consiglio Stato, sez. V, 22 giugno 2004, n. 4350; T.A.R. Campania Napoli, sez. IV, 7 luglio 2006, n….
E legittima lordinanza di rimessa in pristino dello stato dei luoghi, relativa ad un vigneto che che ha alterato in maniera permanente il paesaggio, laddove il Comune si sia dotato di una specifica disciplina urbanistica che impone, non solo divieti, ma altresì che ogni intervento concorra al ripristino del paesaggio agrario.
La circostanza che un locale sia pavimentato e dotato di riscaldamento non è, di per sé, oggettivamente incompatibile con la qualificazione del vano come cantina (intesa, ovviamente, come locale ad uso deposito, e non come locale per la conservazione di vini), né costituisce elemento sufficiente a comprovare la trasformazione della cantina in locale accessorio ad uso sala lettura/musica, tanto più che trattasi di vano non collegato allabitazione, ma accessibile esclusivamente dalle parti comuni. Sono irrilevanti, e comunque insufficienti a corroborare un illecito edilizio, la presenza nella cantina di oggetti di arredo e di apparecchiature elettroniche, nonché il modo e lordine…
E’ illegittima, per difetto di motivazione, la reiterazione di un preesistente vincolo a parcheggio pubblico scaduto per il decorso del termine quinquennale previsto dallart. 2 della legge n. 1187/1968, ove il Comune non abbia dimostrato leffettiva sussistenza di attuali esigenze idonee a giustificare la reiterazione del vincolo.
Il contributo di urbanizzazione ha natura corrispettiva, a differenza del costo di costruzione, la cui natura è controversa e che, secondo parte della giurisprudenza, costituirebbe una prestazione di natura tributaria (v. Cass. 27 settembre 1994 n. 7874, C.d.S. sez. V 462/1997, C.G.A. 203/1999). Il contributo di urbanizzazione ex art. 11 secondo comma della L. 28 gennaio 1977 n. 10 deve essere determinato al momento del rilascio della concessione ed è quindi a tale momento che occorre avere riguardo per la determinazione della entità del contributo facendo perciò applicazione della normativa vigente al momento del rilascio del provvedimento concessorio (sez. V…
E illegittima la concessione edilizia rilasciata dopo il termine di scadenza del piano particolareggiato di iniziativa pubblica e per la realizzazione di un edificio non previsto dal piano medesimo (nel caso di specie la convenzione stipulata nel 1992 prevedeva lultimazione degli edifici entro dieci anni, mentre il permesso di costruire è stato rilasciato nel 2005). Una variante ad un piano particolareggiato di iniziativa pubblica non può dirsi efficace ove non segua la stipulazione di ulteriore convenzione attuativa. Detto convenzionamento è necessario anche per un piano di iniziativa pubblica, ai sensi dellart. 22 della legge regionale Emilia Romagna n. 47…
Con riferimento ad un complesso immobiliare sottoposto alla tutela di cui alla L. n. 1089 del 1939, un soppalco che, sorretto da struttura portante, si estende sulla parete del vano soggiorno per una superficie pari alla metà di quella dellalloggio, non è un mero arredo interno, alloccorrenza rimuovibile ed estraneo al giacimento culturale e, quindi, non modificativo della consistenza e dellidentità del bene. Risulta evidente, infatti, che detta opera si integra nella struttura dellimmobile, comportando altresì una rilevante modifica dellaltezza di considerevole parte dellunità immobiliare.
La convenzione di lottizzazione, pur rappresentando un istituto di complessa ricostruzione, a causa dei profili di stampo giuspubblicistico che si accompagnano allo strumento dichiaratamente contrattuale, è concordemente ritenuta frutto dellincontro di volontà delle parti contraenti nellesercizio dellautonomia negoziale retta dal codice civile, con contenuto vincolante per i sottoscrittori, salvo il ricorso agli strumenti di tutela in caso di invalidità del contratto (cfr. Cons. Stato, Sez. IV, 28 luglio 2005, n. 4014). Pertanto, tenuto conto dellesigenza di definire nellaccordo di lottizzazione tutti gli aspetti patrimoniali del rapporto, in modo da assicurare la realizzazione dellintervento urbanistico secondo le esigenze del privato e…
La realizzazione di una recinzione metallica delle dimensioni di circa m. 11,60×3,70 sorretta da paletti infissi al suolo, senza realizzazione di alcuna opera muraria, non richiede alcuna concessione o autorizzazione edilizia in quanto costituisce non già una trasformazione urbanistica, in quanto non comporta una trasformazione morfologica del territorio, ma estrinsecazione lecita dello jus excludendi alios immanente al diritto di proprietà.
a distanza di 10 metri tra fabbricati ex art. 9 D.M. 1444/68 deve essere calcolata con riferimento ad ogni punto dei fabbricati e non alle sole parti che si fronteggiano (C.d.S., V, 16/2/79 N. 89) ed indipendentemente dal fatto che la parete sopraelevata si trovi alla medesima o a diversa altezza rispetto allaltra (Cass., II, 3/8/99 n. 8383, nonché TAR Emilia-Romagna, II, 30/3/06 n. 348), anche accettando, in linea di principio, il criterio del computo in modo lineare” e non radiale.
La destinazione di unarea a verde agricolo non implica necessariamente che larea soddisfi in modo diretto e immediato gli interessi agricoli, potendo giustificarsi con esigenze dellordinato governo del territorio quale la necessità di impedire una ulteriore attività edificatoria o un congestionamento dellarea mantenendo un equilibrato rapporto tra aree libere e aree edificate (cfr, ex multis, C. d.S. Sez. IV, 7.6.2004 n. 3599). La pavimentazione di unarea adibita a deposito di veicoli incidentati non solo non altera, per lirrilevante sua consistenza edilizia, lanzidetto rapporto, palesandosi con esso pienamente compatibile, ma, rendendo larea maggiormente aderente alla sua concreta destinazione funzionale, attenua apprezzabilmente…
E illegittima una condizione apposta ad una concessione edilizia che non sia volta a perseguire alcun interesse pubblico riconducibile alla materia urbanistico-edilizia, in contrasto con il principio di tipicità dei provvedimenti amministrativi. (Nel caso di specie, lefficacia della concessione edilizia veniva subordinata allassunzione dellimpegno a rinunciare alla proposizione di ogni azione risarcitoria nei confronti del Comune o dei suoi rappresentanti qualora dovessero essere respinti i ricorsi aventi ad oggetto il diniego della pratica di condono).
Lart. 10, II comma del DPR n. 380/01, che demanda alle Regioni il compito di determinare quali mutamenti delluso di immobili o di loro parti siano subordinati a permesso di costruire ovvero a denuncia di inizio attività, va correttamente interpretato nel senso che, qualora la Regione non provveda come non ha provveduto la Regione Veneto – a dettare la relativa disciplina includendo le singole fattispecie nelluna o nellaltra categoria giuridica, il cambio di destinazione duso va necessariamente assoggettato a DIA. La DIA costituisce autocertificazione della sussistenza delle condizioni stabilite dalla legge per la realizzazione dellintervento, sul quale la PA…
La rilevanza giuridica della concessione edilizia (e quindi della concessione in sanatoria o cosiddetto condono) si esaurisce nellambito del rapporto pubblicistico tra comune e privato richiedente, senza estendersi ai rapporti tra privati. La concessione così come il condono sono rilasciati sempre con salvezza dei diritti dei terzi, mentre il conflitto tra proprietari, interessati in senso opposto alla costruzione, va risolto in base al raffronto tra le caratteristiche dellopera e le norme edilizie che la disciplinano, ai sensi dellart. 871 codice civile. Pertanto, il condono edilizio interessa i rapporti fra la p.a. e il privato costruttore, che può fruirne anche se…
La sopraelevazione – per tale intendendosi qualsiasi costruzione che si eleva al di sopra della linea di gronda di un preesistente fabbricato – deve rispettare le distanze legali tra costruzioni stabilite dalla normativa vigente al momento della realizzazione della stessa, poiché comporta sempre un aumento della volumetria preesistente (cfr. T.A.R. Puglia Lecce, sez. III, 27 gennaio 2006, n. 565 e Cassazione civile , sez. II, 12 gennaio 2005, n. 400). Lart. 9, comma 1, d.m. 2 aprile 1968, n. 1444, laddove prescrive per gli edifici ricadenti in zone territoriali diverse dalla zona A la distanza minima assoluta di dieci metri…
La DIA costituisce autocertificazione della sussistenza delle condizioni stabilite dalla legge per la realizzazione dellintervento, sul quale la PA svolge uneventuale attività di controllo che è prodromica e funzionale al formarsi (a seguito del mero decorso del tempo, non delleffettivo svolgimento dellattività) del titolo legittimante linizio dei lavori. Il consolidamento del titolo non comporta che lattività del privato possa andare esente da sanzioni quando sia difforme dal paradigma normativo, con la conseguenza che anche dopo il termine previsto per la verifica dei presupposti e dei requisiti di legge (30 gg.) lAmministrazione non perde il potere di vigilanza e sanzionatorio attribuitole…
Non occorre la comunicazione di avvio del procedimento di demolizione di opere abusive solo nei casi in cui, non solo i provvedimenti della P.A. siano vincolati, ma i fatti che ne costituiscono il presupposto e la loro valutazione siano pacifici ed incontestati da parte del privato. (Cfr., ex multis, Cons. St., sez. V, 2 aprile 2003, n. 1701; id. 26 febbraio 2003, n. 1095; id., 11 maggio 2004, n. 2953).
I geometri non possono presentare progetti per la realizzazione di costruzioni civili aventi consistenti dimensioni (nel caso di specie, un complesso di case a schiera, con cantine sotterranee ed autorimesse pertinenziali in adiacenza delledificio a destinazione residenziale) ed implicanti limpiego del cemento armato, essendo detta attività riservata alle competenze degli ingegneri e degli architetti. La competenza dei geometri è limitata alle sole costruzioni minori, di modeste dimensioni e, come ha precisato Corte costituzionale con sentenza 27 aprile 1993 n. 199, per accertare se una costruzione sia da considerare “modesta“, il criterio basilare cui fare appello é quello tecnico – qualitativo…
E legittimo il diniego di condono edilizio, motivato con la considerazione che linstallazione del cancello oggetto della richiesta di sanatoria concreta unindebita interdizione dellaccesso ai parcheggi privati di uso pubblico previsti dalla concessione edilizia. La legislazione di settore vedrebbe, infatti, disattesa la generale prescrizione sul rapporto di coessenzialità tra le infrastrutture per lurbanizzazione e i relativi insediamenti a tutela della funzionalità e qualità igienico-sanitaria di questi ultimi ove si ammettesse il condono di un manufatto che ha la specifica funzione di impedire il libero accesso a parcheggi di uso pubblico, così sacrificandone la funzione naturale. La…
Lindividuazione e la valutazione dellentità degli standard urbanistici è unoperazione che esula dal contenuto previsionale proprio del Piano Strutturale, che, per espressa definizione dellart. 24 della legge regionale Toscana n. 5/95, reca, più precipuamente le indicazioni strategiche,gli indirizzi di sviluppo nonché gli indirizzi programmatici per lattuazione del P.R.G,, lì dove la predetta legge della Regione Toscana recante norme per il governo del territorio pone specificatamente in capo al Regolamento Urbanistico (art. 28), la funzione di individuare e quantificare le aree destinate agli standard urbanistici. [Occorre, però, considerare che la legge regionale n. 5/1995 è stata abrogata dallart. 200, comma 1,…
La convenzione di lottizzazione è un contratto del tutto particolare, che accede al piano di lottizzazione e ne costituisce condizione legale di efficacia. Essa è estrinseca alla lottizzazione, la cui fattispecie si esaurisce e conclude con la deliberazione consiliare di approvazione. La convenzione di lottizzazione stipulata dopo la scadenza del termine decennale di efficacia del piano di lottizzazione, è priva del suo necessario presupposto e, pertanto, deve ritenersi tamquam non esset.
Il decreto ministeriale 2 aprile 1968 n. 1444 trae dallart. 41 quinquies della legge urbanistica (come modificato dallart. 17 L. 6 agosto 1967 n. 765, c.d. legge ponte) la forza di integrare con efficacia precettiva il regime delle distanze nelle costruzioni, sicchè la distanza di dieci metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, predeterminata con carattere cogente in via generale ed astratta in considerazione delle esigenze collettive connesse ai bisogni di igiene e di sicurezza, vincola anche i Comuni in sede di formazione e di revisione degli strumenti urbanistici, con la conseguenza che ogni previsione regolamentare in contrasto…
La sospensione della concessione edilizia – e non già dei lavori necessari per la realizzazione della progettata opera edilizia – è atipica, essendo sconosciuta al vigente sistema urbanistico-edilizio. La concessione può soltanto essere annullata in presenza di determinati presupposti. Ladozione di deliberazioni di variante rispetto alloriginario PRG non giustifica lesercizio del potere di annullamento, che postula lesistenza di uno strumento urbanistico approvato e pubblicato nelle forme di legge. La variante di un piano regolatore generale che conferisce nuova destinazione ad aree che risultano già urbanisticamente classificate necessita di apposita motivazione solo allorché le classificazioni siano assistite da specifiche aspettative in capo…
Un lotto gravato da un vincolo espropriativo derivante dallapprovazione di un piano di zona (che ha destinato larea a servizi pubblici), rimasto inattuato o solo parzialmente attuato, ma che è decaduto per decorrenza dei termini senza lattivazione delle procedure ablatorie, non può considerarsi zona bianca. Affinché la decadenza dello strumento attuativo determini la situazione del tutto peculiare di cui allart. 4 l. 28 gennaio 1977, n.10 (limiti propri dei comuni sforniti di piano generale) è necessario, infatti, che difetti in tutto o in parte una disciplina desumibile dal P.R.G. (cfr. Cons. Stato, Sez. V, 1° febbraio 1995, n. 163) e…
Nel concetto di ristrutturazione edilizia è compresa anche la demolizione seguita dalla ricostruzione del manufatto, purché ne sia assicurata lidentità di sagoma, di volume e di superficie (ex multis C.d.S. Sez. V 1.4.2006 n. 2085). E, pertanto, illegittimo il diniego di concessione edilizia relativo al progetto di ristrutturazione che non prevede aumento di volumetria esterna, ma solo la realizzazione di uno spazio interrato, da adibire a parcheggio ai sensi dellart 9 comma 1 della L. 122/89 (c.d. Legge Tognoli).
E illegittimo il provvedimento di annullamento di una autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune, laddove essa contenga una motivazione adeguata a giustificare lautorizzazione rilasciata, in quanto dalla stessa sia desumibile liter logico seguito dallamministrazione comunale. (Nel caso di specie il Comune era pervenuto alla favorevole valutazione, ai fini della tutela del vincolo paesaggistico, della realizzazione di n. 35 autorimesse, perché esse erano interrate e avrebbero perciò evitato la costruzione di strutture sopra il livello del suolo e lo stazionamento di autoveicoli sul terreno, scelta progettuale questa che è stata ritenuta maggiormente coerente con il vincolo paesaggistico, stante le limitate dimensioni ed…
La legittimazione ad aedificandum non resta circoscritta al solo proprietario. ma si estende ad ogni altro soggetto titolare di un diritto (non importa se reale o personale) che lo legittimi, nei confronti del proprietario dellarea e, di conseguenza, nei confronti dellautorità, ad eseguire le previste trasformazioni urbanistico-edilizie del suolo.
Alla scadenza del termine di validità di una autorizzazione edilizia in precario, la costruzione diventa abusiva e deve essere demolita. E illegittima la pratica di salvataggio di opera abusiva, finalizzata a proteggere interessi privati scaturenti da comportamenti antigiuridici, attuata mediante approvazione di varianti specifiche finalizzate ad assegnare allarea una destinazione urbanistica compatibile con il mantenimento del fabbricato. E illegittima la proroga del termine di legge per demolire lopera abusiva, finalizzata al fine, non consentito, di evitare la demolizione mediante lapprovazione di una variante urbanistica, che renda il manufatto compatibile con la nuova destinazione di zona.
Lo spianamento di unarea agricola e la realizzazione di una platea in cemento di circa 100 mq. con posizionamento di due prefabbricati necessita di previo rilascio della concessione edilizia.
La disposizione contenuta nellart. 52 del Regolamento per la professione di ingegnere e di architetto (approvato con R.D. n. 2537/1925) è tuttora vigente e non è stata superata dalla direttiva comunitaria 10 giugno 1985, n. 384. Essa comporta che devono essere affidate alla specifica professionalità dellarchitetto <>. Restand invece nella competenza dellingegnere civile la cd. parte tecnica, cioè <> (in questi termini Cons. St. II, n. 2038/2002 del 24 novembre 2004).
Il carattere contrattuale della convenzione urbanistica definitivamente stipulata esclude il potere del Comune di modificarne unilateralmente il contenuto (Cons. St., V, 4 gennaio 1993, n. 14; Cons. St., V, 15 aprile 1996, n. 426; T.A.R. Piemonte, I, 21 novembre 2001, n. 2154; T.A.R. Piemonte, I, 27 marzo 2002, n. 748).
Per effetto della normativa introdotta dallart. 1 del d.lgs. 27 dicembre 2002 n. 301, il vincolo della fedele ricostruzione è venuto meno, così estendendosi ulteriormente il concetto della ristrutturazione edilizia, ma non per questo vengono meno i limiti che ne condizionano le caratteristiche e consentono di distinguerla dallintervento di nuova costruzione: vale a dire la necessità che la ricostruzione corrisponda, quanto meno nel volume e nella sagoma, al fabbricato demolito (Cons. St., Sez. IV, 28 luglio 2005 n. 4011).
E illegittima la norma delle N.T.A. che riserva al Comune una quota del 50% della capacità insediativa totale di una determinata zona territoriale omogenea, al fine di predisporre una forma di perequazione che può riservare alla P.A. una funzione di calmierazione e immediato utilizzo delle aree. Una norma siffatta configura una forma di espropriazione del tutto atipica, non ricondotta e non correttamente riconducibile ad alcuna specifica norma delle leggi vigenti in materia. Non è dato, infatti, rinvenire alcuna disciplina, di fonte legislativa, che autorizzi una riserva di proprietà fondiaria alla mano pubblica – come quella prefigurata nella specie – al…
In caso di espropriazione per pubblica utilità, solo lindennizzo integrale può ragionevolmente compensare la perdita del bene, a meno che non si tratti di misure di riforma economica o giustizia sociale. Salvo che lespropriazione sia avvenuta nel contesto di una riforma economica, sociale o politica, un indennizzo che non sia integrale e comunque non commisurato al valore di mercato del bene, viola larticolo 1 del primo protocollo della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dellUomo e delle Libertà fondamentali, che di seguito si riporta: Articolo 1 . Protezione della proprietà Ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi…
Una piscina collocata in una proprietà privata e posta al servizio esclusivo della stessa non è unopera autonoma, bensì è una pertinenza dellimmobile già esistente, in quanto si intendono per pertinenze, ai sensi dellart. 817 del codice civile, le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di unaltra cosa e la piscina è priva di una sua autonomia immobiliare, essendo destinata appunto a determinare un qualcosa che si pone al servizio dellimmobile principale.
I “punti dormeggio” sono strutture che non importano impianti di difficile rimozione, destinati allormeggio, alaggio, varo e rimessaggio di piccole imbarcazioni e natanti da diporto. La sola circostanza che si preveda la realizzazione di una pluralità dei predetti pontili galleggianti, non determina, per ciò solo, un cambiamento qualitativo delle opere medesime da meri “punti dormeggio” a “approdi turistici”. Occorre la concessione edilizia per la realizzazione di pontili galleggianti (cfr. TAR Cagliari n. 639 del 29 maggio 2001), trattandosi di opere non precarie ma stabili, che incidono in modo rilevante sullassetto del territorio, indipendentemente dal fatto che siano costituite o meno da una struttura muraria,…
E legittimo un diniego di condono edilizio relativo ad una tettoia per ricovero autoveicoli giustificato adducendo la vicinanza con edifici di rilevante interesse storico-architettonico e luso di materiali dissonanti rispetto al contesto ambientale di riferimento, a nulla rilevando, sia che limmobile in aderenza al quale era stata costruita la tettoia non fosse vincolato (poiché il giudizio negativo è stato espresso in relazione alle esigenze di salvaguardia estetica dellintero contesto), sia la mancanza di visibilità dalla strada (poiché la tutela del paesaggio non è ancorata ad un particolare punto di osservazione – cfr. TAR Umbria 24.3.1998 n. 218). La possibilità di…
L’acquisizione delle opere abusive al patrimonio comunale quale conseguenza allinottemperanza allordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi emesso dal dirigente dellufficio tecnico comunale, costituisce la reazione dellordinamento al duplice illecito posto in essere da chi, dapprima esegue unopera abusiva e poi non adempie allobbligo di demolirla. Lacquisizione gratuita dellarea, piuttosto che essere una misura strumentale, per consentire al Comune di eseguire la demolizione, oppure una sanzione accessoria di questa, rappresenta, in tutto e per tutto, una sanzione autonoma che consegue allinottemperanza allingiunzione, abilitando poi il Comune ad una scelta fra la demolizione di ufficio e la conservazione del…
La verifica di agibilità o abitabilità di cui allart. 221 del testo unico sulle leggi sanitarie si prefigge di evitare danni alle persone che si trovino ad intrattenersi nei locali che, qualora non sottoposti ad adeguato controllo da parte dellautorità comunale, potrebbero non avere determinate caratteristiche di igienicità, salubrità, sufficiente aerazione, e di sicurezza. La mancanza del certificato di agibilità di un locale interessato da uso pubblico, qual è quello di uno studio medico convenzionato, unitamente alla accertata assenza dei requisiti igienico sanitari e di sicurezza, impone ladozione da parte dellautorità comunale del provvedimento di sgombero dei locali medesimi, previsto…
Sono assoggettabili a permesso di costruire anche le tettoie, quando siano suscettibili di un autonomo utilizzo e abbiano un proprio impatto volumetrico e, quindi, siano idonee ad incidere in modo permanente e non precario sullassetto edilizio del territorio. (Nel caso di specie si trattava di due tettoie realizzate con tubi metallici tipo ponteggio e lamiere ondulate come copertura, con pianta irregolare a L e dimensioni max m. 16 x 10, lati corti m. 5 x 5, altezze variabili da m. 2,50 a 4,50). La traslazione in altra area di sedime di un manufatto tipo “casamobile” non è qualificabile come ristrutturazione,…
Linstallazione di case mobili allinterno di un campeggio non è regolata unicamente dalla legge regionale 42/2000 (legislazione del turismo in Toscana), che consente lutilizzazione delle piazzole a tal fine. Infatti, per quanto concerne lutilizzazione del territorio, la normativa turistica/commerciale va necessariamente integrata con quella edilizia. La ricorrente, invece, ha omesso di richiedere qualsivoglia autorizzazione edilizia, procedendo direttamente alla realizzazione delle case mobili e, quindi, giustamente il Comune ha definito abusivo lintervento e ne ha ordinato la demolizione.
E illegittimo il P.R.G. di Riccione nella parte in cui subordina la rimozione del vincolo di destinazione alberghiera a condizioni ulteriori e diverse rispetto allunica prevista dalla normativa statale e regionale di riferimento, cioè la non convenienza economica della gestione. La non convenienza economica della gestione deve essere apprezzata in termini oggettivi, ancorando cioè la valutazione delle effettive potenzialità economiche dellazienda alle sue peculiari caratteristiche fisiche, spaziali e funzionali, a nulla rilevando, per contro, le soggettive capacità organizzative dellimprenditore. I comuni godono di unampia discrezionalità nellindividuare i parametri idonei a rappresentare i fattori più significativi di detta capacità produttiva, fatta…
Il PSC non possiede una autonoma capacità conformativa, di talché la definitiva destinazione urbanistica viene impressa alla proprietà solo al termine del processo di formazione di PSC-RUE-POC. La disciplina del PSC non è direttamente applicabile, ma si rendono necessarie le ulteriori previsioni di RUE e POC per poter verificare la sussistenza dei presupposti per il rilascio del permesso di costruire o per la formazione di un piano attuativo. Solo in presenza della disciplina definitiva contenuta nel RUE e nel POC è possibile stabilire le esatte, rispettive ed univoche corrispondenze tra la nuova articolazione del territorio comunale in Sistemi e Spazi…
E’ incostituzionale lart. 53, comma 1, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 325 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di espropriazione per pubblica utilità Testo B), trasfuso nellart. 53, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità Testo A), nella parte in cui, devolvendo alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le controversie relative a «i comportamenti delle pubbliche amministrazioni e dei soggetti ad esse equiparati», non esclude i comportamenti non riconducibili, nemmeno mediatamente, allesercizio di un pubblico potere.
Listituto dellasservimento serve ad accrescere la potenzialità edilizia di unarea per mezzo dellutilizzo, ivi, della cubatura realizzabile in una particella contigua e del conseguente computo anche della superficie di questultima, ai fini della verifica del rispetto dellindice di fabbricabilità fondiaria. La possibilità di computare la superficie di un lotto vicino, ai fini della realizzazione, in un altro lotto, della cubatura assentibile in quello asservito, si fonda sul rilievo della indifferenza, per il Comune, della materiale ubicazione degli edifici, posto che linteresse dellamministrazione si appunta sulla diversa verifica del rispetto del rapporto tra superficie edificabile e volumi realizzabili nellarea di riferimento…
Linfrazione della norma edilizia ha carattere permanente, per cui il provvedimento sanzionatorio interviene comunque su una situazione antigiuridica attuale. Né può considerarsi automaticamente consolidato in materia edilizia, per effetto del mero decorso del tempo, linteresse privato al mantenimento di una costruzione abusiva, perché altrimenti verrebbero a perdere ogni ragione logica e giuridica tutte le disposizioni in materia di sanatoria introdotte dalla legge 47/85, per le specifiche ipotesi ivi disciplinate ((Nello stesso senso TAR Bologna 29 gennaio 2003, n. 51; 14 marzo 2003, n. 238; TAR Liguria, I, 828/2002). Quanto alla specifica questione se per effetto del tempo trascorso dalla commissione…
La trasformazione duso dellimmobile è configurabile allorquando lunità immobiliare, e non i suoi singoli componenti, venga adibita ad utilizzazione diversa da quella per la quale è stata rilasciata la licenza ad edificare. Per gli edifici civili destinati ad abitazione, nel cambio della loro destinazione di uso residenziale (a prescindere dalla realizzazione o meno di opere), deve comunque rinvenirsi la sussistenza di elementi che consentano di individuare una rilevante trasformazione di tale uso e che rivelino che la nuova destinazione impressa ai locali si è tradotta in un effettivo trapasso dalla categoria degli immobili con destinazione abitativa, ad altra, come può…
E’ illegittimo, per difetto di motivazione, il diniego di concessione in sanatoria che non evidenzia le effettive ragioni poste alla sua base, limitandosi a richiamare genericamente lart. 33 (Opere non suscettibili di sanatoria) della legge n. 47/1985 (il quale recita: <<Le opere di cui allarticolo 31 non sono suscettibili di sanatoria quando siano in contrasto con i seguenti vincoli, qualora questi comportino inedificabilità e siano stati imposti prima della esecuzione delle opere stesse: a) vincoli imposti da leggi statali e regionali nonché dagli strumenti urbanistici a tutela di interessi storici, artistici, architettonici, archeologici, paesistici, ambientali, idrogeologici; b) vincoli imposti da norme statali…
La disciplina dellart. 41 quinquies della legge 17/8/1942, n. 1150 integrato dallart. 9 del D.M. 2/4/1968 n. 1444 riguarda espressamente la distanza fra fabbricati e non la distanza di questi dal confine (Cass, II, 16.2.1996 n. 1021) ed in questo senso costituisce un vincolo per i Comuni in sede di predisposizione degli strumenti urbanistici: vincolo a carattere pubblicistico e inderogabile, in quanto diretto, più che alla tutela di interessi privati, a quella di interessi generali in materia urbanistica (igiene, decoro e sicurezza degli abitati). La prescrizione opera indipendentemente dalla circostanza che una sola delle pareti fronteggiantesi sia finestrata e che…
Un rudere può rientrare nel novero delle “costruzioni esistenti”, che possono essere demolite e ricostruite, se si può procedere, con un sufficiente grado di certezza, alla ricognizione degli elementi strutturali delledificio stesso, in modo tale che esso possa essere individuato nei suoi connotati essenziali, come identità strutturale, in relazione anche alla sua destinazione.
