Benvenuto
Autorità:-- T.A.R. per l'Emilia Romagna
Data:-- 02/12/2004 -------------- Numero: -- 779 -------------- Sede: -------------- Parma
Relatore:-- Cicciò ------------------------ -------------- Presidente: -------------- Cicciò
Premassima:
Massima:
-
Il Comune, ove reiteri un vincolo a verde pubblico, deve fornire una specifica ed esauriente motivazione in ordine alla perdurante necessità del vincolo in relazione a precise e ben definite esigenze pianificatorie, con connessa indispensabilità del sacrificio del privato.
-
Non è sufficiente, alluopo, riportarsi ai criteri generici previsti nella relazione allegata alla delibera di adozione del piano e specificamente, quanto alle richieste di passaggio da servizi e attrezzature pubbliche a zone di verde privato o a destinazione residenziale, al criterio di respingerle se compromettevano gli obiettivi del piano o se non erano marginali rispetto alla dotazione qualitativa e quantitativa di servizi e dotazioni pubbliche del piano, senza precisare particolarmente sul carattere di non marginalità della richiesta e sul pregiudizio che questultima avrebbe apportato alle dotazioni quantitative e qualitative dei servizi.
-
Un vincolo a verde pubblico è espropriativo e non già conformativo, ove il terreno non appartenga ad una generale categoria di beni quali quelli artistici o culturali o quali le bellezze naturali individuabili a priori. A seguito della sua reiterazione deve essere prevista la corresponsione di un giusto indennizzo secondo i principi fissati dalla pronuncia della Corte Costituzionale nella sentenza n. 179/99 (v. C.S., IV, n. 1836/2004).
Testo:
Non era la Sentenza che cercavi?
Continua La ricerca