Lart. 4 della legge 5 marzo 1990, n. 46 ha imposto la redazione di unautonoma relazione tecnica per linstallazione degli strumenti elettrici, degli impianti di terra, di quelli che utilizzano il gas, degli ascensori ecc. ed ha con ciò scorporato concettualmente queste attività da quelle volte alla mera realizzazione della costruzione. Va perciò ritenuto che la competenza professionale di un geometra non può estendersi alla predisposizione ed alla vigilanza su quelle attività che implicano lutilizzo di vari principi della fisica, e si configurano come funzionalmente autonomi rispetto alle opere tipicamente murarie.
La ristrutturazione urbanistica può interessare anche un singolo lotto di modeste dimensioni su cui insiste un solo edificio. (Nel caso di specie si tratta di un lotto in Comune di Morciano di Romagna sul quale insiste un edificio avente superficie coperta di circa mq. 700, costruito agli inizi degli anni 70 in base a regolare concessione edilizia e con destinazione a sala cinematografica, al quale il nuovo PRG ha assegnato la destinazione a zona B5 – Isolati soggetti a interventi di ristrutturazione urbanistica). Lunica condizione imprescindibile, a tal fine, è che sia prevista la sostituzione degli edifici esistenti mediante un…
Al fine di evitare la decadenza della concessione edilizia sono sufficienti i lavori di recinzione e sbancamento dell’area.
Dalla legge statale n. 47/85 si desume il principio generale secondo cui spetta alla regione il controllo su tutti i provvedimenti comunali in materia urbanistica, ad eccezione di quelli che, in quanto espressamente contemplati, debbono essere sottoposti a procedura semplificata di approvazione. Ne consegue che sono da ritenersi abrogate le norme regionali che si pongano in contrasto con tale principio, ivi compreso lart. 15 L.R. n. 47/78, nel testo novellato dallart. 11 L.R. n. 23/80, nella parte (commi 4° e 5°) in cui, in determinate ipotesi (non riconducibili, peraltro, a quelle delineate dagli artt. 24 e 25 L. n. 47/85),…
La circostanza che un geometra, nellasseverazione allegata ad una domanda di condono edilizio, qualifichi le opere come manutenzione straordinaria (mentre si trattava di un intervento di demolizione e ricostruzione) non configura il reato di cui allart. 481 c.p., poiché la qualificazione giuridica delle opere edilizie spetta esclusivamente al comune, per cui la qualificazione prospettata dal richiedente non ha alcuna rilevanza nel procedimento amministrativo di condono edilizio e nessuna idoneità allinganno può ravvisarsi nella inesatta qualificazione delle opere prospettate dal geometra e dai proprietari. Linesatta qualificazione giuridica delle opere non può, dunque, considerarsi una falsa asseverazione, in quanto il reato di…
La ripubblicazione della variante generale al piano regolatore è necessaria solo allorché a seguito dellaccoglimento delle osservazioni presentate vi sia stata una rielaborazione complessiva del piano stesso, e cioè un mutamento delle sue caratteristiche essenziali e dei criteri che presiedono alla sua impostazione (Cfr. C.d.S., Sez. IV, n. 7782/2003). (Nel caso di specie il TAR ha ritenuto non necessaria la ripubblicazione della variante generale, poiché il Comune si è limitato, durante liter di approvazione del piano, ad accogliere una osservazione dellufficio, mutando la destinazione delle aree di proprietà dei ricorrenti da “zona urbana prevalentemente residenziale” B1, con indice if =…
La disciplina del condono edilizio, per la parte inerente ai profili penalistici, è integralmente sottratta al legislatore regionale. Nella disciplina del condono edilizio di tipo straordinario convergono la competenza legislativa esclusiva dello Stato per quanto riguarda la esenzione dalla sanzionabilità penale e la competenza legislativa di tipo concorrente delle Regioni ad autonomia ordinaria in tema di «governo del territorio», nonché di «valorizzazione dei beni culturali ed ambientali», oltre a varie altre competenze innominate riconducibili al quarto comma dellart. 117 Cost. (ad esempio, commercio, turismo, insediamenti produttivi). I fondamentali poteri di gestione dellassetto urbanistico ed edilizio del territorio, ivi compreso lordinario…
Ai sensi dellart 16 R.D. 274/29, la delimitazione della competenza del geometra in materia di progettazione di strade va effettuata secondo il criterio tecnico-qualitativo della natura e della dimensione della strada da costruire. Non può essere ricondotta nella competenza professionale del geometra la progettazione di una nuova strada che, per le dimensioni e la destinazione, non possa qualificarsi come strada di tenue importanza. (Nel caso di specie si tratava di strade di urbanizzazione che, pur sviluppandosi allinterno del tessuto urbano, potevano comportare opere di una certa complessità, quali ponti o muri di contenimento, ed erano comunque destinate ad accogliere il…
E illegittima limposizione di un Piano di recupero se larea non si trova in un particolare stato di degrado urbanistico, pur necessitando di alcuni significativi interventi di rifunzionalizzazione e ristrutturazione. E illegittima la reiterazione del vincolo urbanistico preordinato alla realizzazione di nuove opere di viabilità, se il Comune non fornisce una congrua e specifica motivazione sullattualità della previsione. (Nel caso di specie si trattava di una strada già prevista in passato e mai realizzata nonostante il notevole lasso di tempo intercorso). Le controversie concernenti il riconoscimento del diritto allindennizzo per reiterazione di vincoli urbanistici rientrano nellampia previsione di salvezza della…
La presentazione del ricorso al TAR contro un piano particolareggiato non giustifica, in mancanza di un provvedimento del giudice, la sospensione dei lavori concessionati. Infatti, la sospensione dei lavori ha carattere tipico ed è emanabile dal Comune soltanto in via temporanea e cautelare, per una durata massima di 45 giorni, nei soli casi previsti dalla legge e soltanto ove lAmministrazione attivi dufficio un procedimento di autoutela avverso gli atti impugnati, ove ne sussistano i presupposti.
La circostanza che linteressato non abbia allegato alla domanda di condono edilizio parte della documentazione necessaria, né abbia successivamente prodotto la prova del versamento dellintero importo necessario per loblazione e la prova dellavvenuta presentazione allU.T.E. dellaccatastamento, è ostativa alla formazione del silenzio assenso in quanto larticolo 35, comma 18, della legge n. 47 del 1985, condiziona la formazione del silenzio assenso, decorsi ventiquattro mesi dalla presentazione della domanda di condono, al pagamento di tutte le somme dovute ed alla presentazione allU.T.E. della documentazione necessaria per laccatastamento.
Linstallazione di una struttura prefabbricata ove sistemarsi con la famiglia, sia per le caratteristiche strutturali, sia per le dimensioni, sia per luso di carattere prolungato a cui è destinata, richiede la concessione edilizia, incidendo in modo permanente e non precario sullassetto edilizio del territorio (cfr. Cons. Stato, sez. V, sent. 15/6/2000, n. 3321 che richiede la concessione anche per un container non infisso al suolo essendo destinato ad usi permanenti). Lo stato di necessità di disporre di unabitazione da parte del ricorrente e della famiglia non esime il Comune dal perseguire labuso edilizio realizzato, fermo restando che lAmministrazione comunale dovrà…
La convenzione stipulata con il comune che preveda la corresponsione degli oneri per urbanizzazione secondaria, determinati alla luce delle tariffe vigenti al momento della stipula della convenzione stessa, non congela lammontare dellimporto dovuto a tale ultimo titolo rendendolo applicabile al fine del rilascio del permesso di costruire, posto che a ciò si oppone la ratio stessa dellimposizione del pagamento degli oneri di urbanizzazione, che è quella di rendere partecipe chi costruisce alle spese che gravano sulla collettività per le relative, necessarie opere di trasformazione del territorio. Il privato proponente che chieda il permesso di costruire dopo un considerevole lasso di…
Il contributo per oneri di urbanizzazione, che il privato versa in sede di conseguimento della concessione ad edificare, in ragione del suo obbligo di partecipare ai costi delle opere di trasformazione del territorio, non include il contributo per lallacciamento alla rete fognaria del fabbricato costruito in base a detta concessione.
In occasione del rilascio di un condono edilizio ex art. 39 l. 724/94, è legittima la richiesta lire 50 milioni quale monetizzazione per n. 5 posti auto non realizzati.
Le determinazioni negative assunte dalle Autorità preposte al vincolo ambientale ai sensi dellart. 32 l. 47/1985 devono essere adeguatamente motivate sotto il profilo delleffettiva incidenza dellopera assentita sui valori paesaggistici. Non è sufficiente, a tal fine, la formula, generica e di stile: si esprime parere contrario per linaccettabile impatto ambientale e luso improprio dei materiali, in quanto tale formula si esaurisce nellindicazione della sola manchevolezza afferente il tipo di materiali utilizzati, senza indicare quali sarebbero i materiali corretti e senza neppure menzionare (e men che meno dare compiuto conto de) le specifiche e peculiari caratteristiche della zona, ritenute meritevoli di…
Lapprovazione del progetto di opera pubblica, che valga come dichiarazione implicita di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza a mente dellart. 1, l. n. 1 del 1978, deve essere preceduta dalla comunicazione dellavviso di procedimento sancita dallart. 7 l. 241/1990 (cfr. ex plurimis C. St. IV, n. 1236/2005; Trib. Sup. acque 1 ottobre 2002, n. 120; Cons. Stato, Ad. plen., 24 gennaio 2000, n. 2; 15 settembre 1999, n. 14). Lart. 16 L. n. 109/1994, nel disporre che “La progettazione si articola…. secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in preliminare, definitiva ed esecutiva…” detta un modus operandi valevole per qualunque…
I gravi difetti di costruzione che a norma dellart. 1669 c.c. possono dare luogo allazione di responsabilità nei confronti dellappaltatore e, in solido con questi, del progettista/direttore lavori, non si identificano soltanto con i fenomeni che incidono sulla stabilità delledificio, ma possono consistere in alterazioni che incidono in modo globale sulla sua struttura e funzionalità e ne menomano apprezzabilmente il godimento. Rientrano, pertanto, tra i gravi difetti di costruzione anche quelli che interessano il tetto, determinando infiltrazioni di acqua piovana.
Il diritto di credito del comune al pagamento del conguaglio delloblazione e degli oneri di urbanizzazione per condono edilizio ai sensi della legge 28/2/ 1985, n. 47 decorre dalla formazione del silenzio assenso, significato che, ai sensi dellart. 35, comma 18, l. 47/85, assume linerzia dellamministrazione protrattasi per 24 mesi dalla presentazione della istanza di condono. [Il citato comma 18 stabilisce che Fermo il disposto del primo comma dellarticolo 40 ( ) decorso il termine perentorio di 24 mesi dalla presentazione della domanda, questultima si intende accolta ove linteressato provveda al pagamento di tutte le somme eventualmente dovute a conguaglio…
Lo spargimento di ghiaia su unarea che ne era in precedenza priva richiede la concessione edilizia allorchè appaia preordinata alla modifica della precedente destinazione duso.
Il diritto di accesso ai documenti non può essere escluso per il mero fatto che il procedimento amministrativo non si è ancora concluso ovvero a causa del rilievo che i documenti non risultano ancora recepiti in atti aventi rilevanza esterna. (Nel caso di specie, il T.A.R. ha perciò ordinato al Comune di Roma di rilasciare copia del rapporto amministrativo del Corpo della Polizia Municipale, relativo alla costruzione di un muro di metri 45 x 0,50 di altezza, con sovrastanti paletti in ferro e rete metallica).
E legittimo il diniego di sanatoria edilizia per la realizzazione, in Parma loc. Fraore di un fabbricato ad uso pizzeria e di tre tettoie, nonché per la sistemazione di alcune aree a giardino senza previo rilascio di concessione edilizia, in area vicina al fiume Taro, soggetta al vincolo ambientale a tutela dei corsi dacqua di cui allart. 1 della L. n. 431 del 1985 ed inclusa nel Piano Territoriale Paesistico Regionale tra quelle soggette a possibili esondazioni e per le quali lart. 17 del Piano espressamente vieta la nuova edificazione di manufatti edilizi. (Nel caso di specie i manufatti abusivi ricadevano…
Un prefabbricato mobile ad uso abitativo su ruote, avente dimensioni di m. 8,00 x 3,10 x 3,00 è soggetto a titolo abilitativo, ove il ricorrente non dimostri il suo carattere temporaneo e, al contrario, sussistano circostanze tali da confermare univocamente che esso è stato installato per un utilizzo tendenzialmente durevole. (Nel caso di specie il ricorrente non aveva offerto alcun elemento atto a dimostrare la natura asseritamente contingente dellopera).
Il proprietario dellarea che non abbia partecipato in alcun modo alla realizzazione delle opere abusive e che, in forza di un contratto di locazione, non ha la disponibilità materiale dellimmobile su cui è stato compiuto labuso, non può essere chiamato a rispondere delle violazioni alle norme urbanistiche ed edilizie sulla edificazione di un manufatto cui è rimasto del tutto estraneo. La funzione delle norme che sanciscono il divieto della modifica di destinazione delle aree in zone agricole è quella di garantire la conservazione e lo sviluppo delle attività produttive collegate allagricoltura e di assicurare al contempo il migliore assetto e…
Affinché sussista una veduta a norma dellart. 900 c.c. è necessario, oltre al requisito della inspectio, anche quello della prospectio nel fondo del vicino, dovendo detta apertura non solo consentire di vedere e guardare frontalmente, ma anche di affacciarsi, vale a dire di guardare anche obliquamente e lateralmente, così assoggettando il fondo alieno ad una visione mobile e globale. Lart. 906 c.c. è applicabile unicamente alle vedute oblique o laterali, cioè a quelle che si esercitano sul fondo del vicino in linea obliqua o laterale e non diretta; diversamente, cioè se la veduta sia nel contempo diretta ed obliqua sullo…
I documenti acquisiti nel corso di attività ispettive condotte nellesercizio di poteri di polizia giudiziaria sono coperti da segreto istruttorio ai sensi dellart. 329 del c.p.p. e sono sottratti al diritto allaccesso. Tale ipotesi di esclusione automatica ex lege costituisce uneccezione rispetto al generale principio di accessibilità ai documenti amministrativi fissato dalla legge sul procedimento L. n 241/1990. (Nel caso di specie il ricorso riguardava un procedimento di accertamento di violazioni edilizie e relativi atti istruttori emessi a tal fine dalla Polizia Municipale di Lugo).
E illegittimo il diniego di condono edilizio per incompatibilità ambientale ove il Comune non fornisca elementi specifici in ordine al pregiudizio che deriverebbe ai valori paesaggistici astrattamente tutelati dalla norma. (Nel caso di specie, trattavasi di un modesto manufatto ad un solo piano su un terreno destinato a zona agricola di rispetto dellabitato, realizzato a scopi abitativi).
Il ripristino tipologico (nozione introdotta dallart. 36 L.R. E.R. n. 47/1978, poi abrogato ad opera del successivo art. 52 L.R. n. 20/2000) riguarda le unità edilizie fatiscenti o parzialmente demolite e indica, in edilizia, quelloperazione che ha per scopo di restituire, ad un dato edificio, laspetto e la consistenza che esso presentava in una determinata epoca e che ha, in seguito e per le più svariate vicende, perduto. La ratio del ripristino consiste nella ricostituzione della (esatta) situazione quo ante, cosicché il risultato finale di tale intervento su di un immobile menomato non può in alcun modo condurre ad un…
Limposizione dei vincoli previsti dalla legge 1089/1939, pur essendo conseguente ad una valutazione ampiamente discrezionale dellAmministrazione, deve comunque rispettare i principi di razionalità e proporzionalità dellazione amministrativa, sanciti dallarticolo 1 della legge n. 241 del 1990, come modificata dalla legge n. 15 del 2005 (congruità del mezzo rispetto al fine perseguito), della specifica valutazione dellinteresse pubblico particolare perseguito e della necessità che nella motivazione del provvedimento sia chiaramente espressa limpossibilità di scelte alternative meno onerose per il privato gravato del vincolo. Ciò al fine di evitare che limposizione del vincolo diretto si trasformi in una vincolatività generale e indifferenziata, pur…
Limposizione dei vincoli previsti dalla legge 1089/1939, pur essendo conseguente ad una valutazione ampiamente discrezionale dellAmministrazione, deve comunque rispettare i principi di razionalità e proporzionalità dellazione amministrativa, sanciti dallarticolo 1 della legge n. 241 del 1990, come modificata dalla legge n. 15 del 2005 (congruità del mezzo rispetto al fine perseguito), della specifica valutazione dellinteresse pubblico particolare perseguito e della necessità che nella motivazione del provvedimento sia chiaramente espressa limpossibilità di scelte alternative meno onerose per il privato gravato del vincolo. Ciò al fine di evitare che limposizione del vincolo diretto si trasformi in una vincolatività generale e indifferenziata, pur…
Lart. 18 l. 47/1985 disciplina due differenti ipotesi di lottizzazione abusiva, la prima, cosiddetta materiale, relativa allinizio della realizzazione di opere che comportano la trasformazione urbanistica ed edilizia dei terreni, sia in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, approvati o adottati, ovvero di quelle stabilite direttamente in leggi statali o regionali, sia in assenza della prescritta autorizzazione; la seconda, cosiddetta formale, che si verifica allorquando, pur non essendo ancora avvenuta una trasformazione lottizzatoria di carattere materiale, se ne sono già verificati i presupposti con il frazionamento o la vendita, o altri atti equiparati, del terreno in lotti (che per le…
Lart. 18 l. 47/1985 disciplina due differenti ipotesi di lottizzazione abusiva, la prima, cosiddetta materiale, relativa allinizio della realizzazione di opere che comportano la trasformazione urbanistica ed edilizia dei terreni, sia in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, approvati o adottati, ovvero di quelle stabilite direttamente in leggi statali o regionali, sia in assenza della prescritta autorizzazione; la seconda, cosiddetta formale, che si verifica allorquando, pur non essendo ancora avvenuta una trasformazione lottizzatoria di carattere materiale, se ne sono già verificati i presupposti con il frazionamento o la vendita, o altri atti equiparati, del terreno in lotti (che per le…
Laddove il termine finale per il pagamento della seconda rata del contributo di costruzione sia correlato al termine finale di efficacia della concessione edilizia, una volta prorogato questultimo termine deve intendersi automaticamente prorogato anche il primo.
Il piano di recupero ha, tipicamente, una certa flessibilità, coniugando la funzione di risanamento col rispetto, prevalentemente, delle preesistenti destinazioni. E, quindi, illegittimo un piano di recupero che individui un capannone ad uso artigianale esistente quale unità minima di intervento, prevedendone la radicale modificazione della destinazione duso attraverso il riutilizzo dellimmobile con funzione residenziale. Tale previsione contrasta sia con le complessive finalità del piano di recupero, sia con la circostanza che alle zone limitrofe il piano ha assegnato una destinazione B3, cioè zona edificata residenziale con destinazione mista residenziale – commerciale artigianale.
Il concetto di asservimento di unarea ad una costruzione è concetto giuridico e non empirico; sicché per potersi parlare di asservimento non è sufficiente che unarea sia, di fatto, a servizio di un edificio, ma occorre che essa abbia ricevuto una tale destinazione o da uno strumento urbanistico o dalle vigenti norme del regolamento edilizio, ovvero, ancora, da un impegno del privato costruttore (che può risultare anche dalla domanda di concessione edilizia), o di altri proprietari, in ogni caso recepiti in sede di rilascio della concessione edilizia, ovvero da una clausola apposta alla concessione medesima (TRGA Bolzano, 29 luglio 1999,…
Lart. 14 delle N.T.A. allegate al P.R.G. vigente del Comune di Mercogliano, che definisce le zone F sottozone F1 come destinate ad attrezzature collettive, senza aggiungere alcuna ulteriore espressione volta a limitare alla sola mano pubblica gli eventuali interventi ivi assentibili, è da interpretarsi nel senso che della assentibilità ivi di interventi tanto pubblici quanto privati, con lunico limite della destinazione di quanto realizzato ad un uso appunto collettivo. Le opere di interesse generale costituiscono una categoria logico giuridica nettamente differenziata rispetto a quella delle opere pubbliche, comprendendo quegli impianti e attrezzature che, sebbene non destinate a scopi di…
E illegittimo il Regolamento del Comune di Forlì per linstallazione e lesercizio degli impianti di telecomunicazione per telefonia mobile nella parte in cui ne vieta linstallazione in una fascia di 100 metri da determinati ricettori sensibili (attrezzature sanitarie, assistenziali, scolastiche e relative aree di pertinenza), poiché alle esigenze di tutela della salute pubblica è già preordinata la normativa statale e il Regolamento comunale non può derogare ai limiti di esposizione fissati dallo Stato al fine di prevenire i rischi derivanti alla popolazione dai campi elettromagnetici.
Quando più Amministrazioni comunali, associandosi tra loro, hanno attribuito allo «sportello unico» lesercizio di specifiche funzioni e lassunzione della responsabilità delle determinazioni finali, la legittimazione passiva in sede giurisdizionale spetta al medesimo «sportello unico», oltre che agli enti che sono intervenuti nel procedimento in quanto investiti della cura degli interessi pubblici coinvolti nella vicenda (v. TAR Puglia, Bari, Sez. III, 8 aprile 2004 n. 1807). La comunicazione del parere sfavorevole della Commissione edilizia, se effettuata dallorgano competente, costituisce manifestazione della volontà di aderire alla decisione della Commissione e del diniego ha tutti gli elementi necessari, con la conseguenza che la…
Nella disciplina del condono edilizio introdotta dalla legge 47/1985 spetta al richiedente, n solo lonere di allegare, ma anche di fornire un principio di prova in ordine alla preesistenza del manufatto alla data del 1 ottobre 1983 (ad esempio, con significative fotografie, ricevute di pagamento riguardanti la fornitura di energia elettrica, di gas, bollette telefoniche, ricevute riguardanti materiali di costruzione, ecc.). Se il richiedente non è in grado di fornire tale documentazione, la domanda di condono va respinta. Il verbale di sopralluogo, col quale i tecnici comunali danno atto dellavvenuta commissione di abusi edilizi, è atto dotato di fede privilegiata,…
La tutela giurisdizionale in materia di concessioni edilizie rilasciate a terzi non può essere limitata ai soli proprietari frontisti o confinanti, ma deve essere estesa anche ai non proprietari e a tutti coloro i cui interessi di vita (anche economici) siano comunque correlati allinteresse urbanistico della particolare disciplina di ciascuna zona, tanto da doversi riconoscere a detti interessi la natura di interessi di zona, in cui la zona va intesa quale entità territoriale con peculiari caratteristiche, cui dà rilievo la legislazione urbanistica (Cassazione civile, sez. un., 25 ottobre 1982, n. 5530). (Nel caso di specie, i ricorrenti erano legati da…
Ai fini dellimpugnazione di un atto diverso da quello originariamente impugnato, mediante motivi aggiunti ex art. 1 L.205/2000 (che ha modificato lart. 21 L. 1034/1971 allo scopo di concentrare in un unico processo limpugnazione di provvedimenti diversi da quello originariamente impugnato) , occorre una nuova procura ad litem.
Lesecuzione di una ordinanza cautelare di sospensione dellatto impugnato costituisce per lAmministrazione ladempimento di un obbligo e determina una situazione precaria, che non comporta affatto la cessazione della materia del contendere, nonostante la concorde dichiarazione delle parti in tal senso, ma che anzi richiede, per potersi consolidare, una pronuncia favorevole di merito; tanto in coerenza con il noto orientamento secondo cui, per avere natura interinale, lattività svolta dallAmministrazione in ottemperanza ad unordinanza cautelare del giudice non modifica in maniera irreversibile la situazione di fatto e di diritto, mentre lassetto definitivo degli interessi contrapposti è dato soltanto con la sentenza di…
Nel caso di superficie già computata ai fini edificatori per un intervento edilizio, linedificabilità rimane anche in caso di frazionamento successivo ed è irrilevante la mancata riproduzione del vincolo di inedificabilità, ossia del già intervenuto utilizzo della volumetria ai fini edificatori di unarea, nelle planimetrie apposite del Comune.
Se il Comune, mediante una variante al P.R.G., classifica agricola unarea edificabile precedentemente ceduta in permuta ad un privato, tale perdita del carattere edificatorio, per un verso non incide sulla validità, sullefficacia o sulla risolubilità delloriginario contratto di permuta e, per laltro, non espone il Comune ad alcun obbligo risarcitorio nei confronti del privato cessionario, ove questi abbia avuto a disposizione – prima della variante al p.r.g. che abbia operato la modifica urbanistica peggiorativa – un lasso di tempo sufficientemente ampio per lo sfruttamento dei terreni a scopo edificatorio. (Cfr. Cass. 21 novembre 1983, n. 6933; 17/5/1976 n. 1738). (Nel…
La mancanza di opere edili non è di per sé sola sufficiente a far ritenere illegittimo un provvedimento di diniego di cambio di destinazione duso, ma occorre stabilire se tale mutamento duso si ponga o meno in contrasto con le prescrizioni urbanistiche della zona. Nella zona omogenea B3 del piano regolatore di Torre del Greco è possibile autorizzare il cambio di destinazione duso da civile abitazione ad uffici, essendo consentite attrezzature ed impianti di interesse zonale o generale, categoria che comprende quegli impianti ed attrezzature che, sebbene non destinati a scopi di stretta cura della p.a., siano idonei a soddisfare bisogni della…
E illegittimo il diniego di modifica di destinazione duso che non sia preceduto dalla comunicazione (obbligatoria ai sensi dellart. 10 bis l. 241/1990) dei motivi ostativi allaccoglimento della domanda.
In sede di procedimento di approvazione degli strumenti urbanistici, il Comune, quando prende posizione sulle osservazioni presentate nei confronti del piano adottato, esprime un semplice parere che non modifica, di per sé, il progetto, e non vincola lautorità regionale; pertanto, la Regione può sempre approvare lo strumento urbanistico nella forma originaria, senza che in ciò si ravvisi lesercizio del potere eccezionale di modifica dufficio del piano adottato (giurisprudenza costante, es. Cons.Stato, Sez.IV, 7.2.91, n.97; 26.3.91, n.206; 21.6.88, n.553; 13.5.1992, n.525; 18.3.80, n.270; T.A.R. Lazio, Sez.I, Roma, n.6272/2002).
La giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, che concerne anche tutte le questioni relative al risarcimento del danno e alla reintegrazione in forma specifica, si riferisce agli atti illegittimi e ai comportamenti illeciti commessi dalla pubblica amministrazione, mentre nella presente causa si discute di violazioni dellart. 844 c.c. e, quindi, di rapporti di vicinato e di diritti soggettivi tra privati indipendentemente da eventuali violazioni commesse dalla P.A. nellambito della disciplina urbanistica ed edilizia. In materia di immissione ex art. 844 c.c. il legittimato passivo è il proprietario del fondo che può eventualmente rivalersi nei confronti dellautore effettivo delle immissioni. La domanda…
Risponde del danno da ritardo il Comune che abbia ingiustificatamente e illecitamente protratto la conclusione del procedimento lottizzatorio in presenza di unistanza non contrastante con lo strumento urbanistico generale vigente nel Comune di Crispiano. I danni patrimoniali risarcibili sono quelli effettivamente documentati ascrivibili soltanto alle seguenti voci: maggiori costi sostenuti per le spese di amministrazione e progettazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, imposte, tasse.
Larticolo 35, secondo comma, l. 47/1985 prevede che: “Per le costruzioni ed altre opere, ultimate entro il 1° ottobre 1983, la cui licenza, concessione od autorizzazione venga annullata, ovvero dichiarata decaduta o inefficace successivamente allentrata in vigore della presente legge, il decorso del termine di centoventi giorni inizia dal giorno della notificazione o comunicazione alla parte interessata del relativo provvedimento“. Il riferimento alla parte interessata comporta che il suddetto termine decorre soltanto dalla comunicazione personale da parte dellAmministrazione. Non può, pertanto, ritenersi equipollente alla comunicazione personale la notificazione della sentenza che ha annullato la precedente concessione edilizia, da parte del…
La ripartizione di competenze tra Stato, Regioni ed Enti Locali, consente a questi ultimi di incidere sulla localizzazione degli impianti fissi di telefonia radiomobile esercitando competenze di natura urbanistico edilizia nel quadro dei poteri pianificatori del territorio comunale attribuiti dalla legislazione e dalla Costituzione. E illegittimo un regolamento comunale che, senza alcuna motivazione di tipo urbanistico – edilizio, prescrive un limite indifferenziato di distanza fissa di 150 ml. degli impianti fissi di telefonia radiomobile rispetto alle abitazioni ed a qualunque zona edificabile del PRG (aree A, B, C, F, G, H). Tale divieto costituisce, infatti, una inammissibile deroga ai…
E’ legittimo il mutamento di destinazione di zona di un lotto di terreno da residenziale ad agricolo ove il lotto medesimo sia collocato al di fuori del perimetro del territorio urbanizzato. Lindividuazione del perimetro del territorio urbanizzato non esclude che possa esservi una destinazione residenziale anche al di fuori di esso, ma tale situazione deve costituire uneccezione legata a particolari preesistenze; in linea di principio, e fatte salve particolari situazioni, le aree collocate al di fuori di detto perimetro si presumono non destinate al completamento residenziale. [Nel caso di specie, il lotto del ricorrente era stato in un primo tempo…
Linclusione del Comune di Vico Equense tra i Comuni soggetti a piano paesaggistico non costituisce, di per sé, un dato ostativo allapplicazione della disposizione di cui allart. 159 del d. lgs. 22.1.2004, n. 42, che espressamente ancora il suo ambito operativo, da un punto di vista temporale, alla data di approvazione dei nuovi piani paesaggistici, anche eventualmente per effetto di una verifica di conformità di quelli già esistenti. Lart. 159 del D.Lgs. n. 42/2004 ha introdotto, con specifico riferimento al procedimento di verifica del nulla-osta ambientale, lobbligo del contraddittorio procedimentale, alluopo prescrivendo allamministrazione competente al rilascio dellautorizzazione prevista dallarticolo 146,…
Il sottotetto di un edificio può considerarsi pertinenza dellappartamento sottostante solo quando assolva alla esclusiva funzione di isolare e proteggere il medesimo dal caldo, dal freddo e dallumidità, tramite la creazione di una camera daria. Ove, invece, il locale, per le sue caratteristiche funzionali e strutturali , risulta utilizzabile, non solo in potenza ma anche in fatto, per servizi comuni di uso comune, deve presumersi rientrante nella comunione ex art. 1117 comma secondo cod. civ..
È inammissibile il ricorso contro il silenzio della P.A. contestualmente ad una domanda di risarcimento danni. Il privato può pretendere un risarcimento solo in caso di protrarsi dello stato dincertezza causato dal Comune rimasto inerte anche dopo che ne sia stato accertato giudizialmente il silenzio da parte del giudice amministrativo. Solo in questo caso si può dire che si sia perfezionato un fatto lesivo in pieno contrasto con gli obblighi di buona fede e correttezza. (Nel caso di specie, i ricorrenti avevano chiesto lillegittimità del silenzio rifiuto serbato dalla P.A. – ed il conseguente risarcimento dei danni – sulla richiesta,…
Il provvedimento con il quale il comune ordina al privato di non effettuare lintervento da lui denunciato non deve essere preceduto dalla comunicazione di cui allart. 10-bis l. 241/90, sia perché la d.i.a. non può, letteralmente, considerarsi una istanza di parte, sia e soprattutto per la speciale disciplina della notifica allinteressato dellordine motivato di non effettuare il previsto intervento, contenuta dal comma 6 dellarticolo 23 del T.U. 360 del 2001, dove già è prevista la motivazione dellordine inibitorio e dove viene assicurata una forma di confronto e di tutela del privato, a favore del quale viene comunque fatta…
Non rientra nella competenza della Giunta comunale affidare lincarico, a professionisti esterni, di redigere il progetto di piano regolatore generale. Laffidamento di un incarico per lo svolgimento di una prestazione dopera intellettuale (art. 2230 cod. civ.), a seguito di una gara formale o informale, o anche per trattativa privata, è infatti atto di gestione. Non rientra, perciò, in questa attribuzione, la scelta di un contraente qualsiasi dellente e, ancor meno, quella di professionisti forniti di titoli adeguati per la redazione di strumenti di pianificazione del territorio. In questo caso, la scelta spetta ai dirigenti, secondo lesplicito disposto dellart. 107 del…
La realizzazione di un porticato con solaio in sostituzione di una preesistente tettoia in lamiera zincata sostenuta da pilastrini in ferro delle dimensioni di ml. 0,15 X 0,15 non può qualificarsi come intervento di manutenzione di una costruzione preesistente, o di consolidamento o restauro conservativo, trattandosi di lavori attraverso i quali, previa integrale demolizione delle strutture in atto, si perviene un manufatto del tutto nuovo per consistenza e materiali utilizzati, non riconducibile a quello già esistente. La prevalenza nellintervento edilizio autorizzato del momento trasformativo ed innovativo ne determina la riconduzione nellambito dei lavori di ristrutturazione edilizia.
Nellordinamento è configurabile la generale figura dello stralcio, quale strumento alternativo alla non approvazione del P.R.G., determinato dallesigenza di economizzare attività amministrative e di attribuire una regolamentazione urbanistica definitiva anche se non allintero territorio oggetto delle previsioni comunali. Tale strumento è ammissibile anche laddove esso rechi contestuali raccomandazioni rivolte al Comune per le sue successive determinazioni: ciò in quanto lautorità cui lordinamento riconosce, in linea generale, il potere di introdurre direttamente modifiche nello strumento urbanistico, ben può limitarsi a sospenderne in parte qua lapprovazione, invitando il Comune a formulare una nuova proposta. Lo stralcio lascia integro ed impregiudicato il potere…
E valido anche nei rapporti tra privato e P.A. il principio della tutela dellaffidamento, in forza del quale non deve derivare alcun danno in capo allincolpevole cittadino che sia incorso in un errore a causa della P.A. medesima. (Nel caso di specie i ricorrenti avevano esercitato lopzione per lassegnazione del lotto edificabile oltre il termine di cui allart. 17 l. 21/1970, pacificamente applicabile alla fattispecie, ma nel rispetto del più lungo termine di cui allart. 21 della stessa legge n. 21/70, erroneamente richiamato nel piano particolareggiato di esproprio che era stato comunicato agli interessati dal Comune).
La destinazione a magazzino è distinta da altri usi e, comunque, non è certamente assimilabile alluso residenziale (si vedano: T.A.R. Emilia-Romagna, Parma, 27 ottobre 2003, n. 535; T.A.R. Toscana, Sez. III, 10 ottobre 2002, n. 2425 e Sez. I, 15 maggio 2000, n. 867; T.A.R. Trentino Alto Adige Bolzano, 27 agosto 2001, n. 222).
Quando, in base a regolare concessione edilizia, si intende realizzare unopera la cui volumetria viene calcolata sulla base dellestensione dellarea (contigua o accorpata) del richiedente o di un terzo, tutta larea deve considerarsi asservita poiché utilizzata a fini edificatori e non può più essere considerata edificabile. (Nel caso in esame è stato ritenuto legittimo il diniego di concessione edilizia per la realizzazione di un fabbricato residenziale su unarea precedentemente asservita e, quindi, da considerarsi in edificabile).
A seguito delle modifiche normative introdotte dapprima con la legge 1 febbraio 2005, n. 15, e poi con lart. 3 del D.L. 14 marzo 2005, n. 35, convertito con modificazioni nella legge 14 maggio 2005, n. 80, la d.i.a. costituisce un atto abilitativo tacito che si forma a seguito della denuncia (oggi dichiarazione) del privato e del conseguente comportamento inerte dellAmministrazione. Il terzo, leso in un suo diritto e qualora lAmministrazione non eserciti i propri poteri di autotutela, può ricorrere al Giudice amministrativo affinché adotti le misure volte a bloccare la realizzazione delle opere non consentite, ovvero rilevi lobbligo della…
Le società possono configurarsi come imprenditori agricoli a titolo principale ed usufruire, quindi, dei benefici previsti per i soggetti rientranti in tale categoria, compresa lesenzione dagli oneri concessori ex art. 9, comma 1, lett. a), l. 10/77.
La giurisdizione esclusiva in tema di attività edilizia è da ritenersi devoluta al giudice amministrativo solo per controversie relative a determinazioni amministrative che incidono su diritti soggettivi; quando il giudizio attiene allapprezzamento dellazione amministrativa in merito alladozione di un provvedimento autoritativo, si rientra nella normale giurisdizione di legittimità che si muove su un piano esclusivamente impugnatorio. La mancata comunicazione del nominativo del responsabile del procedimento al soggetto interessato rappresenta una mera irregolarità, insuscettibile di determinare lillegittimità dellatto, alla quale è, tra laltro, possibile supplire considerando responsabile il funzionario preposto alla competente unità organizzativa (cfr. TAR Lazio, Sez. II, sent. n….
L art. 843 c.c. prescrive che il proprietario deve consentire laccesso al proprio fondo da parte del vicino per lesecuzione di lavori. In tale diritto è ricompresa anche la possibilità di depositare cose o materiali strumentali alla costruzione e, altresì, di rimuovere gli ostacoli ivi esistenti, con obbligo di ripristino una volta terminata la necessità (cfr. Cass. 26.10.1979 n. 5616; Cass. 29.11.1974 n. 3909). Il proprietario che deve consentire laccesso del vicino ha diritto ad una indennità, derivante dalla liceità dellattività esercitata dalla controparte (accesso e passaggio), e non un vero e proprio risarcimento. Nellindennità non può essere ricompreso alcun…
Non costituisce costruzione, ai sensi dellart. 873 c.c., una struttura metallica aperta, con una struttura portante verticale e dei bracci orizzontali, non fissata al suolo mediante bulloni o altri mezzi di fissaggio stabile e che si regge da sé per le sue caratteristiche strutturali, essendo soltanto poggiata su una platea di calcestruzzo armato.
Laddove la Commissione provinciale per la determinazione del valore delle costruzioni abusive rilevi che il valore dellimmobile non ha subito un significativo incremento, spetta al Comune contestare, sul piano tecnico, le risultanze del giudizio emesso dalla Commissione e procedere ad un apprezzamento autonomo del valore dellimmobile, sulla base di diversi e più articolati elementi di valutazione. Ove non siano espresse le ragioni per le quali il Comune ritiene di disattendere le conclusioni dellorgano consultivo, il provvedimento applicativo della sanzione pecuniaria ex art. 12 l. 47/85 è illegittimo per carenza di motivazione
Dopo lentrata in vigore dellart. 146, comma 10, lett. c), D.Lg.vo n. 42/2004 (cioè dopo il 30.4.2004) non è più possibile rilasciare lautorizzazione paesaggistica in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi. Il suddetto art. 146, comma 10, lett. c), D.Lg.vo n. 42/2004 è norma di immediata applicazione anche con riferimento agli interventi, realizzati in assenza di nulla osta paesaggistico, prima dell1.5.2004. Il pagamento di una somma equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito per le violazioni meno gravi, cioè di consistenza tale da non imporre la demolizione dellopera, non può essere interpretato come…
La materia edilizia rientra nel governo del territorio, come prima rientrava nellurbanistica, ed è quindi oggetto di legislazione concorrente, per la quale le regioni debbono osservare, ora come allora, i principî fondamentali ricavabili dalla legislazione statale. Il meccanismo istituito dallart. 24 della legge n. 47 del 1985, in relazione allo scopo perseguito dalla legge, configurando lobbligo dei Comuni di trasmettere i piani urbanistici attuativi alla Regione, assume il carattere di principio fondamentale. Gli articoli 4 e 30 della legge della Regione Marche 5 agosto 1992, n. 34 violano lart. 117, primo comma, Cost., in relazione allart. 24 della legge 28…
Lart. 3 bis del Regolamento edilizio del Comune di Riccione è illegittimo, perché consente interventi che vanno ben al di là dei limiti in cui è consentita la ristrutturazione secondo la legislazione statale e regionale. Per effetto dellart. 3 del D.P.R. 6 giugno 1980, n. 380, che non contiene più i limiti della fedele ricostruzione, la nozione di ristrutturazione è stata ulteriormente estesa, ma non per questo vengono meno i limiti che ne condizionano le caratteristiche e consentono di distinguerla dallintervento di nuova costruzione, vale a dire la necessità che la ricostruzione sia identica, per sagoma, volumetria e superficie, al…
Sono inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dellart. 89 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 (Codice delle comunicazioni elettroniche) sollevate, in riferimento allart. 117 della Costituzione, dalle Regioni Toscana e Marche. Sono inammissibili le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 90, 91, 92 e 94 del decreto legislativo n. 259 del 2003 sollevate, in riferimento agli artt. 117 e 118 della Costituzione, dalla Regione Marche. Non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale relative allintero Capo V del Titolo II (artt. 86-95) del decreto legislativo n. 259 del 2003 sollevate, in riferimento agli art. 117 e 118 della…
Anche le autorimesse sono da considerarsi fabbricati e devono sottostare alla disciplina generale dellart. 873 Cod. Civ. o alle più restrittive disposizioni previste dal P.R.G. locale e/o alle sue N.T.A. Lart. 873 cod. civ., che parla genericamente di costruzioni, mira ad evitare la creazione di intercapedini dannose. Tale pregiudizio può essere determinato da qualsiasi opera stabilmente infissa al suolo, che, per solidità, struttura e sporgenza dal terreno, sia, appunto, idonea a creare quelle intercapedini dannose che la legge o le norme dei regolamenti locali, stabilendo la distanza minima tra le costruzioni, intendono evitare.
E legittimo latto con cui viene negata la concessione in sanatoria ex art. 31 l. 47/1985 e ordinata la demolizione di un manufatto abusivo, ove larea interessata dal manufatto medesimo sia soggetta ad un preesistente vincolo di inedificabilità prescritto espressamente dalla norma preclusiva di cui allart. 33, quarto comma, L.R. 7.12.1978, n. 47. Tale articolo 33 ha portata immediatamente cogente, come si ricava dal successivo quinto comma del medesimo, ai sensi del quale i vincoli di cui al comma precedente valgono per tutto il territorio regionale dalla data di entrata in vigore della presente legge.
E illegittimo il diniego di autorizzazione per lapertura di un accesso carrabile giustificato genericamente con la potenziale pericolosità delle immissioni laterali, senza puntuale riferimento a specifici aspetti di pericolosità dellaccesso carraio richiesto. Una possibilità di accesso alternativo alla proprietà non basta per legittimare il diniego; sullistanza del privato finalizzata allapertura di un accesso carraio lungo una strada statale, lANAS deve infatti esprimersi sulla base di una valutazione puntuale riferita alleventualità che dalla nuova realizzazione “possa derivare pregiudizio alla sicurezza e fluidità della circolazione ”, secondo i parametri indicati nei commi 6 e 7 dellart. 45 del Regolamento di esecuzione del Codice…
Il vincolo di cui allart. 96 del DPR 523 del 1904, che vieta le fabbriche a meno di dieci metri dal piede dellargine, non può ostacolare laccoglimento di una domanda di condono edilizio, ove lopera da condonare (una scala esterna alledificio, aggettante e completamente aperta e di modeste dimensioni) non possa essere definita fabbrica (nel senso di costruzione), trattandosi di un manufatto irrilevante ai fini della tutela per la quale è posto il vincolo, non potendo considerarsi di per se sola un impedimento al corretto defluire delle acque del fiume. Né può essere impedito il godimento del bene, costruito…
Ai fini della domanda di riscatto di un fondo agricolo, la denuntiatio della proposta di alienazione fatta ad uno dei componenti la famiglia coltivatrice produce effetto anche nei confronti degli altri, in quanto allimpresa familiare devono applicarsi le norme della società semplice, onde ciascun componente ha la rappresentanza della impresa. Analoghi principi valgono anche per la comunione legale fra i coniugi. (Nel caso di specie, il Tribunale di Modena ha respinto la domanda formulata dalla partecipe dellattività dellimpresa familiare, moglie del titolare dellimpresa che a rogito aveva manifestato lintenzione di non volere esercitare il diritto di prelazione a lui spettante,…
Lindicazione, del tutto generica, contenuta negli atti di approvazione del progetto esecutivo, cui consegue la dichiarazione di pubblica utilità, per la realizzazione di un impianto sportivo, secondo cui al finanziamento delle spese concernenti lacquisizione delle aree e la realizzazione delle opere si farà fronte mediante i proventi del rilascio delle concessioni edilizie di cui alla legge 10/77, fa riferimento ad entrate del tutto eventuali ed aleatorie, tra laltro senza nessuna effettiva quantificazione neppure di larga massima. Essa, pertanto, non consente di soddisfare il requisito della indicazione di adeguate e concrete fonti di finanziamento per far fronte a spese certe conseguenti…
E’ illegittimo il diniego del permesso di costruire assunto senza la previa comunicazione dei motivi ostativi allaccoglimento della domanda, di cui allart. 10 bis legge n. 241/1990.
La Fondazione Collegio Ghislieri di Pavia non può beneficiare dellesonero dal contributo di concessione a noma dellart. 9, lett. f, della legge 28 gennaio 1977 n. 10 (oggi trasfuso nellart. 17, comma 3, lett. c, del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, recante il Testo Unico dellEdilizia) per lesecuzione di lavori di recupero e riuso di un castello, al fine di realizzarvi una residenza studentesca ed un centro congressi, poiché lo speciale regime di gratuità della concessione edilizia richiede il concorso di due requisiti, luno di carattere soggettivo e laltro di carattere oggettivo: il primo consiste nellesecuzione delle opere da…
Costituisce costruzione, agli effetti della disciplina del codice civile sulle distanze legali, non soltanto lopera che abbia le caratteristiche di un edificio o di una fabbrica in muratura, ma ogni manufatto che, per struttura e destinazione, ha carattere di stabilità e permanenza (nella specie il manufatto di proprietà della controinteressata era costituito da un piccolo pollaio, avente dimensioni in pianta di m. 2,00 x 2.50, altezza min. di mt. 1.70 e max di mt. 1.80, costituito da blocchi in lapicemento con copertura in legno e lamiera ondulata, oltre che da un “deposito attrezzi agricoli realizzato in muratura, copertura in lamiere…
La sottoposizione delle deliberazioni degli enti locali ai pareri di regolarità tecnica, contabile e di legittimità previsti dallart. 53 della legge 8 giugno 1990, n. 142 e ora dallart. 49 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali) assume rilevanza unicamente per individuare i responsabili in via amministrativa e contabile delle deliberazioni stesse, ma non incide anche sulla regolarità complessiva dellatto o sulla sua validità. Lobbligo di una puntuale motivazione delle scelte urbanistiche operate allatto delladozione del piano regolatore generale sussiste quando le nuove scelte incidono su aspettative qualificate del privato…
Leventuale difformità tra due determinazioni non dà luogo al vizio di eccesso di potere nè a censure di illogicità, stante lassenza di margini di libera valutazione degli interessi coinvolti se lattività riveste carattere vincolato, non potendosi pretendere che lAmministrazione perseveri nel pregresso errore. Nella vigenza dellart. 9 del decreto-legge 25 marzo 1996, n. 154 (decaduto, ma i cui effetti sono stati fatti salvi dallart. 2, comma 61, della legge 23 dicembre 1996, n. 662) la denuncia di inizio attività andava presentata venti giorni prima delleffettivo inizio dei lavori (comma 10), ma restava in ogni caso soggetta al generale regime di…
La P.A. non ha alcun dovere di custodia su un muro di sostegno che serve unicamente a difendere ed a sostenere un fondo di proprietà privata confinante con una strada comunale. Ciò implica che, ai sensi dellart. 30, VI comma, D.Lgs. n. 285 del 1992, la riparazione di detto muro è a carico del privato ed è legittima lordinanza prefettizia emessa a tutela della vicina strada e della circolazione, in uno con lintervento del Comune diretto alla eliminazione dei detriti e delle parti del muro pericolante, quale esercizio del doveroso diritto di vigilanza e controllo sulla strada comunale e con…
La comunione del muro divisorio, ex art. 880 c.c., non va intesa nel senso che ciascuno dei comproprietari abbia la proprietà assoluta della metà del muro (e del suolo) secondo una linea mediana ideale, bensì nel senso che ciascuno di essi è proprietario, sia pure pro quota, dellintero muro e del suolo ad esso sottostante, in ogni sua parte. Nel caso di muro divisorio tra edifici con altezze disuguali la presunzione di comunione a norma dellart. 880 c.c. non riguarda la parte di muro dal punto in cui uno degli edifici comincia ad essere più alto, con la conseguenza che…
La decadenza dalla concessione edilizia per mancato inizio dei lavori nel termine prefissato, a norma dellart. 4 della L. 28 gennaio 1977 n. 10, è un istituto giuridico fondato sullelemento oggettivo del decorso del tempo e, ai sensi dellart. 4, 4º comma, L. 28 gennaio 1977 n. 10, i predetti termini indicati nellatto sono intesi a dare certezza temporale allattività edificatoria; detto istituto è rivolto, previo accertamento dello stato dellattività costruttiva alla scadenza del termine suddetto, solo a dare certezza di una situazione già prodottasi al verificarsi dei presupposti stabiliti dalla legge (T.A.R. Campania Napoli, sez. IV, 29 aprile 2004,…
La regola sullidoneità, ai fini del decorso del termine per limpugnazione, della pubblicazione degli atti generali nelle forme ordinariamente previste dalla legge, soffre eccezione quando sia prevista una forma speciale di pubblicità (Nel caso di specie era stata pretermessa la pubblicità aggiuntiva prevista dallart. 7 l.r. n. 12 del 1998; pertanto il TAR ha statuito che doveva trovare applicazione il criterio della effettiva conoscenza del provvedimento; con la conseguenza che leccezione di tardività del ricorso doveva essere oggetto di specifica prova sul fatto delleffettiva conoscenza). I provvedimenti di classificazione acustica, sebbene astrattamente riconducibili al novero degli atti generali sottratti dalla…
La denunzia di inizio di attività costituisce una dichiarazione del privato cui la legge, in presenza di specifiche condizioni, ricollega effetti tipici corrispondenti a quelli del permesso di costruire, ma non ha il carattere del provvedimento amministrativo, in quanto non promana da una pubblica amministrazione che ne è la destinataria, non costituisce esercizio di una potestà pubblicistica, né dà origine ad un provvedimento amministrativo in forma tacita (silenzio-assenso), non sussistendo il potere-dovere dellAmministrazione di provvedere sullistanza del privato. Il termine di trenta giorni (già venti) ex art. 23 D.P.R. 380/2001 ai fini delladozione del provvedimento comunale di inibitoria a seguito…
Lavvenuta presentazione della domanda di sanatoria edilizia da parte del ricorrente non rende improcedibile, per sopravvenuto difetto di interesse, il ricorso principale proposto contro lordine di demolizione, atteso che il rigetto della medesima domanda comporta il riavvio delliter procedimentale relativo alla misura sanzionatoria. Lart. 10, comma 1 T.U. n. 380 del 6/6/2001 e succ. mod. subordina a permesso di costruire, tra gli altri, gli interventi di nuova costruzione. Gli interventi edilizi che non richiedono il previo rilascio del permesso di costruire sono realizzabili mediante DIA ex art. 22, comma 1. In questi casi, lomissione della denuncia non comporta la rimozione…
A norma dellart. 19 L. 6/8/1967 n. 765, le distanze stabilite dal D.M. 1/4/1968 n. 1444, emanato in attuazione dello stesso art. 19, non si applicano alle strade vicinali soggette a pubblico transito, sempre che esse non risultino iscritte in alcuna delle categorie delle strade demaniali elencate dagli artt. 1, ss. L. 12/2/1958 n. 126. La circostanza che una strada privata sia gravata da servitù di uso pubblico non vale di per sé a determinarne lappartenenza al demanio stradale. Pertanto anche quando la strada vicinale è esterna al perimetro dellabitato, essa sfugge comunque alla disposizione dellart. 4 D.M. 1/4/1968 n….
La disciplina delle distanze fra costruzioni attiene in via primaria e diretta ai rapporti tra proprietari di fondi finitimi e rientra nella materia dellordinamento civile, di competenza legislativa esclusiva dello Stato. Le Regioni, alle quali spetta la competenza legislativa concorrente della materia del governo del territorio, devono esercitare le loro funzioni nel rispetto dei principi della legislazione statale. In materia di distanze tra fabbricati, primo principio è che la distanza minima sia determinata con legge statale, mentre in sede locale, sempre ovviamente nei limiti della ragionevolezza, possono essere fissati limiti maggiori. In secondo luogo, lordinamento statale consente deroghe alle distanze minime…
Il termine per limpugnazione delle disposizioni regolamentari contenute in un piano particolareggiato da parte di soggetti terzi decorre dalla data di pubblicazione del piano stesso per cui, una volta decorso tale termine si consolidano gli effetti della disciplina del territorio con irrilevanza dellinteresse a ricorrere sopravvenuto, come nel caso in esame, a seguito di rilascio di autorizzazione a costruire rilasciata alla società controinteressata (C.d.S. sez. IV 12.7.2002 n 3929). (Sulla base di tale principio, il T.A.R. ha ritenuto che sia inammissibile, per tardività, limpugnazione della autorizzazione per la costruzione di una autorimessa in multi piano per n 111 posti auto,…
E possibile, ai sensi dellart. 3, comma 1, lettera d) del Testo Unico dellEdilizia (D.P.R. 6.6.2001, n. 380) individuare un intervento di ristrutturazione effettuabile a seguito di mera denuncia di inizio attività, in base al combinato disposto degli articoli 10 e 22 del medesimo D.P.R. n. 380/2001 in presenza di integrale demolizione e ricostruzione di un immobile, ma solo qualora non vengano alterati la volumetria e la sagoma delledificio preesistente. Quando, come nel caso di specie, la situazione di cui sopra sia dedotta in via successiva, tramite la richiesta di accertamento di conformità, di cui allart. 36 del…
Il termine entro il quale il Comune può esercitare il potere inibitorio previsto dallart. 23 D.P.R. 380/01 (secondo cui la denuncia di inizio di attività va presentata 30 giorni prima delleffettivo inizio dei lavori ed entro tale termine può essere inibita la esecuzione delle previste trasformazioni ove si riscontri lassenza di una o più delle condizioni normativamente previste) è perentorio, sia per la certezza dei rapporti giuridici, sia perché, ove la norma introduce una limitazione temporanea allo jus aedificandi, che è facoltà attinente al diritto di proprietà, detta limitazione temporanea non può che avere carattere perentorio, non potendo lasciarsi al…
La realizzazione di una recinzione costituisce normalmente opera avente natura pertinenziale rispetto al bene principale, assentibile mediante autorizzazione (così in base alla disciplina normativa vigente allepoca dei fatti) e sanzionabile, in caso di abuso, con una sanzione pecuniaria, ma tale assunto non può trovare applicazione nelle ipotesi in cui le opere realizzate, per dimensioni e caratteristiche, determinino una rilevante trasformazione del territorio (cfr. C.d.S., Sez. V, 15.6.2000, n. 3320; T.A.R. Veneto, II, 14.1.2002, n. 62 e 31.10.2002, n. 6160). (Nel caso di specie labuso realizzato dai ricorrenti è consistito nella sopraelevazione di quello che originariamente era il muretto di recinzione,…
Non può essere applicato il termine, da ritenersi solamente indicativo, di trenta giorni previsto dallart. 21 bis L. n. 1034 del 1971 affinché lAmministrazione inadempiente provveda, nel caso di particolare complessità dellatto da adottare. (Nel caso di specie latto riguardava linstallazione di stazioni base di telefonia mobile ed era particolarmente complesso perchè coinvolgeva aspetti e valutazioni di natura tecnica di competenza di enti ed uffici diversi dallAmministrazione Comunale ed un rilevante numero di impianti di telefonia di cui era richiesta linstallazione).
Non può essere applicato il termine, da ritenersi solamente indicativo, di trenta giorni previsto dallart. 21 bis L. n. 1034 del 1971 affinché lAmministrazione inadempiente provveda, nel caso di particolare complessità dellatto da adottare. (Nel caso di specie latto riguardava linstallazione di stazioni base di telefonia mobile ed era particolarmente complesso perchè coinvolgeva aspetti e valutazioni di natura tecnica di competenza di enti ed uffici diversi dallAmministrazione Comunale ed un rilevante numero di impianti di telefonia di cui era richiesta linstallazione).
Non può essere applicato il termine, da ritenersi solamente indicativo, di trenta giorni previsto dallart. 21 bis L. n. 1034 del 1971 affinché lAmministrazione inadempiente provveda, nel caso di particolare complessità dellatto da adottare. (Nel caso di specie latto riguardava linstallazione di stazioni base di telefonia mobile ed era particolarmente complesso perchè coinvolgeva aspetti e valutazioni di natura tecnica di competenza di enti ed uffici diversi dallAmministrazione Comunale ed un rilevante numero di impianti di telefonia di cui era richiesta linstallazione).
Ai fini della decorrenza del termine per limpugnazione di una concessione edilizia rilasciata a terzi, leffettiva conoscenza dellatto si ha quando la nuova costruzione rivela in modo certo ed univoco le essenziali caratteristiche dellopera e leventuale non conformità della stessa al titolo o alla disciplina urbanistica. Pertanto, in assenza di altri univoci elementi probatori, il termine per limpugnazione inizia a decorrere non dallinizio dei lavori, ma dal loro completamento, a meno che non si sostenga lassoluta inedificabilità dellarea o si producano censure rilevabili sin dalla fase iniziale dei lavori, come quelle sul rispetto delle distanze dal confine o dai fabbricati…
E legittimo il provedimento con cui il comune respinge la domanda di rilascio delle nuove tabelle per il commercio al dettaglio ove ledificio sia soggetto al prescritto vincolo di utilizzazione esclusivamente per destinazione di tipo artigianale, piccola industria e commercio allingrosso.
E legittima la variante parziale al vigente P.R.G. del Comune di Ravenna con cui viene riproposto il fronte strada edificato su V. G. Rossi per ripristinare la situazione storico-catastale preesistente, eliminando in tal modo un vuoto per eventi bellici nel tessuto urbanistico del centro storico. Tale scelta urbanistica esprime valutazioni connesse al merito dellattività amministrativa non censurabili in sede giurisdizionale perché non palesemente illogiche od irrazionali. (Nel caso di specie, il T.A.R. ha ritenuto che larea non potesse essere qualificata come area libera in quanto destinata per tradizione ad usi urbani e collettivi, avendo lamministrazione resistente comprovato che la ricostruzione…
E illegittimo il provvedimento con cui il Comune afferma che il mutamento duso denunciato dalla ricorrente è un mutamento strutturale (vale a dire ottenuto attraverso lesecuzione di opere a ciò preordinate), ove esso sia basato unicamente su quanto dichiarato nel certificato di collaudo, senza altre prove in ordine alleffettivo compimento di opere a tal fine preordinate. E illegittimo, per violazione dellart. 10 bis l. 241/90, nel testo introdotto con la legge n. 15/2005, il provvedimento che non sia preceduto dalla comunicazione contenente i motivi che ostano allaccoglimento della richiesta formulata da parte istante.
Laddove il Comune abbia omesso di verificare se il ripristino dello stato dei luoghi sia possibile, è illegittima lordinanza di demolizione per labusivo rialzamento del tetto di un immobile sito in centro storico nel corso di interventi di ristrutturazione edilizia debitamente autorizzati. (Nel caso di specie, labuso è consistito in un aumento dellaltezza delledificio di 40 cm., poiché è stato realizzato un cordolo antismico di 40 cm. sotto il tetto – che non esisteva nello stato di progetto – e di volume pari a mc. 31,40. Il T.A.R. ha ritenuto che si trattasse un limitato intervento per ladeguamento alla normativa…
Lindividuazione di unarea su cui estendere il vincolo ex D.Lgs. 490/99 costituisce espressione di una valutazione discrezionale non sindacabile di regola in sede di legittimità, laddove non emergano profili di illogicità ed irrazionalità nella determinazione dellAmministrazione. Né può il giudice amministrativo sostituirsi allAmministrazione nelle scelte di merito in cui la valutazione effettuata appaia, sotto il profilo estrinseco e formale, giustificata.
Al terzo acquirente di un fondo servente la servitù prediale è opponibile soltanto se il titolo costitutivo di essa è trascritto, ovvero se è menzionata nellatto di trasferimento, ancorché indirettamente attraverso il richiamo alla situazione dei luoghi, ma inequivocabilmente, e non con clausole generiche o di mero stile, ricorrenti negli atti notarili. (Nel caso di specie, il rogito notarile conteneva la sola espressione, ricorrente in qualsiasi trasferimento immobiliare e priva come tale di alcun riferimento concreto allimmobile compravenduto, secondo cui quanto in oggetto viene rispettivamente ceduto ed acquistato nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trova…
Lanno utile per lesperimento delle azioni possessorie, nel caso di turbativa o di spoglio posti in essere con più atti, decorre dal primo, quando i successivi atti siano strettamente collegati o connessi, sì da configurare la progressiva estrinsecazione della stessa azione lesiva.
La particolare natura delle ordinanze contingibili ed urgenti non è di per sé incompatibile con losservanza del principio partecipativo espresso dallart. 7 l. 241/90, in quanto solo unurgenza “qualificata”, cioè tale da non consentire alcun ritardo, può giustificare lomissione dellavviso. (Nel caso di specie si trattava di un provvedimento con cui il Sindaco del Comune di Monghidoro aveva ordinato alla ricorrente, in qualità di proprietaria del fabbricato sito nel predetto Comune, via Marino Finzi n. 2, di provvedere ad alcuni adempimenti relativi al predetto edificio, riguardanti materiale di coibentazione e lastre di cemento amianto, in conformità a quanto proposto dallAzienda…
La destinazione di unarea a zona per impianti “commerciali-artigianali” non consente impianti meramente commerciali, bensì soltanto la localizzazione di fabbricati destinati allo svolgimento di attività artigianali unitamente alla vendita di articoli artigianali, anche di produzione altrui (T.A.R. Campania Salerno, sez. I, 27 luglio 2004, n. 1776). Ne consegue che occorre la concessione edilizia per il cambio duso della struttura, da commerciale/artigianale di servizio a solo commerciale.
E irrilevante, per gli effetti dellart. 32 l. 47/85 (condono edilizio), lanteriorità delle opere abusive rispetto ai vincoli dinedificabilità, poiché lart. 32 l. 47/1985 si richiama, esclusivamente, allesistenza del vincolo allatto dellemissione del parere da parte degli organi amministrativi interessati e, secondo la giurisprudenza prevalente (A.P. n 20/1999), si deve avere riferimento allesistenza del vincolo al momento della valutazione della domanda di sanatoria, prescindendo dallepoca di introduzione del vincolo stesso.
Il soggetto che fa richiesta del rilascio di una concessione edilizia assume su di sé lonere puntuale di fornire allamministrazione una rappresentazione dello stato dei luoghi il più possibile aderente alla realtà. Lannullamento dufficio di una concessione edilizia rilasciata sulla scorta di uninesatta od infedele rappresentazione dello stato di fatto da parte del privato richiedente prescinde dalla verifica della sussistenza dellinteresse pubblico attuale e concreto allesercizio dellautotutela, altrimenti necessario.
La questione dellindennizzabilità dei vincoli urbanistici riguarda quei vincoli che: a) siano preordinati allespropriazione ovvero abbiano carattere sostanzialmente espropriativo, in quanto implicanti uno svuotamento incisivo della proprietà, se non discrezionalmente delimitati nel tempo dal legislatore statale o regionale, attraverso limposizione a titolo particolare su beni determinati di condizioni di inedificabilità assoluta; b) superino la durata non irragionevole e non arbitraria ove non si compia lesproprio o non si avvii la procedura attuativa preordinata a tale esproprio con lapprovazione dei piani urbanistici esecutivi; c) superino quantitativamente la normale tollerabilità secondo una concezione della proprietà regolata dalla legge nellambito dellart. 42 cost….
Lart. 63 della L.R. Lombardia n. 12/2005 consente il recupero volumetrico a scopo residenziale del piano sottotetto esistente al momento della presentazione della D.I.A. in deroga al piano regolatore (Nel caso di specie il TAR ha disposto la sospensione del provvedimento con cui il Comune di Milano aveva diffidato il proprietario dalleseguire interventi di ristrutturazione edilizia per il recupero abitativo di un sottotetto).
Lattività edilizia, ove determini unincidenza significativa sul diritto di ciascuno dei comproprietari, comporta lobbligo per il Comune di accertare la sussistenza, in capo al richiedente la concessione, di un titolo idoneo di godimento dellimmobile e, quindi, in caso di comunione pro indiviso, che questi sia legittimato dal consenso di tutti gli altri comproprietari: e ciò, ragionevolmente, vale non soltanto per il permesso di costruire, ma anche per gli accertamenti a cui lAmministrazione Comunale è tenuta nellipotesi di denuncia di inizio di attività. (Nel caso di specie si trattava della apertura di una porta su di un muro comune del vano…
Lart 3 l. 47/1985 è stato abrogato dallart. 136, comma 2, lett. f) del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 a far data dal 30 giugno 2003 (data di entrata in vigore del d.P.R. n. 380 cit.: cfr. art. 2 del d.l. 20 giugno 2002, n. 122, convertito con modificazioni dalla l. 1° agosto 2002, n. 185). Da tale data, con lentrata in vigore del d.P.R. n. 380/2001, sono divenute, quindi, vigenti le nuove e più ridotte sanzioni previste dallart. 42 del menzionato d.P.R. per il ritardato od omesso versamento del contributo di costruzione, come stabilite dallart. 27, comma 17…
Non sussiste lobbligo di comunicare lavvio del procedimento per il rilascio della concessione edilizia ai proprietari frontisti: infatti gli interessi coinvolti dal provvedimento sono di tale varietà ed ampiezza da rendere difficilmente individuabili tutti i soggetti che dallemanazione dellatto potrebbero ricevere nocumento. Ciò a prescindere dalleventuale presentazione da parte dei proprietari frontisti di istanze ed esposti.
Il mutatamento della disciplina urbanistica che attribuisca nuovi indici di edificabilità è applicabile anche ai lotti ottenuti a seguito del frazionamento di quelli originari. I Comuni, pur non potendo rilasciare titoli edificatori quando vi sia lesione dei diritti reali dei terzi, non sono tuttavia tenuti a indagare dufficio la situazione dominicale alla ricerca di una bilanciata composizione degli interessi dei privati. Questi ultimi, infatti, conservano il potere di tutelarsi davanti al giudice ordinario nei confronti dei vicini che attraverso atti amministrativi abbiano ottenuto una posizione di vantaggio in contrasto con i diritti reali esistenti (cfr. T.A.R. Lombardia Brescia, 27 ottobre…
E illegittimo, per difetto di motivazione, il diniego di “condono” edilizio ex art. 31 ss. l. 47/85 adottato sulla base dal parere negativo espresso dallautorità competente (impugnato come atto presupposto) relativamente al vincolo paesaggistico gravante sulla zona, ove tale parere sia del seguente testuale tenore: “in quanto limmobile è in contrasto con lo stato dei luoghi” e, quindi, si riduca ad una formula standardizzata, teoricamente valevole in tutti i casi, ma che non rende comprensibile, in concreto e nel caso specifico, liter logico seguito dallAmministrazione nella propria valutazione negativa. Il procedimento di rilascio della sanatoria edilizia in zone soggette al vincolo paesaggistico di…
Il presupposto per lapplicazione della riserva di competenza stabilita a favore degli architetti, va individuato nella circostanza che lintervento edilizio: a) riguardi un immobile sottoposto ad un vincolo tradizionale, secondo la procedura prevista dalla legge n. 1089 del 1939 (o dai successivi d.lgs. n. 490/1999 e d. lgs. n. 42/2004); b) oppure riguardi un immobile sottoposto ad un vincolo speciale secondo la procedura prevista dalla legge regionale n. 56 del 1983; c) oppure ancora consista in opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico (espressamente riservate dallart. 52 del r.d. n. 2537 alla competenza degli architetti). Lassenza di un vincolo formale…
E illegittimo il rigetto del permesso di costruire adottato in violazione dellart. 10 bis l. 241 del 1990, a mente del quale nei procedimenti ad istanza di parte, il responsabile del procedimento o lautorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano allaccoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti . E illegittimo il rigetto del permesso di costruire ove il vincolo a verde pubblico attrezzato risalente ad un piano particolareggiato…
Se è vero che lobbligo di richiedere la licenza edilizia è stato generalizzato solo con lentrata in vigore dellart. 10, l. 765/1967, è anche vero che in precedenza lart. 31, comma 1, l. 1150/1942 già prevedeva lobbligo di richiedere la licenza edilizia per gli interventi edilizi da eseguire nei centri abitati e nelle zone di espansione previste dal piano regolatore (ove esistente). La circostanza che lopera abusiva sia stata eseguita su area oggetto di concessione di suolo pubblico a favore dellautore dellabuso non osta allemissione dellordinanza di demolizione ai sensi dellart. 14 l. 47/1985, perchè il rilascio dei titoli che…
La interversio possessionis (mutamento della detenzione in possesso), a norma dellart. 1140, 2° co., c.c. presuppone che il detentore muti il titolo della detenzione, mediante opposizione da lui fatta contro il possessore. In materia locatizia, sono inidonei a trasformare la detenzione in possesso sia i meri atti di esercizio del possesso dellimmobile stesso non accompagnati da uno specifico atto di introversione, sia lomesso pagamento del canone che, ove non sia accompagnato da un atto di opposizione, configura soltanto un inadempimento contrattuale.
Sono volumi tecnici quelli esclusivamente adibiti alla sistemazione di impianti aventi un rapporto di strumentalità necessaria con lutilizzo della costruzione e che non possono essere ubicati allinterno della parte abitativa; ne consegue che non sono tali i locali complementari allabitazione, quali le soffitte, gli stenditoi chiusi o quelli di sgombro, dispense, lavanderie, che devono essere invece computati ai fini della volumetria consentita (cfr. ad es. Consiglio Stato, sez. IV, 16 marzo 1998, n. 443 e T.A.R. Lazio, sez. II, 21 giugno 2004, n. 6016).
La Provincia non può ignorare il contenuto del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, in quanto larticolo 14 L.R. 47/1978 prevede che, in sede di approvazione delle varianti dei piani regolatori, la provincia deve verificare losservanza delle prescrizioni, indirizzi e direttive contenuti negli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale sovraordinati. Non sussiste difetto di motivazione, qualora la Provincia richiami la norma del piano sovraordinato, precisa e vincolante, che impedisce lapprovazione delle varianti di piano regolatore, nè sono violate le prerogative comunali, in quanto il procedimento di approvazione delle varianti di piano regolatore prevede lintervento della Provincia, intervento che ha per scopo…
E legittimo, poiché risponde alla logica di economicità ed efficacia dellazione amministrativa, il rilascio di un permesso di costruire di tipo misto, che contempli sia opere oggetto di sanatoria che opere di nuova costruzione, qualora il tutto avvenga nellambito di una valutazione complessiva, sotto il profilo edilizio e urbanistico, da parte dellamministrazione competente.
Ai fini del rilascio della concessione edilizia, la compatibilità ambientale riguarda anche le opere provvisorie se la zona in cui vanno a collocarsi è tutelata dalla legge e se hanno una consistenza rilevante (Fattispecie relativa ad un deposito di 31 carri ferroviari allaperto in area sottoposta a vincolo paesaggistico).
Un gazebo (costruzione a forma ottagonale in legno, con una dimensione di cm 320 x cm 320 x cm 290, con tre lati chiusi con tamponamento in legno, con tre lati semiaperti con un grigliato in legno e due lati aperti) è soggetto a concessione edilizia, in quanto costituisce un manufatto che, anche se non infisso al suolo, comporta in modo rilevante una trasformazione e/o alterazione dello stato dei luoghi, anche perché non ha carattere di assoluta temporaneità e precarietà. Ogni manufatto che comporta una trasormazione e/o alterazione dello stato dei luoghi e che non abbia carattere temporaneo è soggetto al…
Lart. 3 LR Sardegna n. 20 del 1.7.1991 (che prescrive che nelle zone A, prive di strumento attuativo vigente, gli interventi di demolizione nonché quelli di ricostruzione sono subordinati alla redazione di un Piano attuativo esteso almeno all intero isolato) può trovare applicazione solo in caso di demolizione integrale dell edificio e sua successiva completa ricostruzione, mentre non è necessario un piano attuativo nellipotesi di sostituzione e ricostruzione degli elementi strutturali di un edificio limitatamente alle parti degradate o crollate.
E illegittimo, per carenza di motivazione e difetto dei presupposti, il P.R.G. che destini a verde privato unarea precedentemente classificata zona di carattere intensivo con destinazione edificatoria, laddove allinterno del comparto edificatorio solamente larea del ricorrente abbia visto modificata la preesistente destinazione e non risulti spiegato con idonea motivazione il fatto per il quale dovrebbe ritenersi giustificato il sacrificio imposto alle legittime aspettative del ricorrente. (Nel caso di specie, larea, sulla quale era stato realizzato un chiosco con annessa platea asfaltata adibita a pista da ballo, conformemente alla precedente destinazione positiva e piano di lottizzazione, per effetto del nuovo P.R.G….
La necessità della comunicazione dellavvio del procedimento ai destinatari dellatto finale è stata prevista dallart. 7 L. 241/90 non solo per i procedimenti complessi che si articolano in più fasi (preparatoria, costitutiva ed integrativa dellefficacia), ma anche per quelli che si esauriscono direttamente con ladozione dellatto finale, i quali comunque comportano una fase istruttoria da parte della stessa autorità emanante. La portata generale del principio è confermata dal fatto che il legislatore (art 7, 1° comma, ed art. 13 L. 241/90) si è premurato di apportare delle specifiche deroghe (speciali esigenze di celerità , atti normativi, atti generali, atti di…
La circostanza che una persona sia agevolmente individuabile come soggetto interessato al procedimento non basta, di per sé sola, a renderla titolare del diritto ad essere informata dellinizio del procedimento stesso, essendo necessario ravvisare a tal fine, nel provvedimento finale, un potenziale effetto pregiudizievole per la predetta, giuridicamente apprezzabile.
Il diritto alla rilocalizzazione è previsto e configurato dalla legislazione regionale 1 dicembre 1998 n. 38 e dalla normativa comunale (art.11.1 del testo coordinato delle norme di PSC, POC e RUE del Comune di Modena) in funzione di ristoro (aggiuntivo rispetto alle indennità altrimenti spettanti) dei proprietari di edifici pregiudicati dalla realizzazione di opere pubbliche stradali, ferroviarie e idrauliche, ai quali viene offerta la possibilità di acquisire a prezzo ridotto terreni di proprietà comunale per la ricostruzione degli edifici stessi. Il beneficio in questione trova la sua causa nel sacrificio imposto sullimmobile impattato che, per la sua incompatibilità con lopera…
Lonere della prova del mancato inizio dei lavori assentiti con licenza edilizia, incombe al comune che ne dichiara la decadenza, alla stregua del principio generale in forza del quale i presupposti dellatto adottato devono essere accertati dallautorità emanante. E illegittimo il provvedimento di decadenza della concessione di costruzione per mancato inizio dei lavori, ove risulti leffettuazione, entro il termine prescritto, di opere (nella specie sbancamenti, demolizione di alberi e scavo di buche per il getto di plinti di fondazione) dalle quali sia dato desumere in modo certo la concreta volontà del titolare della concessione di realizzare effettivamente lopera. Lannullamento della…
La maggiore o minore facilità di rimozione non rileva ai fini della qualificazione di unopera edilizia in termini di precarietà, nè assumono valenza decisiva la struttura del manufatto abusivo, la sua tipologia o i materiali utilizzati. Ciò che rileva al fine della qualificazione di unopera edilizia come precaria è la funzione cui è obiettivamente finalizzata lopera, con la conseguenza che solamente le costruzioni destinate ab origine al soddisfacimento di esigenze contingenti e circoscritte nel tempo saranno esenti dallobbligo della concessione, mentre vi saranno assoggettate le opere destinate ad una utilizzazione perdurante nel tempo (Nel caso in esame, era stata abusivamente…
Larticolo 7 del d.l. n. 9/1982, convertito in legge n. 94/1982, prevede che le pertinenze degli edifici già esistenti siano soggette a semplice autorizzazione edilizia, peraltro a titolo gratuito. La nozione di pertinenza, nel sistema delineato dalla legge n. 94 del 1982, non comprende, però, la realizzazione di manufatti di notevole consistenza occupanti aree e volumi diversi rispetto alla res principalis (Nel caso di specie, lopera era rappresentata da un chiosco in legno, con piattaforma in muratura, avente pianta di forma ottagonale, con lato di circa m. 1,60 e copertura a tetto con altezza compresa tra m. 2,35 e m….
Ai sensi dellart. 16 L 17 agosto 1942 n. 1150, relativo ai piani particolareggiati, ma applicabile anche ai piani di lottizzazione, il termine decennale si applica solo alle disposizioni di contenuto espropriativo e non anche alle prescrizioni urbanistiche di piano che rimangono pienamente operanti e vincolanti senza limiti di tempo fino alleventuale approvazione di un nuovo piano attuativo. Il parere favorevole tacitamente formatosi ai sensi del co. 3 dellart. 14 della l.r. n. 71/1978 è suscettibile di revoca e/o annullamento, ma solo previo esperimento dei relativi adempimenti procedimentali e previa valutazione comparativa dellinteresse pubblico e di quello dei soggetti privati…
Limmobile non può essere considerato come unifamiliare qualora esista un doppio ingresso e due distinte cucine allinterno del fabbricato. Lutilizzo unifamiliare presuppone una unitarietà della comunione di vita e di mensa, sicchè la esistenza di due cucine (e il doppio ingresso) non sono coerenti con una simile classificazione.
Il D.P.R. n. 380/2001 (come già, in precedenza, la legge n. 47/1985) ha predisposto una disciplina puntuale ed esaustiva della sanatoria in materia edilizia, tale da non ammettere spazi residui che consentano di affermare, in via interpretativa, la sopravvivenza della cd. sanatoria giurisprudenziale, che si basava sullincongruenza di un provvedimento che imponesse la demolizione di opere di cui dovrebbe poi essere autorizzata la (ri)costruzione. Il permesso in sanatoria è un provvedimento tipico la cui applicazione non può che essere specificamente disciplinata dalla normativa e ammessa solo entro i limiti delineati dal legislatore, senza che sia possibile, da parte dellAmministrazione, lesercizio…
La prova dell effettiva e piena conoscenza della concessione edilizia rilasciata ad un terzo – da dimostrarsi in modo rigoroso da chi eccepisce la tardività dell impugnazione – si verifica, di regola, in assenza di altri ed inequivoci elementi, non col mero inizio dei lavori, ma solo con la loro ultimazione o, almeno, quando i lavori stessi siano giunti al punto tale che non si possa avere più alcun dubbio in ordine alla consistenza, all entità e alla reale portata dell intervento edilizio assentito. Il termine per l impugnazione della concessione edilizia da parte di terzi, che assumono di aver…
La dichiarazione di pubblica utilità ha leffetto di sottoporre il bene al regime di espropriabilità, determinando laffievolimento del diritto di proprietà e ponendosi come presupposto dellespropriazione. Essa, incidendo direttamente sulla sfera giuridica del proprietario, è immediatamente lesiva e, come tale, autonomamente impugnabile. La dichiarazione di pubblica utilità in termini procedimentali non è un subprocedimento del procedimento espropriativo, ma è un procedimento autonomo, che si conclude con un atto di natura provvedimentale, immediatamente impugnabile. Per lavvio del procedimento che si conclude con la dichiarazione di pubblica utilità, in quanto procedimento autonomo nellambito del più generale procedimento espropriativo, è necessaria la comunicazione…
Lart. 3, comma 2, l. 241/90 esclude dallobbligo di motivazione gli atti normativi e quelli a contenuto generale, nel cui novero rientra la variante al piano regolatore generale. Le scelte urbanistiche costituiscono apprezzamenti di merito sottratte al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità. Le scelte discrezionali relative alla destinazione di singole aree non necessitano di apposita motivazione oltre a quella che si può evincere dai criteri generali seguiti nellimpostazione del PRG, risultanti dalla relazione illustrativa del piano. Le evenienze che giustificano una più incisiva e singolare motivazione della variante al…
Lart. 31, lettera d), L. 5 agosto 1978, n. 457, definiva la ristrutturazione edilizia come un intervento rivolto a trasformare lorganismo edilizio mediante un insieme sistematico di opere che può portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Il concetto di ristrutturazione edilizia comprende anche la demolizione seguita dalla fedele ricostruzione del manufatto, purché tale ricostruzione assicuri la piena conformità di sagoma, di volume e di superficie tra il vecchio ed il nuovo manufatto. Lart. 10 del T.U. edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380), nellindividuare le opere soggette a permesso di costruire e le…
Ai fini dellosservanza delle norme sulle distanze dal confine, il terrapieno ed il muro di contenimento che hanno prodotto un dislivello oppure hanno aumentato quello già esistente per natura dei luoghi costituiscono costruzioni. Nel caso di specie i giudici hanno ritenuto che lopera, ai fini del computo delle distanze, non poteva essere considerata come lavoro di sostegno e contenimento ma come una nuova costruzione, in quanto il terreno avente pendenza naturale non richiedeva alcuna opera di sostegno. I muri di cemento armato erano, dunque, finalizzati non già al contenimento del naturale declivio del terreno, ma a sostenere unopera artificiale (terrapieno)…
Le scelte urbanistiche costituiscono apprezzamenti di merito sottratte al sindacato di legittimità salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità. Le scelte discrezionali relative alla destinazione di singole aree non necessitano di apposita motivazione oltre a quella che si può evincere dai criteri generali seguiti nellimpostazione del PRG, risultanti dalla relazione illustrativa del piano. Lesigenza di una più incisiva e specifica motivazione è ravvisabile solo allorché sussistano particolari situazioni che abbiano creato aspettative o affidamenti in favore di soggetti le cui posizioni appaiano meritevoli di specifica considerazione; tali situazioni si concretano nel superamento degli standards…
In materia urbanistica è sostanzialmente inconfigurabile una disparità di trattamento perché non è ipotizzabile quella identità di situazioni soggettive ed oggettive che costituisce il necessario presupposto su cui fondare il vizio in questione. Possono riaprirsi i termini per la presentazione di nuove osservazioni allo strumento urbanistico da parte dei privati solo quando le variazioni introdotte siano di rilevante entità, conseguenti a scelte dellAmministrazione che approva il progetto di piano e tali da configurare una nuova adozione dello strumento in itinere. Deve, tuttavia, trattarsi (ed il ricorrente lo deve dimostrare con analisi tecniche, supportate da dati empirici) di modifiche tali da…
La presentazione dellistanza di sanatoria edilizia ex art. 13 L. n. 47/1985 (ora, art. 36 D.P.R. n. 380/2001), anteriormente alla impugnazione dellordinanza di demolizione (o del provvedimento di irrogazione delle altre sanzioni per abusi edilizi) produce leffetto di rendere inammissibile limpugnazione stessa per carenza di interesse. Ciò in quanto dallistanza consegue la perdita di efficacia dellordinanza di demolizione, il riesame dellabusività dellopera, sia pure al fine di verificarne leventuale sanabilità, e la necessaria formazione di un nuovo provvedimento esplicito od implicito (di accoglimento o di rigetto) Il ricorso giurisdizionale avverso un provvedimento sanzionatorio proposto successivamente allistanza di concessione in sanatoria…
E illegittima la norma del regolamento edilizio che, relativamente alle caratteristiche dimensionali delle unità immobiliari, prescrive che gli alloggi devono avere una superficie minima netta di abitazione, comprensiva dei servizi, di mq. 45. Tale prescrizione si risolve in una limitazione dello jus aedificandi ed inerisce ad un aspetto che non può essere disciplinato, oltre certi limiti, dallente locale, potendo semmai trovare la propria definizione nella legislazione statale o regionale, anche al fine di evitare difformità di regolamentazioni. Nel rispetto della disciplina urbanistico edilizia rientra nella libertà di iniziativa costituzionalmente garantita dellimprenditore, la scelta di edificare tipologie edilizie per una, due…
La comunicazione di cui allart. 7 l. 241/1990 non è dovuta in presenza di procedure promosse a iniziativa di parte, tra cui rientra la procedura volta alla sanatoria edilizia. (N.d.R. Per effetto dellart. 5 l. 15/2005, in vigore dall8/3/2005, la comunicazione di avvio del procedimento è obbligatoria anche nei procedimenti ad iniziativa di parte). Una volta riscontrato il carattere abusivo delle opere e la necessità della loro rimozione, viene meno ogni interesse allaccoglimento del gravame avverso il diniego dellautorizzazione sanitaria, in quanto la rimozione degli abusi viene, di fatto, ad inibire lutilizzazione del titolo autorizzatorio. Lesercizio dissociato dei poteri che…
La distanza lineare minima dalla strada pubblica ha ragione dessere per una struttura urbanistico-edilizia che costituisca un vero e proprio corpo di fabbrica e non per aree a parcheggio duso pubblico in cui sussistono solo minime materializzazioni non occludenti. (Nel caso di specie erano stati realizzati parcheggi di superficie ad una distanza lineare dalla strada pubblica sotto il minimo (m. 5). Il TAR ha qualificato tali parcheggi come infrastrutture, circostanza che esime dal rispetto del limite lineare). Il diritto ed obbligo di costruire idonei spazi sotterranei a mo di garages sancito dallart. 9 l. 24/3/1989, n. 122 (cosiddetta legge Tognoli),…
Lesercizio del potere di autotutela da parte della P.A. richiede non solo lesistenza di un vizio dellatto da rimuovere, ma anche lesistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione dellatto (che non si identifica nel mero ripristino della legalità violata) e la sua comparazione con gli interessi privati sacrificati quando, per effetto del provvedimento ritenuto illegittimo, siano sorte posizioni giuridiche qualificate e consolidate nel tempo (fra le tante C.d.S., sez. V^, n. 1150 del 1 marzo 2003, TAR Campania Napoli, sez. IV n. 4077 del 23 aprile 2003). Anche lart. 21 nonies della legge n. 241 del 1990,…
Nel caso di impugnazione di provvedimenti riguardanti la realizzazione di unopera pubblica nellambito della circoscrizione del TAR per lEmilia Romagna, tale TAR risulta competente a decidere il ricorso di primo grado, ai sensi dellart. 2, lettera b), n. 3 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034 (applicabile anche nel caso di impugnazione di soggetti investiti di funzioni pubbliche, che esercitano la loro attività nei limiti della circoscrizione del TAR periferico).
L’occupante abusivo di un fondo risponde dei danni derivati al proprietario per effetto della sopravvenuta edificabilità del fondo medesimo, intervenuta nelle more del processo e della restituzione del bene. (Nel caso di specie il danno è stato quantificato dal C.T.U., in relazione allutile detraibile, e quindi al mancato esercizio del diritto di edificare, in L. 17.576.371, pari al valore di costruzione delledificio ed al maggior valore che il lotto avrebbe così acquisito meno i costi di costruzione).
Il termine annuale previsto dagli artt. 1168 e 1170 cc deve essere osservato a pena di decadenza, per cui il suo rispetto costituisce un presupposto necessario dellesercizio dellazione che, se posto in discussione dal convenuto con leccezione di decadenza, deve essere provato dallattore. Nel caso di spoglio posto in essere con più atti, il termine di un anno per lesercizio delle azioni possessorie decorre dal primo atto quando quelli successivi risultino obiettivamente legati al primo in dipendenza dei caratteri intrinseci e specifici degli atti stessi, così da profilarsi come progressiva estrinsecazione di un medesimo disegno dello stesso iter esecutivo o…
Il termine entro il quale può essere esercitato il potere inibitorio previsto dagli articoli art.22 e 23 del D.P.R.380/2001 [secondo cui la denuncia di inizio di attività (DIA) va presentata trenta giorni prima delleffettivo inizio dei lavori ed entro lindicato termine può essere inibita la esecuzione delle previste trasformazioni ove sia riscontrata lassenza di una o più delle condizioni normativamente previste (6°comma)] è da ritenersi perentorio, sia per la certezza dei rapporti giuridici, sia perchè, ove la norma introduce una limitazione temporanea allo jus aedificandi, che è facoltà attinente al diritto di proprietà, detta limitazione temporanea non può che avere…
In forza dellart. 31 comma 2, l. 28 febbraio 1985 n. 47, per il quale in caso di opere interne ad edifici già esistenti si richiede che le stesse siano state completate funzionalmente, per ottenere il condono dellabusivo mutamento della destinazione duso di un immobile è sufficiente che lo stesso sia stato “completato funzionalmente” entro il termine del 1° ottobre 1983, vale a dire che entro tale data (anche se le attività costruttive siano ancora in corso) limmobile deve essere comunque già fornito delle opere indispensabili a rendere effettivamente possibile un uso diverso da quello assentito (Consiglio Stato, Sez. V,…
Una “ristrutturazione” – come definita dallart. 31 comma 1 lett. d) l. 5 agosto 1978 n. 457 – si configura quando limmobile sul quale si lavora resta immutato nella forma, volume ed altezza. Con la ristrutturazione si può ottenere un manufatto edile diverso dal precedente, in tutto od in parte, ma non con la esecuzione di nuovi volumi, bensì con leliminazione o la variazione di elementi od impianti esistenti nellimmobile o con linserimento di nuovi elementi od impianti, oltre che con il rifacimento o la sostituzione di elementi costitutivi dellimmobile medesimo (Cons. Stato, sez. V, 18 dicembre 2000, n. 6768).
Nel campo urbanistico, la cessione di aree al Comune da parte del proprietario, beneficiario del permesso edilizio, non rappresenta qualcosa di extra ordinem, costituendo invece il frutto di una prassi ben conosciuta e accettata, affermatasi peraltro prima ancora che venisse emanata la legge urbanistica. Lidea, quindi, che lutilizzazione edificatoria dei suoli comporti per il proprietario non solo vantaggi, ma anche oneri, fa parte della cultura comune. La clausola di cessione gratuita delle aree, accettata al momento della voltura della concessione edilizia, ha un valore vincolante.
Il rapporto che lega una concessione alla successiva variante si atteggia in maniera differenziata a seconda del concreto contenuto precettivo dellassenso rilasciato in epoca posteriore, di guisa che non sempre allannullamento di quello originario consegue di necessità linsanabile invalidità derivata del secondo. Allepoca dei fatti di causa (1992 1994) era dato distinguere, nellambito del vasto genere delle varianti, ben tre sottotipi, diversamente denominati in dottrina e, del pari, soggetti a differenziate discipline positive. 1) la variante c.d. non essenziale (o propria), di regola finalizzata ad apportare modeste correzioni ad un primitivo progetto approvato dallautorità amministrativa, onde adeguarlo a sopravvenienze,…
La realizzazione di un impianto fognario non richiede lautorizzazione paesaggistica, trattandosi di opere che non hanno alcun impatto sui valori del sito, a motivo della loro collocazione sotterranea oltrechè per la modesta entità del manufatto destinato ad ospitare limpianto di sollevamento della rete fognaria.
La realizzazione di un impianto fognario non richiede lautorizzazione paesaggistica, trattandosi di opere che non hanno alcun impatto sui valori del sito, a motivo della loro collocazione sotterranea oltrechè per la modesta entità del manufatto destinato ad ospitare limpianto di sollevamento della rete fognaria.
Incombe sul venditore, convenuto in giudizio con unazione di accertamento negativo, lonere di dimostrare di aver trasmesso a controparte la documentazione attestante la riduzione del vincolo di inedificabilità di un immobile, qualora il convenuto medesimo abbia assunto contrattualmente tale obbligo in sede di stipula del rogito dacquisto.
Nelle more della conclusione di un procedimento di condono edilizio attivato nel 1986, non è consentito effettuare dei lavori, sia pure solo manutentivi, su un corpo di fabbrica che non è stato ancora riconosciuto legittimo dal punto di vista edilizio ed urbanistico. In altri termini prima dellesito favorevole della richiesta di condono edilizio, non è consentito al privato di effettuare interventi edilizi ulteriori. La sospensione dei procedimenti sanzionatori ex art. 38 l. 47/85 in pendenza di una domanda di condono edilizio (nel caso in esame ai sensi dellart. 32 della l. 326/03) non è automatica, ma è subordinata allastratta sanabilità…
Qualora tra le parti sia già in corso un contenzioso relativo al titolo originario, non sussiste alcun onere per la P.A. di dare comunicazione dellavvio del procedimento relativo al titolo in variante ai sensi dellart. 7 della legge n. 241/1990; la semplice variante del medesimo, infatti, si iscrive nellambito del medesimo procedimento amministrativo. Il codice della strada si limita a prevedere, in astratto, le caratteristiche strutturali e funzionali delle strade, mentre la classificazione in concreto dellopera viaria risulta riservata dalla normativa primaria (e, segnatamente, dagli artt. 13 e 36 d.lgs. n. 285/92) alliniziativa provvedimentale dellente proprietario; ciò non significa che…
La notificazione di un verbale di contestazione e accertamento di infrazioni e inadempimenti, redatto da Agenti di Polizia, nella misura in cui consente ai soggetti interessati di prendere conoscenza del procedimento avviato, spiega gli stessi effetti della comunicazione di avvio del procedimento ex artt. 7 e segg. L. n. 241 del 1990. I verbali di accertamento redatti dai pubblici ufficiali fanno piena prova, fino a querela di falso, oltre che della provenienza dei medesimi da chi li ha redatti, anche dei fatti attestati come avvenuti in presenza dellautore del verbale o conosciuti dal medesimo in base alle dichiarazioni raccolte o…
Lautorizzazione paesaggistica di cui allart. 151 del D.lgt. n 490/1999 costituisce condizione di efficacia della concessione edilizia, sicchè questultima, pur non essendo illegittima, non esplica, tuttavia, alcun effetto in assenza del prescritto atto autorizzatorio. Finché il procedimento non giunge a conclusione attraverso il perfezionamento della necessaria autorizzazione e la definizione delliter procedimentale attraverso la formazione del silenzio-assenso della Sovrintendenza ai beni ambientali ed architettonici, a cui gli atti devono essere trasmessi, nessun diritto può essere vantato e, quindi, nessuna lesione patrimoniale correlata al diritto medesimo può essere fatta valere dagli interessati.
E illegittima, per violazione dellarticolo 27 delle N.T.A. al P.R.G. del Comune di Cervia, una concessione edilizia con cui si consentano, unitamente allampliamento delledificato residenziale rispetto allesistente, altre destinazioni duso (uffici). E illegittima, per violazione dellarticolo 27 delle N.T.A. al P.R.G. del Comune di Cervia, una concessione edilizia con cui si consentano, unitamente allampliamento delledificato residenziale rispetto allesistente, altre destinazioni duso (uffici).
La qualificazione dei provvedimenti amministrativi va effettuata tenendo conto del contenuto concreto del potere esercitato e ciò a prescindere dalla mancata od errata indicazione della norma di riferimento. (Nel caso in esame il Sindaco di Riccione, per evitare il protrarsi di gravi disagi provocati alla viabilità e dalla sicurezza della circolazione nonchè i pericoli per la pubblica incolumità e per lordine pubblico, aveva limitato, con un provvedimento contingibile ed urgente, lorario di attività di un esercizio pubblico). I provvedimenti contingibili ed urgenti, stante lurgenza di intervenire che ne giustifica lemanazione, sono incompatibili con le garanzie procedimentali e partecipative di cui…
Compete allo Stato la fissazione dei c.d. “limiti di esposizione”, ossia i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico che non devono essere superati in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori per assicurare la tutela della salute, e dei c.d. “valori di attenzione”, intesi come valori di campo da non superare, a titolo di cautela rispetto ai possibili effetti a lungo termine, negli ambienti abitativi e scolastici e nei luoghi stabiliti a permanenze prolungate. Compete, invece, alle Regioni ed agli Enti Locali il perseguimento di “obiettivi di qualità” a tutela della salute, che non possono però portare…
Nellambito del sistema della L. 47/1985, qualora linteressato abbia attivato il procedimento per ottenere la concessione di costruzione edilizia in sanatoria di abusi, il ricorso proposto contro un provvedimento demolitorio emesso in precedenza, diviene improcedibile, essendo venuta meno lefficacia dellordine repressivo impugnato, atteso che a seguito dellistanza di condono esso deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria (espressa o implicita) o da un nuovo provvedimento. Stante il richiamo effettuato dallart. 32, comma 25, L. 326/2003 (condono edilizio) alle disposizioni di cui ai capi IV e V della L. 47/1985, il principio di cui sopra si applica anche alle opere…
Nel riparto della giurisdizione non si deve aver riguardo alla prospettazione della parte attrice quanto alla qualificazione della posizione soggettiva dedotta a fondamento della domanda. La legge n. 10 del 1977 trova applicazione soltanto nelle controversie in cui vengono in discussione provvedimenti emessi nella sua vigenza (art. 18) ed in base ad essa, e non opera invece riguardo alle controversie concernenti provvedimenti perfezionati anteriormente.
E di immediata applicazione il divieto di autorizzazione paesaggistica in sanatoria ex art. 146, comma 8, lett. C) del d. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, in ragione della natura sostanziale di tale norma delimitativa del relativo potere, come tale non incisa dalle previsioni transitorie di rango esclusivamente procedimentali del successivo art. 159. Il fondamentale rango che il valore paesaggio rinviene nel testo costituzionale e nella evoluzione della sensibilità giuridico-sociale risulta pienamente ed effettivamente garantito proprio attraverso un intervento amministrativo di tipo preventivo, che valuti la compatibilità del progetto edificatorio con il contesto ambientale di riferimento nella sua dimensione reale…
Lart. 14 del D.lgs. n 22/1997 presuppone, ai fini dellaccertamento della responsabilità derivante dallillecito amministrativo in capo al proprietario, la sussistenza dellelemento psicologico, cioè del dolo e della colpa, vale a dire dellimputabilità dellevento al proprietario dellarea investita dai rifiuti. In caso contrario, va esclusa la responsabilità del proprietario dellarea oggetto dellabbandono di rifiuti da parte del conduttore dellimmobile medesimo.
Sono illegittimi lordine di sospensione dei lavori e la successiva ordinanza di rimessa in pristino, nel caso di lavori che non comportino alcun mutamento sostanziale di destinazione duso che, comè noto, è rilevante (sotto il profilo urbanistico) soltanto se avviene tra diverse categorie urbanistiche (residenziale, commerciale-direzionale, produttiva, agricola). [Nella fattispecie la categoria urbanistica è rimasta sempre quella agricola, trattandosi di trasformazione di ripostiglio agricolo in stalla, senza la realizzazione di opere edilizie].
Lart. 15, II comma, del DPR 6 giugno 2001 n. 380 sancisce la decadenza del permesso di costruire come effetto automatico del trascorrere del tempo. La realizzazione della parte dellintervento non ultimata nel termine stabilito è subordinata al rilascio di nuovo permesso per le opere ancora da eseguire, salvo che le stesse non rientrino tra quelle realizzabili mediante denuncia di inizio attività ai sensi dellarticolo 22.
LAmministrazione ha sempre lobbligo di accertare, in occasione del rilascio di un titolo abilitativo edilizio, la legittimazione sostanziale del richiedente. Non vi è alcuna differenza tra lesame del titolo di godimento che lAmministrazione svolge in sede di rilascio del permesso di costruire e quello svolto in sede di verifica dei presupposti della d.i.a. poiché, in entrambi i casi, essa verifica soltanto lesistenza di una posizione legittimante, sia pure allesclusivo fine di assicurare un ordinato svolgimento dellattività urbanistica, conforme allassetto dei rapporti interprivati relativi allarea interessata dallintervento. LAmministrazione non è tenuta a svolgere complessi e laboriosi accertamenti; anzi, non deve entrare…
Nel caso di contrasto tra previsioni urbanistiche comunali previgenti (nel caso di specie: PRG di Modena approvato nel 1991) e piano paesistico sopravvenuto (in Emilia-Romagna: nel 1993), le prescrizioni contenute nel piano paesistico hanno natura immediatamente impositiva, anche nei confronti dei privati e prevalgono sulle diverse destinazioni duso contenute nei previgenti strumenti urbanistici. Dalla elencazione del contenuto del piano paesistico, quale risulta dallart. 23 R.D. n. 1357/40, si evince la possibilità di limitare il diritto dei privati di utilizzazione dei beni vincolati, sino al punto di consentire anche lesclusione delledificazione quando essa risulti in grado di compromettere la conservazione dei…
Lattività di annullamento di autorizzazioni edilizie ex art. 27 L. n 1150/1942, ora art. 39 D.P.R. n 380/2001, per violazione di strumenti urbanistici o, in generale, di precetti normativi, è attività svolta dufficio a tutela della legittimità degli atti posti in essere dallamministrazione comunale. Come tale essa prescinde dallinteresse del privato, il quale abbia, eventualmente, provocato lintervento dellEnte sovraordinato, dotato del potere di annullamento delle precitate autorizzazioni, talchè il privato medesimo non può considerarsi titolare di alcuna posizione differenziata.
E legittimo il rigetto della domanda di ristrutturazione edilizia laddove il Comune abbia appurato linesistenza, al momento della presentazione della domanda, del fabbricato da ristrutturare, poiché in tal caso manca il presupposto stesso cioè la preesistenza di un organismo edilizio da trasformare per poter qualificare lintervento come ristrutturazione edilizia. (Nel caso di specie, alla data della presentazione, da parte del ricorrente, della domanda di concessione – 22.10.1998 – il fabbricato in questione non esisteva più né in tutto né in parte, essendo definitivamente crollato nel 1997 a seguito dei lavori di costruzione di un adiacente muro di contenimento).
Laddove latto della P.A. abbia illegittimamente impedito la realizzazione legittima ed assentita di un progetto di demolizione e ricostruzione di un vecchio fabbricato e laddove, nelle more del processo, la realizzazione del progetto sia definitivamente preclusa per ladozione del P.R.G. che impedisce lattività di demolizione e ricostruzione, deve escludersi che larea del risarcimento del danno si possa dilatare sino a comprendere lutile che sarebbe stato ricavato ove, dopo aver ricostruito il fabbricato, si fosse proceduto alla vendita dello stesso. In tale ipotesi il risarcimento del danno deve, invece, essere limitato al mancato guadagno, consistente nel mancato godimento dellimmobile, poiché, nella…
Nell’ambito del giudizio ex art. 35 D.lgs. 31/3/1998 n. 80, nel testo novellato dallart. 7 della L. 21 Luglio 2000 n. 205, in caso di mancato accordo fra le parti, al giudice dellottemperanza può essere sottoposta la determinazione del quantum da corrispondere a titolo di risarcimento danni nellambito di una procedura espropriativa, sulla base delle indicazioni di merito fissate nella decisione di cognizione, fatta comunque salva la possibilità di interventi di carattere integrativo giustificati da eventuali problemi di interpretazione. Ai fini della determinazione del quantum da corrispondere a titolo di risarcimento danni nellambito di una procedura espropriativa, lintegrale controvalore del…
La motivazione dellatto amministrativo di acquisizione al patrimonio comunale di un immobile abusivamente realizzato e dellannessa area di sedime, non può prescindere dallindicazione della concreta utilizzabilità delle opere e dellarea a fini pubblici, ma non richiede alcuna ponderazione tra interessi contrapposti (nel caso di specie era specificato che limmobile acquisito poteva essere destinato, alternativamente, a parcheggio per automezzi del Comune ovvero concesso in fitto a privati per lo svolgimento di attività industriali. Il TAR, dunque, ha ritenuto correttamente motivato il provvedimento). Lacquisizione del parere della commissione edilizia comunale non è prevista dallart. 7, comma 5, l. n. 47/85, né può…
La disciplina sulle distanze, sia essa scolpita nel codice civile, nei regolamenti edilizi ovvero negli strumenti urbanistici, si applica alle sole costruzioni, ovvero a qualsiasi opera non interrata, avente i caratteri della solidità, stabilità ed immobilizzazione rispetto al suolo. Presupposto essenziale affinché la disciplina sulle distanze trovi applicazione è la sporgenza del manufatto dal suolo, da riscontrare con riferimento al piano di campagna, cioè al livello naturale del terreno. Il pericolo di creazione di intercapedini insalubri non sussiste a fronte di gradinate realizzate seguendo la naturale pendenza di un lotto, e comunque al di sotto del piano naturale di campagna…
Nella Regione Emilia – Romagna fruiscono della presunzione di compatibilità col piano paesistico, stabilita dallart.37, comma secondo, delle sue Disposizioni transitorie, solo gli strumenti vigenti e le loro varianti, che siano approvati prima della sua entrata in vigore (29 giugno 1989).
Ai fini della decorrenza del termine per limpugnazione di una concessione edilizia rilasciata a terzi, leffettiva conoscenza dellatto si ha quando la nuova costruzione rivela in modo certo ed univoco le essenziali caratteristiche dellopera e leventuale non conformità della stessa al titolo o alla disciplina urbanistica, per cui, in assenza di altri univoci elementi probatori, il termine per limpugnazione inizia a decorrere dal completamento dei lavori (di norma sotto il profilo strutturale), a meno che non si sostenga lassoluta inedificabilità dellarea o si producano censure rilevabili sin dalla fase iniziale dei lavori, come per il rispetto delle distanze fra fabbricati….
Va ritenuto irricevibile per manifesta tardività il ricorso giurisdizionale avverso una concessione edilizia, rilasciata per la realizzazione di un capannone industriale, proposto dai proprietari finitimi e colà stabilmente residenti, laddove il gravame sia stato proposto oltre un anno dal rilascio e comunque otto mesi dopo linstallazione del cartello recante gli estremi essenziali del provvedimento impugnato, posto che il lungo tempo trascorso, la natura appariscente dei lavori autorizzati e lincontroversa stabile residenza dei ricorrenti in località attigua a quella in cui lopera è stata realizzata rendono ragionevolmente fondata la conoscibilità del provvedimento stesso in data ben anteriore al sessantesimo giorno precedente…
Le autorimesse fuori terra sono soggette alla disciplina urbanistica generale come ordinarie nuove costruzioni. Infatti le disposizioni di cui allart. 9 della legge n. 122/89 si riferiscono ai parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari da realizzarsi, anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti, nel sottosuolo degli immobili ovvero nei locali siti al piano terreno dei fabbricati o nel sottosuolo di aree pertinenziali esterne al fabbricato, ma non si riferiscono anche ai parcheggi da realizzarsi allesterno dei fabbricati. Possono considerarsi volumi tecnici – dei quali non si tiene conto ai fini del calcolo delle…
I vincoli soggetti alla previsione di decadenza di cui allart. 2 della legge 19 novembre 1968 del 1967 sono quelli preordinati ad espropriazione (o che comportino inedificabilità), ma della stessa natura partecipano quelle previsioni dello strumento urbanistico che limitano o che, comunque, svuotano il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene in modo tale da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, ovvero diminuendone significativamente il suo valore di scambio. (Nel caso di specie il C.d.S. ha ritenuto che la destinazione urbanistica impressa al terreno degli appellati – attrezzature a servizio delle zone A e B –…
La disciplina del condono edilizio deve ritenersi riconducibile alla materia governo del territorio di cui allart. 117, terzo comma, della Costituzione; tuttavia, dal momento che solo al legislatore statale spetta il potere di incidere sulla sanzionabilità penale, a questultimo va riconosciuta la discrezionalità in materia di estinzione del reato o della pena, o di non procedibilità. In questottica, con sentenza n. 196 del 2004 si è ritenuto che solo alla legge statale spetti lindividuazione della portata massima del condono edilizio straordinario di cui allart. 32 del decreto-legge n. 269 del 2003, attraverso la definizione sia delle opere abusive non suscettibili di…
In tema di condono edilizio ex l. 47/85, è legittimo il rilascio in sanatoria del certificato di agibilità in deroga alle sole disposizioni di natura regolamentare, purchè le opere non contrastino con le disposizioni in materia di sicurezza statica o di prevenzione degli incendi e degli infortuni e semprechè si accerti, a cura della competente autorità sanitaria, lesistenza degli indispensabili requisiti di ordine igienico.
Nel regime di comunione legale tra i coniugi, la costruzione di un manufatto su suolo di proprietà esclusiva di uno solo dei coniugi appartiene a questultimo in virtù delle disposizioni generali in materia di accessione e non rientra, quindi, nella comunione medesima ex art. 177, comma 1, lett. b) del codice civile. Conseguentemente, la diffida a demolire va notificata esclusivamente al proprietario del suolo. Il principio cosiddetto dispositivo con metodo acquisitivo operante nel processo amministrativo trova ragione di essere in riferimento solo ad atti e documenti formati ovvero custoditi dallAmministrazione, per i quali, non essendovi un immediato e generalizzato accesso…
Perché un intervento edilizio ricada nella definizione di “ristrutturazione”, offerta dallart. 31 comma 1 lett. d) l. 5 agosto 1978 n. 457, occorre che il manufatto sul quale si svolgono gli interventi rimanga il medesimo per forma, volume e altezza, in quanto il risultato della ristrutturazione può bensì essere un “organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente”, purché però la diversità sia dovuta a interventi comprendenti il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi del manufatto, ovvero leliminazione, la modifica e linserimento di nuovi elementi ed impianti e non già la realizzazione di nuovi volumi (nel…
Il provvedimento comunale che impone la demolizione di opere edilizie abusive non va sospeso anche se risulti presentata la domanda di sanatoria prevista dallart. 32 L. 24 novembre 2003, n. 326 allorché sia certo che le opere stesse rientrino in tipologia non sanabile ai sensi del comma 27 dellart. 32 citato. Non è necessario il parere della Commissione edilizia comunale nel caso di procedimento di rilascio della concessione edilizia in sanatoria, sia perché manca nella formulazione della legge unespressa previsione al riguardo (cfr. art. 13 della legge n. 47/1985, ora art. 36 del d.p.r. n. 380/2001), sia…
Incombe sullente esponenziale della collettività di riferimento la cura e la manutenzione delle strade nel caso in cui le stesse, sia pure di proprietà privata, vengano assoggettata in modo continuativo ad uso pubblico, in modo che si abbia una situazione corrispondente allesercizio di una servitù: ciò in quanto lutilizzo della strada da parte della collettività secondo le caratteristiche e nella misura di quelle comunali viene ad assorbire quello che della stessa fanno i privati proprietari, sicchè può affermarsi, in tal caso, lesistenza di un diritto di uso pubblico riconducibile alla fattispecie di cui allart. 825 c.c., che assoggetta al regime…
Ai sensi dellart. 4 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, ai fini dellutilizzazione degli edifici indicati nellart. 220 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, è necessario che il proprietario richieda il certificato di abitabilità al sindaco, allegando alla richiesta il certificato di collaudo, la dichiarazione presentata per liscrizione al catasto dellimmobile, restituita dagli uffici catastali con lattestazione dellavvenuta presentazione, ed una dichiarazione del direttore dei lavori che deve certificare, sotto la propria responsabilità, la conformità rispetto al progetto approvato, lavvenuta prosciugatura dei muri e la salubrità degli ambienti. Alla luce di tale norma, il certificato di abitabilità…
La recinzione è manufatto essenzialmente destinato a delimitare una determinata proprietà allo scopo di separarla dalle altre, a custodirla e difenderla da intrusioni. Essa non comporta di per sè una diversa utilizzazione urbanistica dellarea, essendo solo diretta a far valere quello ius excludendi alios costituente tipico contenuto del diritto di proprietà e legittimamente sacrificabile solo quando ricorrano le condizioni previsti dallordinamento in funzioni di superiori interessi pubblici, da adeguatamente motivarsi nel bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti.
L’art. 7, l. n. 241 del 1990, che prevede la comunicazione dellinizio del procedimento, con le modalità di cui al successivo art. 8, trova applicazione anche nel procedimento diretto allirrogazione dellindennità risarcitoria di cui allart. 15, l. 29 giugno 1939 n. 1497, per le opere abusive realizzate in area sottoposta a vincolo ambientale, tutte le volte in cui la partecipazione del destinatario della sanzione al relativo procedimento potrebbe inserire nella valutazione dellamministrazione elementi tali da determinare un suo diverso contenuto, quanto meno sotto il profilo del quantum.
L’Amministrazione comunale non esaurisce la possibilità di intervento e di controllo con seguente applicazione delle misure repressive e sanzionatorie allorché sia spirato il termine di venti giorni previsto dal comma 4, dellart. 9, del D.L. 285 del 1996, atteso che linteresse pubblico a reprimere condotte con esso confliggenti prevale sullinteresse privato alla certezza della situazione consolidatasi. Trascorso il termine di 20 giorni dalla presentazione della denuncia di inizio di attività, lamministrazione comunale può soltanto, ricorrendone i presupposti, esercitare i propri poteri in via di autotutela ed emanare solo successivamente gli eventuali provvedimenti sanzionatori del caso.
E legittimo lart. 17 del regolamento urbanistico del Comune di Fiesole che, negli immobili particolarmente tutelati, consente la realizzazione di parcheggi interrati soltanto ove non esistano altre possibilità. La legge 122/89, infatti, è di carattere straordinario e non impedisce ad una normativa locale (regionale e comunale) di fissare limiti non irragionevoli ad unapplicazione estensiva della disposizione statale. Lart. 9 della legge n. 122/1989, dunque, non è applicabile sempre e comunque in dispregio della possibilità del Comune di adeguarla, in modo ragionevole, alle esigenze e alla realtà del proprio territorio. Vale in proposito lautonomia dei Comuni in materia di assetto del…
L’art. 12, secondo comma, della legge n. 47/85 per la determinazione della sanzione in luogo della demolizione indica, per le opere abusive ad uso residenziale, il criterio del costo di produzione stabilito in base alla legge 27 luglio 1978 n. 392, mentre per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale il criterio del valore venale determinato a cura dellufficio tecnico erariale. E legittima la sanzione pecuniaria sostitutiva della demolizione, ex art. 12 l. 47/85, di complessivi Euro 159.068,72 ove il valore venale dellabuso (ampliamento di mq. 440 realizzato in aderenza al preesistente capannone industriale) seguendo il metodo…
La destinazione a zona agricola di unarea non può restringersi alla sola coltivazione del fondo, dovendosi ritenere ammissibili tutte quelle attività integrative e aggiuntive che non si pongono in insanabile contrasto con la generica funzione della zona, come area a valenza conservativa dei valori naturalistico-ambientali. (Nel caso di specie, il TAR ha ritenuto illegittimo il diniego della domanda di concessione edilizia per il mutamento di destinazione duso, da locale agricolo a locale commerciale, di un fabbricato utilizzato dapprima come deposito di tabacchi e successivamente come casa di campagna. Il diniego era motivato unicamente sul presupposto che la destinazione duso prevista…
Se pur in modo non univoco, la giurisprudenza ha avuto modo di precisare che salvo che non si tratti di opere di modeste dimensioni e con destinazione delle stesse ad usi episodici o meramente complementari (ad es. cantine, locali adibiti a strutture tecnologiche, garage al servizio di un appartamento) i locali interrati debbono computarsi ai fini della volumetria ammissibile (Cons. St. V Sez. 15/6/2001 n. 3177; T.A.R. Marche 4/2/2003 n. 21).
L’obbligo del rispetto della distanza minima assoluta tra pareti finestrate e pareti di edifici esistenti è inderogabile anche per la p.a. preposta al rilascio della concessione edilizia.
La concessione del condono edilizio, se comporta la possibilità di mantenere limmobile nella sua destinazione duso (seppure contrastante con quella astrattamente consentita dal piano regolatore generale), non muta però la destinazione urbanistica dellarea su cui sorge il manufatto stesso. Non sono ipotizzabili sul manufatto possibilità di ulteriori modificazioni di destinazione duso non consentite dalle prescrizioni urbanistiche vigenti in ordine allarea su cui sorge il manufatto. Il rilascio della sanatoria edilizia, ai sensi degli artt. 31 e segg. della legge n. 47 del 1985, se da un lato rende legittimo ledificio che era, strutturalmente e funzionalmente abusivo, dallaltro lato non conferisce…
Il criterio del completamento funzionale deve intendersi riferito ad una situazione per cui le opere, pur se non perfette fin nelle finiture, possano dirsi individuabili nei loro elementi strutturali e presentanti caratteristiche necessarie e sufficienti ad assolvere la funzione cui sono destinate. In buona sostanza, limmobile deve risultare già fornito delle opere indispensabili a rendere effettivamente possibile un uso diverso da quello asserito, in modo tale da risultare incompatibile con loriginaria destinazione.
Occorre il rilascio della previa concessione edilizia anche le costruzioni agevolmente amovibili (trattatasi, nel caso di specie, di costruzione in legno, mobile, non ancorata al suolo, delle misure di metri 3,65 x 3,65, dotata di finestre e di camino, posizionata sul piazzale solarium del rifugio Col Pradat ad altitudine di ca. 2000 m sul livello mare). La precarietà di un manufatto, che rende non necessaria la concessione edilizia, dipende non dal suo sistema dancoraggio, ma dalla sua idoneità a determinare una stabile trasformazione del territorio: il detto carattere va escluso quando trattasi di strutture destinate a dare unutilità prolungata nel…
Ai sensi dellart. 14, D.L.vo 22/1997, spetta alla P.A. dimostrare il comportamento doloso o colposo del proprietario dellarea inquinata che determina lobbligo di procedere alla rimozione o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi. Non è sufficiente ipotizzare ex post che la parte fosse in qualche modo a conoscenza dello stato dellarea, finchè questa considerazione non trova corpo in uno specifico provvedimento che ne dia atto e dimostrazione. In assenza di uno specifico accertamento di un comportamento doloso o colposo da parte del proprietario dellarea risultata inquinata ed in assenza di una corrispondente enunciazione a livello…
L’esecuzione di opere abusive costituisce presupposto sufficiente per ladozione di misure ripristinatorie, sicché questultime sono sufficientemente motivate con laffermazione dellaccertata abusività dellopera, essendo in re ipsa linteresse alla sua rimozione. Nel caso in cui sia decorso lungo tempo fra la realizzazione dellopera abusiva e ladozione della misura repressiva, lordine di demolizione deve contenere unadeguata motivazione sul pubblico interesse attuale al sacrificio delle posizioni soggettive ormai consolidate perché linerzia degli organi amministrativi preposti al controllo del territorio ingenera in capo al privato un evidente affidamento sulla regolarità delle opere e sulla carenza di interesse pubblico alla loro demolizione. Il proprietario limitrofo…
La finalità perseguita dal legislatore regionale è quella di favorire la creazione di nuove residenze attraverso il razionale recupero dei sottotetti e di evitare per tale via un ulteriore consumo di nuovo territorio altrimenti necessario per la soddisfazione dei bisogni delle famiglie. La L.r. 19/11/1999 n. 22 consente espressamente le modifiche alle altezze di colmo e di gronda e delle linee di pendenza delle falde, nel rispetto dei soli limiti di altezza massima degli edifici posti dallo strumento urbanistico, per permettere al sottotetto di raggiungere le caratteristiche di abitabilità (cfr. sentenze TAR Brescia 18/9/2002 n. 1176; 14/5/2002 n. 851; 20/4/2004…
Possono considerarsi volumi tecnici – dei quali non si tiene conto ai fini del calcolo delle volumetrie massime consentite nelle singole zone edificabili – quei soli volumi destinati ad ospitare impianti aventi un rapporto di strumentalità necessaria con lutilizzazione dellimmobile e che non possono essere sistemati allinterno della parte abitativa, come gli impianti idrici, termici e di ventilazione. Non possono, invece, essere considerati volumi tecnici i locali complementari allabitazione, quali le soffitte, gli stenditoi chiusi, i locali di sgombero o quei locali impropriamente definiti “sottotetto” ma che costituiscono, in realtà, vere e proprie mansarde, in quanto dotati di rilevante altezza…
La disposizione del regolamento edilizio secondo cui <<laltezza massima dei nuovi edifici non può superare laltezza degli edifici preesistenti e circostanti>> deve essere interpretata in modo restrittivo nel senso che, se il lotto da edificare risulta praticamente circondato da altri edifici preesistenti, laltezza massima da prendere in considerazione è quella massima di tali edifici che circondano la nuova costruzione, non risultando decisiva in senso contrario la maggiore altezza di edifici preesistenti, ma non immediatamente circostanti. Quando lo strumento urbanistico comunale prescrive che, in una zona di piano, laltezza massima degli edifici di nuova costruzione non può superare la media dellaltezza…
E illegittima la delibera del consiglio comunale che pretenda di dettare linterpretazione autentica di una norma di attuazione dello strumento urbanistico generale vigente, in quanto il piano regolatore generale è il risultato di un procedimento complesso, nel cui ambito alla fase delladozione, di competenza comunale, segue la fase dellapprovazione, spettante alla regione o allautorità da essa delegata, sicché il solo comune non ha la potestà di incidere, in maniera vincolante e unilaterale, sulla portata dispositiva di una prescrizione urbanistica senza il concorso di una convergente determinazione delle altre autorità competenti alla formazione del piano (cfr. T.A.R. Campania Napoli, sez. I,…
Il potere di annullamento del nullaosta paesistico da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, tramite la Soprintendenza per i beni ambientali darchitettonici, può riguardare soltanto motivi di illegittimità, ivi compreso il difetto di motivazione o di istruttoria nonché leccesso di potere sotto ogni profilo, ma non può estendersi a contestare le valutazioni di merito che rientrano nelle competenze della Regione eventualmente delegate, come in Emilia-Romagna, ai Comuni. (In questo senso Adunanza Plenaria del consiglio di Stato n.9 del 14 dicembre 2001).
Liscrizione delle strade vicinali negli elenchi comunali non ha efficacia costitutiva riguardo alla loro destinazione pubblicistica. Luso pubblico delle strade vicinali, specie ove il loro tracciato si addentri allinterno di zone montane impervie, di per sé non viene meno per effetto della impraticabilità parziale o totale dei percorsi al carreggio, in quanto, per mantenere detta funzione pubblicistica, risulta sufficiente la presenza, anche non frequente, di transito pedonale, purchè esso sia esercitato da parte della generalità degli abitanti e per qualsiasi loro utilità contingente. Affinché si produca la sdemanializzazione tacita riguardo allordinario regime di un bene demaniale o di un bene…
L’autorizzazione di cui allart. 87 del D. Lgs. 1/10/2003 n. 259 (cosiddetto Codice delle comunicazioni elettroniche), che subordina linstallazione di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche mobili GMS/UMTS al rilascio ad opera dellEnte locale di apposita autorizzazione, assorbe quello richiesto dal nuovo Testo unico delledilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380), che, allart. 3, lett. e), ricomprende espressamente tra gli “interventi di nuova costruzione”, come tali assoggettati a permesso di costruire ai sensi dellart. 10 dello stesso D.P.R., gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal Comune (e.2), nonché linstallazione di torri e tralicci…
Se il regolamento edilizio comunale prevede unaltezza minima per i vani accessori (quali corridoi, disimpegni in genere, bagni, gabinetti, ripostigli ecc..) tale previsione detta un limite inderogabile per evidenti ragioni di salubrità ed abitabilità, e tale previsione deve, altresì, operare in caso di riduzione delle altezze dei vani accessori attraverso la realizzazione di controsoffittature; a questultimo riguardo, infatti, con la realizzazione di tali opere si viene a ridurre lo spazio utilizzabile in altezza, con conseguente diretta ed immediata ricaduta sullareazione ed abitabilità del vano stesso, da cui i connessi rischi per la salubrità dellimmobile a destinazione abitativa.
I piani di lottizzazione costituiscono strumenti urbanistici normalmente alternativi ai piani particolareggiati e ad essi va applicato, in via analogica, il termine massimo di validità decennale entro il quale devono essere attuati (art. 16 comma 5 l. n. 1150 del 1942). Decorso tale termine, i piani divengono inefficaci per la parte inattuata (art. 17 comma 1 della stessa legge), salvi gli allineamenti e le prescrizioni di zona, nel rispetto sia dellinteresse pubblico per lesecuzione delle opere di urbanizzazione (cui si riferisce lart. 28 cit.), sia per quello volto alla edificazione dei lotti (Consiglio di Stato, sez. VI, 20 gennaio 2003,…
I volumi tecnici sono esclusi dal calcolo della volumetria a condizione che non assumano le caratteristiche di vano chiuso, utilizzabile e suscettibile di abitabilità. Per volumi tecnici, ai fini dellesclusione dal calcolo della volumetria ammissibile, debbono intendersi i volumi strettamente necessari a contenere ed a consentire laccesso a quegli impianti tecnici indispensabili per assicurare il comfort abitativo degli edifici, che non possano, per esigenze tecniche di funzionalità degli impianti, essere inglobati entro il corpo della costruzione realizzabile nei limiti imposti dalle norme urbanistiche. I sottotetti quando sono di altezza tale da poter essere suscettibili dabitazione o dassolvere a funzioni complementari,…
E illegittima, per violazione delle distanze dal confine, la concessione edilizia a costruire un piano seminterrato con la quota del soffitto sopraelevata rispetto al terreno circostante per una misura di circa 80 centimetri, poiché qualunque parte delledificio posta al di sopra della quota del terreno circostante deve rispettare le distanze dal confine. Non rileva, in proposito, che larticolo 7 lettera F.5 delle N.T.A. del Comune di Cesenatico assimili ai piani interrati quelli che hanno una parte sopraelevata rispetto alla quota del terreno circostante per una misura inferiore a cm 90. Tale norma non significa che tali opere possono essere ritenute…
Lattività dellamministrazione è vincolata dalle norme che disciplinano lattività edificatoria allinterno del Comune; questultimo, pertanto, deve limitarsi ad accertare la perfetta corrispondenza di tutti gli elementi progettuali con le anzidette prescrizioni, senza alcuna possibilità di imporre prescrizioni o limitazioni diverse. Il diniego di concessione edilizia per motivi estetici o limposizione di prescrizioni di natura estetica, non possono discendere dallastratta valutazione circa il valore estetico dellopera, ma debbono pur sempre essere ricondotti allapplicazione di norme e/o di criteri contenuti negli strumenti urbanistici o introdotti nel regolamento edilizio, ai sensi dellart. 33 n. 8 della legge n. 1150/1942.
L’art. 9, comma 9, del decreto-legge 30/12/1993, n. 557 (conv. dalla L. 26/2/1994, n. 133) prevede che per le variazioni nelliscrizione catastale dei fabbricati già rurali, che non presentano più i requisiti di ruralità non si fa luogo alla riscossione del contributo di cui allarticolo 11 della legge 28 gennaio 1977, n. 10, né al recupero di eventuali tributi attinenti al fabbricato ovvero al reddito da esso prodotto per i periodi di imposta anteriori al 1° gennaio 1993 per le imposte dirette, e al 1° gennaio 1994 per le altre imposte e tasse e per limposta comunale sugli immobili,…
La domanda risarcitoria, discenda da atti o da comportamenti amministrativi, non può mai essere promossa con azione di mero accertamento (e condanna), non essendo in tale ambito possibile il sindacato diretto dellazione amministrativa autoritativa, salvo che tale sindacato non sia già avvenuto. Ove manchi un atto negativo, dal cui annullamento (e sempre che non sia dubbia la spettanza del provvedimento favorevole) possa ricavarsi il dies a quo del ritardo ingiustificato, al privato tocca esperire la procedura del silenzio-rifiuto. Il previo esperimento della procedura del silenzio-rifiuto rileva come requisito per il risarcimento del danno da ritardo sotto due distinti profili: 1)…
Alla scadenza della concessione temporanea (decennale) di suolo pubblico comunale ad una banca (Banca Popolare di Ravenna) per la costruzione di un prefabbricato da destinare a sportello bancario, il Comune, laddove la Banca non provveda alla rimozione tempestiva, può demolire dufficio il manufatto, ma non può (al fine di evitare il suddetto effetto demolitorio e di utilizzare il manufatto per le esigenze del comune) annullare la concessione edilizia a ciò finalizzata, che sia stata precedentemente rilasciata alla Banca.
Lart. 35, comma 12, della legge n. 47/1985 individua in trentasei mesi, dalla presentazione della domanda di condono, il termine entro il quale il Comune può chiedere il pagamento del conguaglio delle somme dovute a titolo di oblazione. Decorso tale termine, il diritto delle parti ad ottenere il pagamento dei conguagli relativi alloblazione, si prescrive. Per quanto riguarda, invece, gli oneri concessori, diversamente dalle somme da corrispondersi a titolo di oblazione, il dies a quo del termine di prescrizione va individuato, non già nella data di presentazione della domanda di condono, ma in quella di rilascio del provvedimento concessorio, sia…
Il R.D. 23/10/1925 n°2357 (regolamento per le professioni dingegnere e di architetto) stabilisce, allart. 52, 2°comma, che le opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico ed il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla legge 20 giugno 1909 n°364 (normativa poi trasfusa nella L 1/6/1939 n°1089 prima, nel D.Lgs. 29/10/1999 n°490 poi, ed infine nel D.Lgs. 22/1/2004 n°42), per le antichità e le belle arti, sono di spettanza della professione di architetto; ma la parte tecnica ne può essere compiuta tanto dallarchitetto quanto dallingegnere (cfr. sulla esclusiva competenza degli architetti ad eseguire i lavori menzionati nel citato…
E legittima la variante parziale al P.R.G. che preveda la localizzazione nelle aree agricole delle stazioni radio-base di telefonia cellulare. Tale scelta non necessita di specifica motivazione e non è illogica, essendo del tutto ragionevole favorire, per luso in esame e i conseguenti pericoli di inquinamento ambientale, le aree agricole scarsamente popolate, pur nel necessario equilibrio con la concorrente necessita di consentire ai gestori unadeguata copertura del territorio ad opera del segnale irradiato, necessità che porta ad escludere le aree eccessivamente lontane dal centro abitato. Sono illegittimi, per violazione degli artt. 8 l.r. n. 30/2000 e 1 e 3 l.r….
Fino a quando lAmministrazione non si è pronunciata sulla domanda di condono, il richiedente può legittimamente modificare, sostituire o anche rinunciare (totalmente o parzialmente) alla richiesta di sanatoria, non ostandovi nellordinamento una norma impeditiva di tale potere (vd. T.A.R. Piemonte, Torino, Sez. I, 19 giugno 1997, n. 480; ed in termini sostanzialmente equivalenti, T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 18.12.1987, n. 490).
Il disuso prolungato di una strada comunale o vicinale da parte della collettività e linerzia dellAmministrazione nella cura della stessa e/o nellintervenire riguardo ad occupazioni o usi, da parte dei privati, incompatibili con tale destinazione iuris publici non costituiscono elementi sufficienti, sul piano logico giuridico, a comprovare inequivocabilmente la cessazione della destinazione del bene anche solo potenziale – alluso pubblico (c.d. sdemanializzazione tacita), essendo ulteriormente necessario, al riguardo, che tali elementi indiziari siano accompagnati da fatti concludenti e da circostanze così significative da non lasciare adito ad altre ipotesi se non a quella che lAmministrazione abbia definitivamente rinunciato al…
Ai sensi dellart. 825 del codice civile, il diritto che nasce dalla servitù di uso pubblico è soggetto al regime demaniale e non è quindi suscettibile di prescrizione, potendo venire meno solo a seguito di apposito provvedimento dellente pubblico titolare del diritto o per un fatto tale da renderne oggettivamente impossibile lesercizio. Lestinzione dei diritti di uso pubblico su beni di proprietà privata, quale la servitù di pubblico passaggio su strada vicinale, non può derivare da atti o comportamenti abdicativi compiuti dalla collettività degli utenti (rinuncia o non uso per il tempo necessario alla prescrizione), ma bensì soltanto dalla volontà…
Ai sensi dellart. 31 l. 47/1985, può presentare listanza di sanatoria ogni “soggetto interessato” al conseguimento della medesima. Nella categoria dei soggetti interessati alla sanatoria rientra il titolare della originaria concessione, quale soggetto responsabile della conformità delle opere in concreto realizzate rispetto al progetto assentito (cfr. Cassazione penale, sezione terza, 3 giugno 1997 n. 6333).
Nell’imposizione di un vincolo architettonico, ai sensi del Decreto Legislativo n. 490/99, l’ Amministrazione gode di ampia discrezionalità, sia per quanto concerne la valutazione della consistenza fisica dellimmobile, sia per quanto esso rappresenta nel contesto sociale locale sotto il profilo storico ed architettonico. Inoltre, ai fini suddetti, non è decisivo lo stato di degrado e fatiscenza, in quanto ciò non fa venir meno il valore di testimonianza storica, artistica ed architettonica del bene stesso.
Il Comune, ove reiteri un vincolo a verde pubblico, deve fornire una specifica ed esauriente motivazione in ordine alla perdurante necessità del vincolo in relazione a precise e ben definite esigenze pianificatorie, con connessa indispensabilità del sacrificio del privato. Non è sufficiente, alluopo, riportarsi ai criteri generici previsti nella relazione allegata alla delibera di adozione del piano e specificamente, quanto alle richieste di passaggio da servizi e attrezzature pubbliche a zone di verde privato o a destinazione residenziale, al criterio di respingerle se compromettevano gli obiettivi del piano o se non erano marginali rispetto alla dotazione qualitativa e quantitativa di…
Ai fini urbanistici, le aree già utilizzate per il rilascio della concessione edilizia non possono essere nuovamente utilizzate ai fini del rilascio di nuovi permessi edilizi, indipendentemente da frazionamenti successivi.
Una costruzione può essere realizzata sul confine del vicino limitatamente allaltezza del preesistente muro di fabbrica, mentre una volta superata tale altezza debbono essere rispettate le distanze previste tra le costruzioni dalla disciplina urbanistica.
L’attività della pubblica amministrazione deve necessariamente perseguire uno degli interessi pubblici di cui la stessa è attributaria. Occasionalmente, lattività pubblica può anche favorire qualche privato, senza che ciò determini illegittimità alcuna, ma il fatto è che tale eventuale beneficio è solo una vicenda occasionale, effetto secondario della soddisfazione di un interesse pubblico, mentre quando questultimo manca o è liminale, allora il dubbio circa lutilità privata è legittimo e consente unistruttoria attenta per verificare in concreto la fattispecie.
L’opera abusiva, per essere ammessa al “condono” edilizio, deve essere già eseguita, sia pure al rustico, in tutte le sue strutture essenziali, fra le quali vanno ricomprese le tamponature, in quanto determinanti per stabilire la relativa volumetria e la sagoma esterna.
La localizzazione delle stazioni radio base per telefonia cellulare nelle sole zone in cui ciò è espressamente consentito, si pone in contrasto con lesigenza di permettere la copertura del servizio sullintero territorio. I Comuni possono regolamentare la collocazione delle stazioni radio base per la telefonia cellulare, sia sotto il profilo urbanistico-edilizio, sia al fine di minimizzare lesposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Soprattutto nellesercizio di tali ultime competenze, queste dovranno essere svolte, sulla base non di pressioni emotive legate a generiche preoccupazioni per lo sviluppo del fenomeno, ma di risultanze (anche scientifiche) acquisite attraverso unistruttoria idonea a dimostrare la ragionevolezza della misura…
La ratio, ai fini i.c.i., della suddivisione dei terreni in agricoli ed edificatori si basa sulla volontà di colpire la plusvalenza che il proprietario ottiene al momento in cui il suo terreno, con la concreta possibilità di rilascio della concessione edilizia e, quindi, con la possibilità effettiva di costruire, acquista un maggior valore. Poichè ledificazione su di un terreno è vietata fino allapprovazione dei piani attuativi (piani particolareggiati o di lottizzazione), con la impossibilità di ottenere valida concessione edilizia, non è seriamente sostenibile che quellarea sia utilizzabile a scopo edificatorio. E se non si può costruire e, quindi, il proprietario nessun…
Lo spargimento di ghiaia su unarea che ne era in precedenza priva richiede la concessione edilizia allorchè appaia preordinata alla modifica della precedente destinazione duso (circostanza questa che deve fondarsi su fatti positivamente accertati). La possibilità di realizzare parcheggi da destinare a pertinenze delle singole unità immobiliari anche in deroga agli strumenti urbanistici ed ai regolamenti edilizi vigenti, consentita dallart. 9 l. n. 122 del 1989 (c.d. Legge Tognoli), costituisce disposizione di carattere eccezionale da interpretarsi nel suo significato strettamente letterale ed in considerazione delle finalità della legge nel cui contesto risulta inserita. Pertanto tale articolo è applicabile alla costruzione…
Per la posa in opera di una semplice recinzione con paletti in ferro non infissi in muratura nel terreno, non è necessaria alcuna richiesta di provvedimento concessorio, trattandosi di installazione precaria e rientrando tale opera nella mera manutenzione (v. tra le ultime, cons. St., sez. V, 15.6.2000 n. 3320).
La delibera del Consiglio Regionale dellEmilia – Romagna n. 355 del 2002 prevede, per gli impianti GPL, una distanza non inferiore a Km. 8. Tale norma regionale deve essere interpretata in coerenza con tali disposizioni e con quelle contenute nel Piano nazionale di cui al D.M. 31.10.2001: conseguentemente deve considerarsi legittima la previsione di specifiche distanze fissate per i distributori di GPL solo se tale differenziazione non impedisca il raggiungimento degli scopi prefissati e, in particolare, lincremento dei servizi resi allutente e la realizzazione di una articolata presenza del servizio di distribuzione carburanti su scala regionale. In questottica, sulla base…
La delibera del Consiglio Regionale dellEmilia – Romagna 8.5.2002 n. 355 prevede, per gli impianti GPL, una distanza non inferiore a Km. 8. Tale norma regionale deve essere interpretata in coerenza con tali disposizioni e con quelle contenute nel Piano nazionale di cui al D.M. 31.10.2001: conseguentemente deve considerarsi legittima la previsione di specifiche distanze fissate per i distributori di GPL solo se tale differenziazione non impedisca il raggiungimento degli scopi prefissati e, in particolare, lincremento dei servizi resi allutente e la realizzazione di una articolata presenza del servizio di distribuzione carburanti su scala regionale. In questottica, sulla base della…
La presenza di alcune incrinature nella pavimentazione (ricollegabili alla formazione di una caldana di sottopavimentazione, realizzata dall’appaltatore, troppo ricca di cemento, che non ha asciugato sufficientemente prima della posa dei pavimenti e che, continuando il ritiro a posa avvenuta, ha provocato crepe nel pavimento) non integra lipotesi di vizi strutturali, ricompresi tra quelli di cui allart. 1669 c.c. Lattività del direttore dei lavori si concretizza in unattività intellettuale esplicata mediante visite periodiche e contatti diretti con gli organi tecnici dellimpresa, nellemanazione delle disposizioni necessarie alla esecuzione dellopera, alla valutazione della conformità dellopera stessa al progetto e alle indicazioni del committente….
La lottizzazione abusiva può essere “materiale” o “formale”: la prima ipotesi ricorre quando vengono iniziate opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione; la seconda, cioè quella della lottizzazione negoziale o formale, riguarda tutte le vicende in cui, pur non essendo ancora avvenuta una trasformazione lottizzatoria di carattere materiale, se ne sono già realizzati i presupposti con il frazionamento e la vendita o atti equivalenti del terreno, creando una variazione in senso accrescitivo sia nel numero…
La comunicazione di inizio del procedimento deve precedere, ex art. 7 l. 241/90, la approvazione del progetto definitivo.
La sentenza di annullamento del provvedimento amministrativo impugnato, creando nella P.A. soccombente lobbligo di ripristinare la situazione anteatta, ha effetto caducante nei confronti di tutti gli atti che in quello annullato trovano il loro antecedente necessario. Ai fini del decorso del termine biennale previsto per la perenzione, si calcolano tutti i periodi di sospensione feriale. I vincoli urbanistici decaduti per decorso del termine quinquennale, possono essere reiterati se corredati da una congrua e specifica motivazione sulla attualità della previsione, con nuova ed adeguata comparazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, e con giustificazione delle scelte urbanistiche di piano, che deve…
Il termine per limpugnazione di una variante al PRG decorre, per tutti gli interessati, dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione emesso dalla Regione territorialmente competente
Non costituisce vincolo preordinato allesproprio, ma è espressione della potestà conformativa propria dello strumento urbanistico, non soggetta a decadenza, né a indennizzo, la destinazione di unarea a Zona omogenea G Zona per verde pubblico attrezzato – V, disciplinata dallart. 27 N.T.A. del Comune di Bologna, e in minima parte in zona stradale e per trasporti urbani in sede propria, disciplinata dallart. 21 delle medesime N.T.A. Infatti, in base allarticolo 27 delle N.T.A., nelle zone destinate a verde pubblico attrezzato le attrezzature consentite potranno essere realizzate e gestite, oltre che dal Comune e da altri enti pubblici, anche dai privati…
Le strade vicinali soggette a pubblico transito restano tali fino a quando mantengono lattitudine a soddisfare linteresse alla pubblica circolazione, in quanto. il diritto che nasce dalla servitù di uso pubblico è soggetto al regime demaniale e pertanto non è suscettibile di prescrizione, potendo venire meno solo a seguito di apposito provvedimento dellente.
Per gli edifici destinati a civile abitazione la competenza dei geometri è limitata alle sole costruzioni di modeste dimensioni, con divieto di progettare opere per cui vi sia impiego di cemento armato, tale da implicare in relazione alla destinazione dellopera un pericolo per lincolumità delle persone in caso di difetto strutturale, stante levidente favore che le varie norme pongono per la competenza esclusiva dei tecnici laureati (cfr. C.d.S. n. 25 del 13.1.1999, nonché Cass. sez. II n. 15327 del 29.11.2000). La competenza del geometra per la progettazione di strutture in cemento armato è limitata alle opere di…
Mediante denuncia di inizio attività (D.I.A.) non può essere mutata la distribuzione interna della complessiva superficie produttivo-commerciale autorizzata con il Piano di recupero e con la consequenziale concessione edilizia, poiché il comma 8, lett. b), dellart. 4 D.L. 5/10/1993 n. 398 pone, quale condizione espressa di ammissibilità del ricorso alla D.I.A., che le trasformazioni progettate non siano in contrasto con strumenti adottati (nella specie: il Piano di recupero). (Nel caso di specie, il limite è stato superato, poiché mediante la D.I.A. si intendeva aumentare la superficie destinata alla vendita di quasi 1.000 mq.)
Una modesta roto-traslazione della sagoma delledificio, rispetto allubicazione originaria, deve considerarsi come una mera variante minore e non essenziale (cfr. Cons. Stato, Sez. V, 22 gennaio 2003, n. 249, richiamata anche da Cons. Stato, Sez. V, 6 maggio 2003, n. 2375).
La costituzione della società di trasformazione urbana può precedere l’individuazione delle aree. L’attività di trasformazione urbana è unattività complessa allinterno della quale vi può essere anche una componente di lavori pubblici; tale attività, globalmente intesa, può essere qualificata come servizio pubblico incidente sullintera collettività ed è quindi disciplinata in linea principale dalle norme sui servizi pubblici e, secondariamente ed eventualmente da quelle sui lavori pubblici. Loperazione di trasformazione urbana viene a collocarsi tra la pianificazione urbanistica e lattività edilizia e, pertanto, nella ricostruzione normativa delle norme di riferimento per lattività di trasformazione urbana va considerata la commistione fra problematiche edilizie,…
Massima A seguito dellart. 3 DPR 380/2001, come modificato dalla l. 443/2001 (legge Lunardi) e dal D.P.R. 27/12/2002, n. 301, la demolizione e ricostruzione ha assunto una tipicità legislativa che ne fa una figura autonoma nellambito della più ampia categoria della ristrutturazione edilizia, identificabile ove demolizione e ricostruzione mantenga sagoma e volumetria della preesistente costruzione. Volumetria e sagoma rappresentano lo standard massimo di edificabilità in sede di ricostruzione, ferma la possibilità di utilizzarli in parte, ovvero con minore volumetria e superficie. Nella categoria della ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma non è consentito un aumento di volumetria oppure una…
E nullo, per difetto del requisito, prescritto dallart. 1346 cod. civ., della determinatezza o determinabilità, il patto contenuto nellart. 2, lett. c), della convenzione di lottizzazione stipulata il 2 marzo 1976 tra il Comune di Carpi ed il sig. D.L., che prevedeva la cessione da parte del lottizzante alla predetta Amministrazione Comunale “di terreno destinato dal P.R.G. a verde pubblico e strade per complessivi mq. 9886 ”, in parziale assolvimento dellonere di lire 20.620.500 quale quota parte delle spese necessarie per la realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria. La generica previsione convenzionale dellobbligo di cessione di un terreno pari a mq….
Non è meritevole daccoglimento listanza con cui il destinatario di unordinanza di demolizione chieda laccesso e la copia dellesposto-denuncia, prodotto da suoi condomini e presupposto del procedimento sanzionatorio, qualora questultimo si basi su unautonoma istruttoria della P.A. procedente, in quanto, in tal caso, lesposto del privato ha il solo effetto di provocare lesercizio dufficio della potestà sanzionatoria, onde la conoscenza di questo atto sollecitatorio non è necessario, di regola e a meno che non sussistano particolari esigenze, al fine di difendere i propri interessi giuridici. La l. 7 agosto 1990 n. 241, nel disciplinare i rapporti tra cittadino e P.A.,…
. Una proposta di modifica della disciplina urbanistica di cui alle NTA del PRG non si inquadra in alcun procedimento amministrativo tipico, posto che la normativa di settore attribuisce ai soli organi pubblici e non anche ai privati il potere di promuovere la formazione o la modificazione degli strumenti urbanistici generali (salva la marginale ipotesi di integrazione della disciplina urbanistica riguardante aree che ne siano rimaste prive a seguito della decadenza di vincoli); e le ragioni di ciò sono facilmente comprensibili se si considera, da un lato, che in sede di pianificazione generale lente pubblico è istituzionalmente chiamato ad assicurare…
Il muro di cinta, che a norma dellart. 878 cc non va considerato ai fini del computo delle distanze legali, deve rispondere, per essere considerato tale, a tre imprescindibili requisiti: a) essere isolato, nel senso che le facce di esso emergano dal suolo e siano distaccate da ogni altra costruzione; 2) essere destinato alla demarcazione delle linea di confine ed alla separazione e chiusura delle proprietà limitrofe; 3) avere unaltezza non superiore ai tre metri. Il muro di contenimento o di sostegno (ed è irrilevante quale sia la cosa contenuta) perde la caratteristica di muro di cinta per acquistare quella…
Anche dopo il decorso il termine prescritto per lesercizio del potere di verifica della denuncia dinizio attività, non si consuma il potere di controllo sostanziale della pubblica amministrazione, ove lopera venga realizzata in mancanza dei requisiti richiesti od in contrasto con la normativa vigente. E legittima lordinanza di demolizione di quattro pergolati in legno eccedenti il 20% della superficie coperta esistente nella corte di proprietà del ricorrente, ove le norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale consentano la realizzazione di una superficie netta per i pergolati soltanto se non eccedente il 20% della superficie coperta. (Nel caso di specie,…
Nell’irrogare le sanzioni per il ritardato pagamento dei contributi di concessione edilizia, il Comune deve applicare la norma vigente al momento dellomissione, valendo per dette sanzioni, caratterizzate da natura punitiva ed affittiva, il principio di irretroattività della legge, di cui agli artt. 1 e 12 l. 24 novembre 1981 n. 689. E ammissibile il cumulo degli interessi corrispettivi con le sanzioni di cui allart. 3 l. 28 febbraio 1985 n. 47. La sanzione pecuniaria prevista dallart. 3 l. 28 febbraio 1985 n. 47 per il caso di ritardato versamento degli oneri concessori alla scadenza, costituisce un effetto legale automatico della…
Gli interventi di restauro e di risanamento conservativo hanno per scopo quello di conservare lorganismo edilizio nel rispetto dei suoi elementi tipologici formali e strutturali. Pur non essendo in assoluto impedite opere di ripristino e di rinnovo al fine di soddisfare esigenze richieste dalluso, deve comunque essere fatta salva la tipologia formale e strutturale delledificio. Lapertura di un nuovo portone in sostituzione di due finestre altera lordine composito della facciata in modo sostanziale e, quindi, non rientra nella nozione di risanamento conservativo. Larticolo 9 della legge n. 122/1989, pur consentendo di realizzare autorimesse “anche in deroga agli strumenti ed…
Nella categoria del risanamento conservativo rientrano esclusivamente opere che non alterano la struttura preesistente, mentre lipotesi di rinnovo di cui parla la norma, riguarda esclusivamente interventi sostitutivi che non incidono sulla sagoma delledificio. Lincremento dellaltezza della copertura del corpo di fabbrica di circa 70 centimetri ed un maggior volume di metri cubi 53,84 pari ad una incremento del 12% di quello preesistente non consentono di ascrivere lintervento edilizio alla nozione del risanamento conservativo, essendo in proposito irrilevante che non sia possibile stabilire in quale misura percentuale lincremento in altezza del fabbricato sia dovuto ad elementi di adeguamento tecnico.
Ove, in esecuzione di un piano di lottizzazione, siano state realizzate le opere di urbanizzazione primaria, è necessario, in sede di determinazione degli oneri di urbanizzazione primaria per il rilascio della concessione edilizia, scomputare le opere realizzate in esecuzione del piano di lottizzazione che ha interessato larea di pertinenza dellintervento richiesto. La domanda di rivalutazione monetaria avanzata con riferimento allindebito pagamento di oneri di urbanizzazione nei confronti del Comune, deve essere respinta, tenuto conto che lobbligazione di restituzione dellindebito genera, ai sensi dellart. 2033 cod. civ., esclusivamente lobbligazione accessoria di interessi. Ciò posto, il Comune ha lobbligo di restituire…
Stante leffetto immediatamente lesivo che la dichiarazione di pubblica utilità produce nei confronti dei proprietari dei terreni interessati (in quanto sottopone i predetti beni al regime di espropriabilità, determinando laffievolimento del diritto di proprietà), latto che la contiene (anche implicitamente) va a sua volta immediatamente impugnato, non appena conosciuto; e secondo la giurisprudenza il termine decadenziale per agire in giudizio decorre, per i proprietari stessi, non dalla semplice pubblicazione dellatto medesimo, bensì dalla sua notificazione o, quantomeno, dalla sua piena conoscenza.
Costituisce un presupposto sostanziale della formazione del silenzio -assenso previsto dalla normativa regionale in materia di stazioni radio base di telefonie mobile, lavvenuta presentazione del programma annuale delle installazioni. Compete alle Regioni ed agli Enti Locali il perseguimento di “obiettivi di qualità” che non possono però portare alla fissazione di valori-soglia diversi e contrastanti con quelli fissati dallo Stato, ma sono diretti alla indicazione di criteri di localizzazione, standard urbanistici, prescrizioni e incentivazioni allutilizzo della miglior tecnologia disponibile, o alla cura dellinteresse regionale e locale alluso più congruo del territorio, sia pur nel quadro dei vincoli che derivano dalla pianificazione…
Le “strade extraurbane secondarie” sono assoggettate alla procedura di “screening” prevista dallart. 4 della L.R. n. 4/99, ancorché non abbiano carattere regionale, in quanto indicate tra i progetti infrastrutturali di cui allallegato B2 (punto ac: “strade extraurbane secondarie”). Ne segue la obbligatorietà della procedura di “screening” ambientale ex art. 4, comma 1, L.R. 4/99, e, ove lo richieda lesito di tale verifica, la necessità della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 4, comma 2, lettera c) della stessa Legge. In tale ambito devono valutarsi tutti gli aspetti di impatto ambientale dell’opera, tenendosi conto anche delle preesistenti fonti di inquinamento, di…
Non è irragionevole la scelta, effettuata col piano regolatore generale, di attribuire, nellambito di una zona (C5) residenziale di espansione soggetta a piano particolareggiato, a ciascun proprietario la stessa volumetria, prescindendo dalle estensioni delle diverse proprietà, in quanto essa risponde ad una precisa logica pianificatoria.
Dopo lentrata in vigore del regolamento attuativo della l. 46/90 (d.p.r. 6 dicembre 1991, n. 447), il rilascio della concessione edilizia è possibile solo dopo lacquisizione del progetto degli impianti da parte di professionisti iscritti negli albi professionali. Il collaudo previsto dallart. 4 D.P.R. 425/1994 ai fini del rilascio del certificato di abitabilità/agibilità richiede anche il rispetto della normativa in tema di impianti elettrici e di prevenzione incendi, non essendo concepibile il rilascio della agibilità in assenza delle condizioni idonee ad evitare rischi connessi alla utilizzazione dellimmobile. Il progetto degli impianti elettrici si pone come requisito di idoneità del…
Sussiste cambiamento di destinazione d’uso con opere, da produttivo a direzionale, ove un magazzino, già sede di unattività produttiva (officina), sia trasformato internamente (con opere) al fine di adibirlo in parte ad uffici ed in parte a deposito al servizio dellattività di una banca. E irrilevante che una parte del preesistente edificio continui ad essere adibita a deposito, poiché tale parte è collegata non più ad unofficina, bensì ad una banca; ne consegue che lintervento nel suo complesso comporta una modificazione delluso da produttivo a direzionale. La normativa recata dallart. 2 della L.R. n. 46/1988, come modificata dallart. 16…
Lart. 878 del codice civile si riferisce soltanto ad un muro che abbia entrambe le facce isolate dalle altre costruzioni e non racchiuda, quindi, uno spazio coperto con una propria volumetria e le norme tecniche di attuazione di un Comune non sono autorizzate a modificare la definizione codicistica. Lart. 27, comma quinto, delle norme tecniche di attuazione del Comune di Poggio Renatico è, dunque, illegittimo per violazione degli articoli 873 e 878 del codice civile, nella parte in cui dispone che “nelle zone residenziali è possibile, anche in deroga alle distanze fissate dallarticolo 12 delle presenti norme, ledificazione sul confine…
Il “giusto” contemperamento con le esigenze di installazione di nuovi impianti per la telefonia cellulare, per garantire una integrale copertura del servizio, che corrisponde ad impegni di origine europea e allevidente nesso di strumentalità tra impianti di ripetizione e diritti costituzionali di comunicazione, attivi e passivi, deve essere assicurato nel rispetto della tutela della salute e delle competenze in tema di governo del territorio. Compete alle Regioni ed agli Enti Locali il perseguimento di “obiettivi di qualità” che non possono però portare alla fissazione di valori-soglia diversi e contrastanti con quelli fissati dallo Stato, ma sono diretti alla indicazione…
Se è vero che la giurisprudenza esclude una assoluta automaticità del rilascio del certificato di abitabilità a seguito del condono, la medesima giurisprudenza precisa, altrettanto inequivocabilmente, che gli obblighi di verifica, sotto questo profilo, permanenti in capo ai Comuni riguardano esclusivamente losservanza di norme di legge in materia di abitabilità e servizi essenziali e rispettiva normativa tecnica, mentre i requisiti fissati da norme regolamentari (in maggior parte regolamenti comunali) ben possono essere derogati ex art. 35, comma 20 della legge n. 47/1985.
Sono impugnabili il diniego di concessione edilizia è il certificato di destinazione urbanistica, mentre non lo è un atto che non risponde al paradigma tipico né di un diniego di concessione edilizia, né di un certificato di destinazione urbanistica, non risultando inserito in alcun modulo procedimentale normativamente predeterminato e non rivestendo un contenuto provvedimentale frutto dellesercizio di funzione amministrativa, ma ricadendo nella diversa area dei rapporti di informazione e di collaborazione paritaria tra Amministrazione e cittadini (nel caso di specie si trattava di un atto con cui il Comune ha risposto ad un parere edificabilità lotto richiesto dalla ricorrente).
Il Piano quadro del Comune di Alfonsine è illegittimo per violazione dellart. 18 della legge regionale 4.12.1978 n. 47 e succ. modifiche, nonché dellart. 13 della legge urbanistica n. 1150/1942. Infatti, tale piano quadro, per le caratteristiche che lo connotano, risulta uno strumento atipico; non rientra in nessuna delle sette categorie di strumenti di attuazione del piano regolatore generale indicati tassativamente dalla legislazione regionale citata né, tanto meno, ha il contenuto stabilito dallart. 13 della legge urbanistica del 1942. Inoltre, in situazione di insanabile contrasto con il principio della gerarchia tra il Piano regolatore generale e quello attuativo, il…
Il concetto di ristrutturazione edilizia di cui allart. 31, primo comma, lett. d) L. 5.8.1978 n. 457 comprende anche la demolizione seguita dalla fedele ricostruzione del manufatto, con lunica condizione che la riedificazione assicuri la piena conformità di sagoma, di volume e di superficie tra il vecchio ed il nuovo manufatto: ciò comporta la possibilità di pervenire in tal modo ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, purché la diversità sia dovuta ad interventi comprendenti il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi delledificio, leliminazione, la modifica e linserimento di nuovi elementi ed impianti…
Ai fini delle legittimità delle concessioni edilizie in sanatoria, rilasciate dal Comune, ai sensi dellarticolo 13 della legge n. 47 del 1985, occorre accertare se lintervento edilizio realizzato abusivamente sia compatibile con gli strumenti urbanistici ed in particolare con le norme tecniche di attuazione sia al momento della loro realizzazione sia al momento dellemanazione del provvedimento di “sanatoria”.
La destinazione a zona D4 – zona produttiva speciale, con prescrizione della conservazione del carico urbanistico, impressa ad unarea è pienamente ragionevole, essendo volta alla conservazione del carico urbanistico complessivamente esistente nella zona di periferia, così da stabilizzarlo nel suo insieme. Tale scelta non necessita di apposita e specifica motivazione, essendo in linea con la tendenza conservativa generalmente riferita, nel caso di specie, allintera zona periferica. Né la disparità di trattamento può essere dedotta avverso le destinazioni urbanistiche e in relazione alle destinazioni circostanti.
Il vincolo di destinazione a parcheggio pubblico si connotata come vincolo conformativo e non comporta alcuna reiterazione di vincolo espropriativo, atteso che la disciplina dettata per larea in questione (articolo 26.1.4 delle NTA del Comune di Rimini), consentendo la realizzazione dei parcheggi anche mediante piano urbanistico preventivo di iniziativa privata, non ha introdotto alcun vincolo espropriativo o comunque di inedificabilità assoluta bensì si è limitata a regolare concretamente lattività edilizia, senza precludere possibilità edificatorie ad iniziativa privata, nellesercizio della potestà conformativa propria dello strumento urbanistico generale,
Non sussiste uno specifico onere di motivazione dei mutamenti di destinazione urbanistica delle aree, salvo che essi incidano su affidamenti qualificati dai privati, che siano fondati anche su comportamenti univoci dellAmministrazione, implicanti volontà di mantenere la destinazione in atto (es. stipula e approvazione di convenzioni di lottizzazione).
Non sono ammissibili censure di disparità di trattamento avverso le destinazioni di zona e in relazione alle destinazioni impresse alle aree circostanti, anche aventi identiche caratteristiche. La scelta delle destinazioni urbanistiche non necessita di motivazioni ulteriori, rispetto a quelle che risultano dagli obiettivi generali del piano.
Secondo le definizioni dellart. 4, lett. g), del d.lgs. 114/98 e del punto 1.7 dei Criteri di pianificazione territoriale e di urbanistica commerciale (deliberazione 1253/99 del Consiglio Regionale), le caratteristiche distintive del Centro Commerciale sono la unitarietà della struttura edilizia, con specifica destinazione, ove insistono i diversi negozi, e la gestione unitaria di infrastrutture e spazi comuni.
La localizzazione di una rivendita tabacchi, nel prefabbricato adibito ad edicola posto nellarea di parcheggio di un centro commerciale, non contraddice con lavviso pubblico, predisposto dallIspettorato Compartimentale Monopoli di Stato, di assegnazione di una nuova rivendita di tabacchi in area individuata come Centro Commerciale Panorama: tutti i locali commerciali idonei siti a non meno di 250 metri dalla rivendita più vicina”.
Pur se è pacifico che il potere di regolamentare luso del territorio comprende quello di modificarne le precedenti destinazioni, senza altra motivazione oltre a quelle che risultano dalle linee generali del piano o della variante, salvo che vi si oppongano qualificate aspettative di privati, individuate in alcune ipotesi tipizzate dalla giurisprudenza, è però prescrizione estranea ai principi dellordinamento di settore (che soltanto mediante lesproprio, ai sensi dellart. 18 della legge urbanistica, consente lattuazione del PRG nelle aree già insediate da usi incompatibili), quella che impone un vincolo di trasferimento di una struttura regolarmente autorizzata e insediata, in quanto vincoli ed…
Non è inammissibile il ricorso avverso il progetto esecutivo ove i ricorrenti non abbiano impugnato il progetto definitivo, se la lesione lamentata dei ricorrenti non discende dallo stesso, ma dallatto conclusivo del procedimento con il quale è stata decisa definitivamente la realizzazione dellopera pubblica. E, invece, necessario impugnare tempestivamente il progetto definitivo qualora gli interessati si lamentino di effetti lesivi propri conseguenti al solo progetto definitivo come avviene nel caso in cui si contesti la procedura espropriativa. Infatti, in questultimo caso, la legge ricollega la dichiarazione di pubblica utilità dellopera, ex lege, al progetto definitivo che, quindi, per questi profili…
L’articolo 11 della legge n. 10 del 1977, dispone che gli oneri di urbanizzazione vanno corrisposti al Comune allatto del rilascio della concessione edilizia ed il rilascio della concessione è subordinata al versamento degli oneri.
Edilizia e urbanistica Ristrutturazione mediante demolizione e successiva ricostruzione Inerisce al contenuto minimo del diritto di proprietà che deve comunque essere salvaguardato
La realizzazione di una pensilina (che ben può equivalere ad una tettoia montata su pali in legno) non immuta le caratteristiche di spazio aperto, che, come tale, non rileva ai fini del conteggio della superficie utile.
Il comma 3 dellart. 28 D.P.R. 495/92, il quale dispone che la distanza minima per le strade di tipo F non deve essere inferiore a ml. 10, si è preoccupato di approntare un dispositivo eccezionale di chiusura e salvaguardia che provvede direttamente, in via generale e suppletiva, a imporre – per tutti i tipi di strade – le fasce di rispetto indispensabili ad una corretta circolazione
Il comma 3 dellart. 28 D.P.R. 495/92, il quale dispone che la distanza minima per le strade di tipo F non deve essere inferiore a ml. 10, si è preoccupato di approntare un dispositivo eccezionale di chiusura e salvaguardia che provvede direttamente, in via generale e suppletiva, a imporre – per tutti i tipi di strade – le fasce di rispetto indispensabili ad una corretta circolazione
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 307/2003, ha ritenuto che rientra nella competenza delle regioni stabilire criteri per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile affermando nel contempo che tale potere non deve essere in concreto utilizzato in modo tale da impedire od ostacolare in modo ingiustificato la realizzazione degli stessi, tenuto conto della necessità di realizzare una rete completa di infrastrutture per le telecomunicazioni.
Nel caso di chiusura, ad opera di un soggetto privato, di un passaggio per il transito pedonale pubblico, sussistono tutti gli estremi affinché il Comune eserciti, in via amministrativa, unautotutela possessoria, a prescindere dalla effettiva esistenza di un diritto reale di servitù pubblica di passaggio o dellesistenza di una pubblica via vicinale, al fine di rimuovere i materiali ostativi (es. una recinzione) al libero transito delle persone e, quindi, il ripristino dello stato dei luoghi ove sussista quantomeno una situazione di fatto di oggettivo possesso di un pubblico passaggio.
1. In presenza di una domanda di autorizzazione alla realizzazione di un impianto di smaltimento e di recupero dei rifiuti, spetta alle Province lapprovazione dei progetti ed il rilascio delle autorizzazioni relative alla realizzazione degli impianti stessi, secondo il procedimento definito dallarticolo 27 del decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22, in base al quale viene indetta unapposita conferenza cui partecipano i responsabili di uffici competenti ed i rappresentanti degli enti locali interessati, oltre al richiedente lautorizzazione od un suo rappresentante.
Deve essere respinto il ricorso del privato, con il quale si sostiene la violazione dellarticolo 7 della legge n. 241 del 1990, per mancata comunicazione dellavviso di avvio del procedimento di annullamento, da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici
Va qualificato come intervento di ristrutturazione quello rivolto a trasformare gli organismi edilizi esistenti mediante un insieme di opere che possono portare ad unorganismo edilizio in tutto o anche in parte diverso dal precedente.
Tra la domanda volta ad ottenere il giusto indennizzo in conseguenza della procedura espropriativa svolta e la domanda di risarcimento del danno conseguente alla perdita della proprietà del bene intercorrono diversità di “petitum” e di “causa petendi” che, da un lato, impediscono di configurare ipotesi di litispendenza o di continenza fra le due cause eventualmente pendenti contemporaneamente fra le stesse parti, dallaltro portano ad escludere che la domanda indennitaria possa almeno implicitamente costituire rinuncia o manifestazione di mancanza di interesse alla domanda risarcitoria. 2. Il risarcimento del danno non costituisce conseguenza automatica dellannullamento di un provvedimento amministrativo; occorre a tal…
Il rifacimento della copertura di un edificio rurale (costituito da un primo nucleo originario, che aveva subito un accrescimento del portico nel lato sud destinato a fienile e stalla e, quindi, a servizio dellattività produttiva) realizzato unificando la falda (con accrescimento di 60 cm. nel colmo e allineamento delle due gronde del tetto) e la realizzazione di tre logge sui vari prospetti costituiscono opere che fuoriescono dalla categoria del restauro e risanamento conservativo e violano lart. 22.2. NTA del PRG del Comune di Modena. Tali opere, infatti, modificano la sagoma del fabbricato ed eliminano la traccia dellaccrescimento del nucleo originario…
Dalla eliminazione della scala interna tra piano terra e primo piano, entrambi precedentemente usati unitariamente quale sede bancaria, derivano due autonome unità immobiliari al posto dellunica unità immobiliare preesistente. A nulla rileva, in contrario, lautonoma partizione catastale dei due piani, poiché la definizione di unità immobiliare ai fini edilizi è autonoma rispetto a quella individuata ai fini catastali, sulla base del carattere differenziato degli interessi pubblici perseguiti nei due diversi ambiti. A nulla rileva, altresì, la diversa proprietà dei due piani, perché tale circostanza è del tutto estranea alla definizione di unità immobiliare. Il frazionamento dellunità immobiliare in tal modo…
Alla luce dellart. 51 della legge n. 142/1990 di riforma degli enti locali, disposizione poi confermata e rafforzata alla luce del decreto legislativo 31.3.1998 n. 80, spetta al dirigente competente per il settore edilizio o ad un suo delegato, e non al Sindaco del Comune, il potere di emanare lordinanza di sospensione dei lavori e di riduzione dellarea in pristino.
La possibilità di edificare in deroga alle prescrizioni relative alle distanze dai confini incide di per sé negativamente sul godimento del terreno confinante da parte del proprietario di questultimo e, nel caso specifico, il pregiudizio è ravvisabile in termini di aumento della rumorosità e della immissione di polveri e di esalazioni maleodoranti. La possibilità anche per la ricorrente di fruire della deroga contestata non priva la medesima della legittimazione ad agire contro le disposizioni che la prevedono. Nel corso del procedimento di approvazione di una variante ex art. 14 l.r. Emilia – Romagna 47/78, una modifica sostanziale del testo delle…
L’installazione: di un capannone prefabbricato della lunghezza di mt. 13 per esporre, in luogo riparato, attrezzature da campeggio; di un bungalow per uso ufficio ed abitativo; di due tensostrutture di oltre mt. 10 di lunghezza con base in cemento e tiranti in acciaio configura, a prescindere dalla mera possibilità tecnica della loro amovibilità, un vero e proprio intervento edilizio, soggetto alla necessità della concessione edilizia e, quindi, alla sanzione della demolizione ex art. 7 L. n. 47/85, non potendosi ravvisare in tali casi in unipotesi di manufatto precario e cioè stagionale, né di esposizione a cielo aperto soggetta (all’epoca dell’abuso)…
Lefficacia della cessione di una convenzione urbanistica è condizionata (anche ove il Comune abbia preventivamente prestato il proprio consenso alla cessione) alla notificazione nei confronti del Comune, oppure deve essere accettata in forma scritta, escludendosi ogni efficacia ai facta concludentia della pubblica amministrazione in materia contrattuale (cfr. Cass. 29 settembre 2000, n. 12942; Cass. 16 ottobre 1999, n. 11687). Infatti, per i principi che regolano la forma dei contratti in cui interviene la P.A., laccettazione non può che essere resa in forma scritta.
La demolizione totale della preesistente casa colonica con la successiva ricostruzione su unarea di sedime spostata di circa mt. 1 da quella originaria configura, nellipotesi astratta più favorevole al ricorrente, una ristrutturazione edilizia e non un intervento di restauro e risanamento conservativo A2 tipo B come indicato dallart. 36 della L.R. n. 47/78. La tipologia del restauro e risanamento ricomprende la valorizzazione degli aspetti architettonici nonché il consolidamento ed il nuovo intervento strutturale esteso a larghe parti delledificio e linserimento degli impianti sanitari e tecnologici necessari: per tale motivo, loperazione di demolizione totale e ricostruzione della casa colonica, anche…
Laccoglimento delle osservazioni dei privati alle delibere di adozione del piano regolatore non comporta, per il Comune, lobbligo di una seconda pubblicazione, in quanto, nel procedimento di formazione dei piani regolatori generali, la pubblicazione prevista dallart. 9 legge 17 agosto n. 1150/1942 è finalizzata alla presentazione delle osservazioni da parte dei soggetti interessati al progetto di piano adottato, ma non è richiesta per le successive fasi del procedimento, anche se il piano originario risulti modificato a seguito dellaccoglimento di alcune osservazioni o di modifiche introdotte in sede di approvazione regionale. In sede di approvazione del PRG, la Provincia può stralciare…
Nellambito dei vari ruoli attribuiti a Provincia e Comune nel quadro delle articolate procedure dettate dal decreto legislativo 22/1997 per lo smaltimento dei rifiuti, lart. 20 affida allamministrazione provinciale funzioni amministrative di programmazione ed organizzazione dello smaltimento a livello provinciale, nonché il controllo e la verifica degli interventi di bonifica e del conseguente monitoraggio, mentre, allart. 14, nel disciplinare il divieto di abbandono dei rifiuti, prevede che il sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere. Pertanto appare evidente che tra le competenze provinciali non è ricompreso il potere autoritativo di ordinare…
Ove, a seguito della ingiunzione di demolizione, sia presentata istanza di accertamento di conformità ex art. 13 legge 47/1985, da un lato linteresse del ricorrente si sposta dallordinanza di demolizione allesito dellistanza di accertamento di conformità, mentre dallaltro, in caso di rigetto di tale istanza, la stessa amministrazione, per evidenti esigenze di certezza e di assegnazione dei termini per adempiere, è tenuta a riadottare un nuovo provvedimento sanzionatorio.
1. La destinazione a verde privato non ha valenza espropriativa, ma costituisce espressione del potere di pianificazione e di salvaguardia dei valori urbanistici e ambientali esistenti. 2. Lattuazione di un piano particolareggiato, con riguardo ad una destinazione a verde privato, non richiede, di per sé, né espropri né obblighi di trasformazione in capo al proprietario.
Un muretto perimetrale lungo il quale scorrono vetrate di tamponamento costituisce strutturalmente opera edilizia e funzionalmente determina la formazione di un vero e proprio vano prima inesistente, atto a soddisfare in modo stabile e non precario le esigenze del richiedente. Lintervento, pertanto, è qualificabile come ristrutturazione (nel caso di specie preclusa per il mancato rispetto delle distanze dalla strada).
Laddove un complesso di singole opere separatamente soggette ad un diverso atto dassenso comunale (silenzio sulla denuncia di inizio lavori, autorizzazione edilizia oppure concessione) appaia frutto di un unico disegno costruttivo, e debba perciò considerarsi come un intervento unitario, questo è soggetto, in ogni sua parte, al regime previsto per lopera urbanisticamente più gravosa. La mancanza dellassenso dei condomini ai lavori configura una causa tipica e specifica di non conformità urbanistica, atteso il chiaro disposto dellart. 12.1.1 del Regolamento edilizio del Comune di Bologna per cui è ammessa altresì la costruzione a distanze inferiori a quelle sopraindicate, purché sia intercorso…
Lacquisizione del parere dellAmministrazione preposta alla tutela del vincolo, che condiziona lesito della domanda di sanatoria edilizia ai sensi dellart. 32 l. 28 febbraio 1985 n. 47, è comunque necessaria, anche per le opere abusive precedenti allimposizione del vincolo. Infatti lart. 32 anzidetto ha il fine di accertare che la costruzione edilizia – sia essa precedente o successiva allimposizione del vincolo – non compromette irreparabilmente interessi pubblici primari (culturali, ambientali, paesaggistici, ecc.) tutelati con limposizione di vincoli. E sufficientemente assolto lonere di motivare la deliberazione, ex art. 32 L. 47/1985, attraverso il richiamo ai pareri già espressi sulla vicenda.
Alla concessione edilizia e agli oneri di urbanizzazione ad essa afferenti si applicano le regole vigenti al momento del rilascio, giacché il costo delle opere di urbanizzazione da prendere in considerazione ai fini della commisurazione dei relativi oneri non può essere che quello del momento in cui sorge lobbligazione, ossia in cui viene rilasciata la concessione Nel giudizio amministrativo la domanda risarcitoria per lesione di interessi legittimi può essere proposta solo se sia stato impugnato tempestivamente il provvedimento lesivo e può essere accolta solo se tale provvedimento sia stato annullato. In difetto di impugnazione dellatto (nel caso di specie silenzio-rifiuto)…
La sola presenza di mobilio allinterno di un vano non può costituire ex se indice di avvenuto cambio di destinazione, qualora non accompagnato da ulteriori elementi dai quali desumere che detto vano sia stato destinato ad un utilizzo del tutto incompatibile con la destinazione assentita.
Ai sensi dellarticolo 50 del decreto legislativo 18/8/2000 n. 267, di approvazione del Testo Unico delle leggi sullordinamento degli enti locali, soltanto il Sindaco o, eventualmente, in caso di impedimento, il Vicesindaco, può agire in giudizio in nome e per conto del Comune, né lo statuto può stabilire diversamente, dovendo esso statuire “nellambito dei principi fissati dal presente testo unico”. Va, dunque, esclusa la legittimazione dei dirigenti dellEnte Comune di rappresentare, anche in giudizio, lEnte stesso. Il Giudice amministrativo non può assegnare alle parti un termine per la costituzione della persona alla quale spetta la rappresentanza o lassistenza, o per…
In materia di rispetto delle distanze fra costruzioni, possono essere considerati irrilevanti solo sporti e balconi di limitata entità che abbiano funzione meramente decorativa o di rifinitura.
Il concetto di pertinenza urbanistica è diverso dal concetto di pertinenza civilistica. Infatti, la pertinenza urbanistica, assoggettata ad un regime edilizio particolarmente semplice e favorevole, riguarda soltanto opere di modesta entità ed accessorie rispetto ad unopera principale, quali ad esempio i piccoli manufatti per il contenimento di impianti tecnologici, e non può riguardare opere che dal punto di vista delle dimensioni e della funzione possono avere una propria autonomia rispetto allopera cosiddetta principale (nel caso in esame, è stato realizzato, in luogo di un pergolato, un porticato di dimensioni rilevanti, ossia di m. 4,00 di altezza per 11,50 di lunghezza)….
Ai sensi dellarticolo 18 della legge n. 10/1977, gli oneri di urbanizzazione di cui ai piani di lottizzazione convenzionata ai sensi dellarticolo 8 della legge n. 765/1967, già approvati alla data del 31/12/1977, non possono essere modificati. Dalla normativa urbanistica non emergono, tuttavia, principi idonei ad inibire in assoluto lintroduzione nelle convenzioni di lottizzazione di clausole per ladeguamento degli oneri di urbanizzazione. Anzi, tenuto conto del fatto che le convenzioni di urbanizzazione prevedono la realizzazione dellattività edilizia nel corso del tempo, devono ritenersi conformi a logica e rispettosi del principio di corrispettività, le clausole che prevedono ladeguamento del contributo al…
I superstandards costituiscono dotazione di aree per standards considerevolmente superiore rispetto alla quantità minima di cui alla L.R. 47/1978 e s.m., calcolata in relazione alle funzioni realmente insediate, attraverso i quali una parte più o meno consistente delle aree disciplinate da ciascuna delle schede di progetto viene sottratta alla disponibilità dei proprietari e destinata non a soddisfare esigenze collegate alle funzioni effettivamente insediate nelle aree in questione (a ciò si provvede attraverso il reperimento di una dotazione apposita), bensì a far fronte a una situazione deficitaria e, quindi, a corrispondere ad esigenze del territorio comunale nel suo complesso. Lindice territoriale…
Lobbligo di astensione che incombe sugli amministratori comunali in sede di adozione (e di approvazione) di atti di pianificazione urbanistica sorge per il solo fatto che, considerando lo strumento stesso larea alla quale lamministratore è interessato, si determini il conflitto di interessi, a nulla rilevando il fine specifico di realizzare linteresse privato e/o il concreto pregiudizio dellamministrazione pubblica: esso trova fondamento nei principi di legalità, imparzialità e trasparenza che deve caratterizzare lazione amministrativa, ai sensi dellarticolo 97 della Costituzione ed è finalizzato ad assicurare soprattutto nei confronti di tutti gli amministrati la serenità della scelta amministrativa discrezionale. Lobbligo di astensione…
Non può affermarsi la gravità dellinadempimento, se il rilascio del certificato di abitabilità avviene in corso di causa. 2. La clausola “visto e piaciuto” non è una clausola di stile. Essa determina una limitazione del promissario acquirente di risolvere il contratto preliminare ed assorbe ogni altra pattuizione circa le qualità dei bene. 3. Il promittente venditore deve consegnare il certificato di abitabilità contestualmente alla consegna dellimmobile solo se il preliminare preveda che il saldo debba essere corrisposto alla consegna ed essa sia prevista per una data anteriore rispetto a quella fissata per la redazione dellatto pubblico.
La sdemanializzazione tacita non può desumersi dalla sola circostanza che un bene non sia più adibito anche da lungo tempo ad uso pubblico ma è ravvisabile solo in presenza di atti e fatti che evidenzino in maniera inequivocabile la volontà della p.a. di sottrarre il bene medesimo a detta destinazione e di rinunciare definitivamente al suo ripristino. Le disposizioni degli art. 3 e 4 l. 5 gennaio 1994 n. 37 (recante “Norme per la tutela ambientale delle aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle altre acque pubbliche”), sostitutive degli art. 946 e 947 c.c. – le quali…
Il presupposto per l’applicazione della riserva di competenza stabilita a favore degli architetti, va individuato nella circostanza che l’intervento edilizio: a) riguardi un immobile sottoposto ad un vincolo “tradizionale”, secondo la procedura prevista dalla legge n. 1089 del 1939 (o dai successivi d.lgs. n. 490/1999 e d. lgs. n. 42/2004); b) oppure riguardi un immobile sottoposto ad un vincolo “speciale” secondo la procedura prevista dalla legge regionale n. 56 del 1983; c) oppure ancora consista in “opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico” (espressamente riservate dall’art. 52 del r.d. n. 2537 alla competenza degli architetti). L’assenza di un vincolo formale…
L’art.12 l. 47/1985 richiama la legge n. 382/1978 limitatamente al valore del costo di produzione, con la conseguenza che, ai fini della determinazione della superficie e del volume da inserire nella base di calcolo della sanzione, si deve applicare la normativa urbanistica; con riferimento a quest’ultima è da escludere che possa configurarsi come superficie accessoria la realizzazione di locali di altezza media di 3 metri, finestrati e destinati ad essere collegati direttamente all’edificio. (Nel caso di specie è stata realizzata una maggiore altezza alla linea di gronda e sono stati ricavati nel sottotetto due vani abitabili. Il Comune, trattandosi di edificio…
Quando il soggetto richiedente la concessione edilizia esibisca un titolo di proprietà, o altro titolo valido che gli assegni la disponibilità del bene, non spetta al Comune effettuare indagini o accertamenti ulteriori, entrando nel merito di possibili contestazioni o controversie fra privati, fermo restando che ogni titolo abilitativo viene rilasciato con la clausola di salvezza dei diritti dei terzi (giurisprudenza consolidata: cfr., fra le tante, TAR Lombardia, Milano, 24.2.92, n. 144; TAR Liguria, 4.11.94, n. 383;TAR Lazio, Roma, sez. II, 17.2.99, n. 578 e 10.3.98, n. 380; TAR Umbria, 1.3.91, n. 245; TAR Toscana, 12.6.98, n. 361).
Lobbligo di astensione che incombe sugli amministratori comunali in sede di adozione (e di approvazione) di atti di pianificazione urbanistica sorge per il solo fatto che, considerando lo strumento stesso larea alla quale lamministratore è interessato, si determini il conflitto di interessi, a nulla rilevando il fine specifico di realizzare linteresse privato e/o il concreto pregiudizio dellamministrazione pubblica: esso trova fondamento nei principi di legalità, imparzialità e trasparenza che deve caratterizzare lazione amministrativa, ai sensi dellarticolo 97 della Costituzione ed è finalizzato ad assicurare soprattutto nei confronti di tutti gli amministrati la serenità della scelta amministrativa discrezionale. Lobbligo di astensione…
I vincoli urbanistici preordinati allespropriazione e decaduti per superamento del quinquennio massimo di durata fissato dallart. 2 l. 1187/1968 sono illegittimi, in caso di mancata previsione del relativo indennizzo a favore del proprietario dellarea. (Cfr., in tal senso, Adunanza plenaria del C.d.S. 22.12.1999 e la sentenza della Corte Costituzionale n. 179/1999, che ha dichiarato lillegittimità della disposizione citata nella parte in cui non prevede lindennizzo del proprietario dopo il periodo di franchigia fissato in cinque anni). La possibilità di rinnovare nel tempo vincoli urbanistici imposti su beni individuati e preordinati allespropriazione, appartiene alla potestà pianificatoria e di per sè non…
Il termine stabilito dallart. 28 della legge urbanistica non ha ad oggetto il completamento degli edifici realizzabili allinterno dello strumento attuativo, ma esclusivamente lultimazione delle opere durbanizzazione connesse a questultimo. Lesecuzione delle opere durbanizzazione necessarie per lintero comparto non tollera che, limitatamente ad un singolo lotto rimasto scoperto, sia nuovamente effettuato il relativo computo, il che si concreterebbe in un arbitrario ed indebito aggravamento della posizione di chi ha in ogni caso già finanziariamente concorso alla copertura dei relativi oneri.
E’ legittima la conversione in volume della superficie relativa alla parte del sottotetto di altezza inferiore 1.80 (ritenuta non utile) secondo la tabella allegata alla L. n. 47/85, poichè questa è l’unica norma che consente di valutare un volume abusivo in corrispondenza di una superficie ritenuta non utile ai fini abitativi. Tale criterio non è illogico, in quanto richiama quello che, benché previsto dalla legge 47/85 ai fini del calcolo dell’oblazione, è comunque criterio idoneo a valutare una superficie ritenuta di per sé non utile, ma comunque corrispondente ad un volume abusivo.
Non è possibile pretendere l’annullamento di una concessione edilizia, ritenuta in origine “virtualmente” illegittima, allorquando la stessa è, nel momento della decisione, “effettivamente” valida e tale da potere essere riadottata da parte dell’Amministrazione; una scelta in negativo sarebbe tipica di una esasperata forma di logica formale e contrastante con il principio che la convalida mantiene fermo l’atto già emanato. L’art. 39 della L. 23.12.1994 n. 724, nella sua formulazione originaria, esplicitava (comma 2°) che il rilascio della concessione o autorizzazione in sanatoria non poteva comportare “limitazioni di tipo urbanistico” alle proprietà finitime; il dato normativo escludeva (Tar Brescia n. 864/15.10.1996;…
Nel procedimento di rilascio della concessione edilizia l’amministrazione ha il potere di verificare l’esistenza, in capo al richiedente, di un idoneo titolo di godimento sull’immobile, interessato dal progetto di trasformazione urbanistica. Si tratta di un’attività istruttoria che non è diretta, in via principale, a risolvere i conflitti di interesse tra le parti private in ordine all’assetto proprietario degli immobili interessati, ma che risulta finalizzata, più semplicemente, ad accertare il requisito della legittimazione soggettiva del richiedente attraverso l’esame del titolo di godimento, che non costituisce una sorta di eccezionale intrusione in un ambito privatistico, ma rappresenta la coerente applicazione del principio…
Non è meritevole d’accoglimento l’istanza con cui il destinatario di un’ordinanza di demolizione chieda l’accesso e la copia dell’esposto – denuncia, prodotto da suoi condomini e presupposto del procedimento sanzionatorio, qualora quest’ultimo si basi su un’autonoma istruttoria della p.a. procedente, in quanto, in tal caso, l’esposto del privato ha il solo effetto di provocare l’esercizio d’ufficio della potestà sanzionatoria, onde la conoscenza di questo atto sollecitatorio non è necessario, di regola e a meno che non sussistano particolari esigenze, al fine di difendere i propri interessi giuridici.
La sdemanializzazione di un bene pubblico, quando non derivi da un provvedimento espresso, deve risultare da altri atti e/o comportamenti univoci della p.a. proprietaria, che siano concludenti e incompatibili con la volontà di quest’ultima di conservare la destinazione del bene stesso all’uso pubblico, oppure da circostanze tali da rendere non configurabile un’ipotesi diversa dalla definitiva rinuncia al ripristino della funzione pubblica del bene, onde la sdemanializzazione non si può desumere dal mero fatto che il bene non sia più adibito, per un certo tempo (nella specie, per effetto di un rapporto concessorio ventennale), a detto us
Compete all’amministrazione, anche in caso di piano di lottizzazione scaduto, valutare l’opportunità di suggerire la proroga della validità del piano approvato, motivando per quali ragioni il piano in scadenza abbia perduto la propria attualità e realizzabilità, risultando preferibile anche sotto un profilo di economicità dell’azione amministrativa vagliare l’opportunità di mantenere in vita il piano vigente piuttosto che richiederne la proposizione di uno nuovo. Non esiste una necessitàta dipendenza tra la validità del piano di lottizzazione e quella delle relative concessioni edilizie, mantenendo quest’ultime autonomia dal primo.
I progetti di ingegneria consistono nel prodotto di un’opera per definizione intellettuale, da non confondere con quel “complesso di grafici, disegni, calcoli ecc.”, che rappresenta il corpus mechanicum in cui essa si estrinseca, per poter essere utilizzata dal committente. La redazione di un progetto di ingegneria dà luogo ad un’obbligazione “di mezzi” e il prodotto della prestazione costituisce l’esito di un “lavoro intellettuale oggetto del contratto, che resta un bene immateriale”, benché “si estrinsechi in una cosa”, la quale costituisce un “mero strumento di espressione”, per cui non vi è onere di denuncia di vizi o difformità nei termini di cui…
L’esecuzione di un progetto da parte di un ingegnere o di un architetto costituisce un’obbligazione, non già di mezzi, ma di risultato, con la conseguenza che l’esistenza di diffornità o vizi nell’opera eseguita dà luogo alla relativa garanzia da farsi valere, da parte del committente, nei termini di decadenza e di prescrizione previsti dall’art. 2226 c.c
Le potestà delle autorità amministrative in materia di vigilanza urbanistico – edilizia non consentono, di regola, di imporre ispezioni dei luoghi di proprietà privata in via autoritativa con conseguente violazione dello ius excludendi alios, intrinseco al diritto soggettivo di proprietà. Limitazioni, anche temporanee, del diritto di proprietà immobiliare mediante provvedimenti amministrativi sono possibili solo nelle ipotesi e secondo le procedure in cui l’ordinamento giuridico eccezionalmente ed espressamente le prevede, con apposite norme costituzionali o ordinarie. Al di fuori di tali eccezionali ipotesi e procedure, poteri che incidono sulle facoltà del diritto di proprietà possono derivare solo da un atto…
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